Superorganismi
Il concetto di superorganismo è molto importante per comprendere fenomeni che altrimenti risultano difficili da spiegare; e di questa incapacità di descrivere si alimenta anche il pensiero complottista.
Un superorganismo è un sistema complesso formato da un grande numero di organismi singoli. Però non è sufficiente avere un insieme di organismi per fare un superorganismo; l'altra caratteristica necessaria è che siano in grado di comunicare fra di loro.
La definizione è breve ed un po' vaga - ma in questo caso la vaghezza è un punto di forza, come vedremo.
Quindi, esempi tipici di superorganismi sono colonie di formiche ed api, stormi d'uccelli e branchi di animali, ed anche gruppi di umani.
I superorganismi manifestano proprietà emergenti diverse da quelle dei singoli organismi che lo compongono, e comportamenti collettivi peculiari. Per esempio, uno sciame d'api si forma, si trova un rifugio temporaneo e poi si trasferisce in un nuovo nido; anche se ogni ape vola singolarmente alla fine è tutto lo sciame - il superorganismo - che si sposta. E poi comincia a vivere come colonia; nessuna ape da sola può fare questo, ma l'associazione ed interazione fra un grande numero di esse danno origine al superorganismo.
Un'altra proprietà fondamentale dei superorganismi è l'assenza di leaders veri e propri. Non è l'ape regina che decide dove lo sciame si debba spostare, e nemmeno è l'uccello di testa che decide la rotta da prendere. Invece, il comportamento del superorganismo deriva da un processo di decisone collettiva e quasi spontanea. Processo possibile solo grazie alla capacità di comunicare fra i diversi elementi dell'insieme.
In un certo senso gli umani hanno formalizzato questo processo con il voto ed il governo della maggioranza.
Anche i gruppi - comunque definiti - di umani si comportano (con gradi diversi) come superorganismi. Ricordate quando Alessandro Manzoni parlava della folla nel caso dell'assalto al Forno delle Grucce? Senza saperlo, egli stava descrivendo il comportamento di un superorganismo formato da umani. Cose simili accadono nelle religioni, nei partiti politici e nelle imprese.
Il sistema economico internazionale (o anche globale, se vi piace) probabilmente arriva ad un livello superiore che possiamo chiamare iperorganismo - un sistema di superorganismi. E' chiaro che secondo questo modello, e tenendo anche in considerazione la caoticità del sistema economico, diventa molto difficile immaginare che una o l'altra "lobby" possa esercitare un significativo grado di controllo sull'andamento economico.
Allo stesso modo, altri fenomeni come il tendere a sinistra di molti media sono più il risultato dell'associazione spontanea di individui simili che un'imposizione dall'alto.
Vedete come il concetto di superorganismo dotato di proprietà emergenti sia sostanzialmente in antitesi al pensiero complottista, che invece richiede l'esistenza di piccoli gruppi di potere in grado di controllare il comportamento di gruppi molto più grandi.
Le burocrazie sono egregi esempi di superorganismi, ma di questo scriverò un'altra volta.
Un superorganismo è un sistema complesso formato da un grande numero di organismi singoli. Però non è sufficiente avere un insieme di organismi per fare un superorganismo; l'altra caratteristica necessaria è che siano in grado di comunicare fra di loro.
La definizione è breve ed un po' vaga - ma in questo caso la vaghezza è un punto di forza, come vedremo.
Quindi, esempi tipici di superorganismi sono colonie di formiche ed api, stormi d'uccelli e branchi di animali, ed anche gruppi di umani.
I superorganismi manifestano proprietà emergenti diverse da quelle dei singoli organismi che lo compongono, e comportamenti collettivi peculiari. Per esempio, uno sciame d'api si forma, si trova un rifugio temporaneo e poi si trasferisce in un nuovo nido; anche se ogni ape vola singolarmente alla fine è tutto lo sciame - il superorganismo - che si sposta. E poi comincia a vivere come colonia; nessuna ape da sola può fare questo, ma l'associazione ed interazione fra un grande numero di esse danno origine al superorganismo.
Un'altra proprietà fondamentale dei superorganismi è l'assenza di leaders veri e propri. Non è l'ape regina che decide dove lo sciame si debba spostare, e nemmeno è l'uccello di testa che decide la rotta da prendere. Invece, il comportamento del superorganismo deriva da un processo di decisone collettiva e quasi spontanea. Processo possibile solo grazie alla capacità di comunicare fra i diversi elementi dell'insieme.
In un certo senso gli umani hanno formalizzato questo processo con il voto ed il governo della maggioranza.
Anche i gruppi - comunque definiti - di umani si comportano (con gradi diversi) come superorganismi. Ricordate quando Alessandro Manzoni parlava della folla nel caso dell'assalto al Forno delle Grucce? Senza saperlo, egli stava descrivendo il comportamento di un superorganismo formato da umani. Cose simili accadono nelle religioni, nei partiti politici e nelle imprese.
Il sistema economico internazionale (o anche globale, se vi piace) probabilmente arriva ad un livello superiore che possiamo chiamare iperorganismo - un sistema di superorganismi. E' chiaro che secondo questo modello, e tenendo anche in considerazione la caoticità del sistema economico, diventa molto difficile immaginare che una o l'altra "lobby" possa esercitare un significativo grado di controllo sull'andamento economico.
Allo stesso modo, altri fenomeni come il tendere a sinistra di molti media sono più il risultato dell'associazione spontanea di individui simili che un'imposizione dall'alto.
Vedete come il concetto di superorganismo dotato di proprietà emergenti sia sostanzialmente in antitesi al pensiero complottista, che invece richiede l'esistenza di piccoli gruppi di potere in grado di controllare il comportamento di gruppi molto più grandi.
Le burocrazie sono egregi esempi di superorganismi, ma di questo scriverò un'altra volta.
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