Supercazzola Apoditticamente Destrutturata
Ho trovato una disamina della famigerata sentenza Thyssen-Krupp che si propone di criticare la scelta dell'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale.
Il documento PDF e' disponibile qui, ma c'e' un problema: e' scritto in legalese stretto, senza alcuna concessione a chi non passa la propria vita fra ponderosi tomi giuridici e solenni tribunali*. Un esempio:
Non e' che voglio la versione con i disegnini; va bene, anzi e' opportuno che un testo del genere sia legalmente rigoroso. Ma quando si arriva certi livelli di convoluzione, sembra che sia fatto apposta per escludere i non-iniziati.
Non e' tanto la terminologia usata - anche se ci sono molti termini inconsueti e/o con significati non comuni - ma piuttosto la sintassi che tende alla massima complessita' possibile e la prolissita' al massimo tollerabile.
Un mondo agli antipodi del linguaggio tecnico, che seppure rigoroso punta a semplicita', chiarezza e concisione - perche' e' pensato per essere compreso facilmente.
*Uno forbito ed erudito come DiPietro, per dire.
Il documento PDF e' disponibile qui, ma c'e' un problema: e' scritto in legalese stretto, senza alcuna concessione a chi non passa la propria vita fra ponderosi tomi giuridici e solenni tribunali*. Un esempio:
Ecco, cosa significa tutto questo? A grandi linee sembra voler dire che non si puo' parlare di dolo senza avere prima considerato quante e quali informazioni fossero in possesso dei dirigenti che hanno preso decisioni sulla sicurezza della linea dov'e' avvenuto l'incidente. Ma potrei anche sbagliarmi visto quanto difficile e convoluto sia il testo.2.1.3.1 – Riflessi sulle responsabilità individuali: conseguenze inattese o quadratura del cerchio?La qualità degli input prodotti dal sub-sistema aziendale preposto al controllo e alla prevenzione dei rischi lavorativi, finisce per arricchire il novero dei materiali probatori ai quali è necessario attingere per accertare l’esistenza di una responsabilità dolosa. A nulla vale osservare, in senso contrario, che il sistema della responsabilità degli enti non ha alcun profilo di tangenza con l’omicidio doloso, essendo prevista solo per ipotesi colpose: trattandosi di requisito di natura squisitamente soggettiva - refrattario, nonostante la pluralità di opposte sollecitazioni, a troppo semplicistiche generalizzazioni - è infatti sul piano fattuale che si apprezza, se del caso, l’interferenza tra la qualità dei flussi informativi prodotti dal sistema del controllo interno e la qualità della rappresentazione del soggetto agente circa le probabilità di realizzazione dell’evento previsto dalla legge come reato. Ciò che rileva nel processo di accertamento del dolo eventuale è solo il dato empirico del se e in che misura l’apparato organizzativo ha inciso sul momento rappresentativo dell’evento e la questione, normativa, se l’interferenza eventualmente accertata abbia eroso il grado di rappresentazione necessario per imputare il dolo. Questioni dotate di sicura autonomia disciplinare rispetto all’estensione legale del perimetro applicativo della responsabilità ex delicto degli enti.
Non e' che voglio la versione con i disegnini; va bene, anzi e' opportuno che un testo del genere sia legalmente rigoroso. Ma quando si arriva certi livelli di convoluzione, sembra che sia fatto apposta per escludere i non-iniziati.
Non e' tanto la terminologia usata - anche se ci sono molti termini inconsueti e/o con significati non comuni - ma piuttosto la sintassi che tende alla massima complessita' possibile e la prolissita' al massimo tollerabile.
Un mondo agli antipodi del linguaggio tecnico, che seppure rigoroso punta a semplicita', chiarezza e concisione - perche' e' pensato per essere compreso facilmente.
*Uno forbito ed erudito come DiPietro, per dire.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page