The Second Version

24/10/12

Terremoto Giudiziario

Ormai la notizia e' diffusa, quindi non serve riassumerla di nuovo. Potete leggere qui, o questo articolo.

Facile da immaginare, la sentenza non mi convince molto. Perche' sembra essere l'ennesimo prodotto di un giudice che si e' fatto il proprio quadro mentale di come il mondo dovrebbe andare, e se invece va diversamente, succede perche' qualcuno e' colpevole di qualcosa, qualsiasi cosa, e va punito. Prova? Pare che la requisitoria contenga l'affermazione:
“Ma non è questa la risposta che qui si vuol dare: quello numerico non è il giusto terreno di confronto.”
I numeri non contano, tipica espressione da umanista con la realta' opzionale.

Primo punto.
Per molto tempo, a proposito di questo processo, una pubblicistica drogata ha raccontato che la Commissione era accusata “di non aver previsto il terremoto”, cosa falsa. In realtà il processo era incentrato su un’accusa molto solida e completamente diversa da questa barzelletta antigiudici. Secondo i sostituti procuratore Roberta D’Avolio e Fabio Picuti, la commissione Grandi Rischi in realtà non ha esaminato i rischi possibili che ci sarebbero stati nel caso di future scosse. Nonostante avessero documenti ad hoc per verificare. Nella lunga requisitoria dei pm sono indicati studi e analisi firmati da alcuni membri della commissione grandi rischi realizzati negli anni precedenti. ”Sono state fornite dopo la riunione” si legge nel capo di imputazione “informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosita’ dell’attivita’ sismica vanificando le attivita’ di tutela della popolazione”. Secondo i pm gli imputati “sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione” anche sotto il profilo dell’informazione. Queste notizie rassicuranti “hanno indotto le vittime a restare nelle case”.
Eppure, non e' cosi' facile scindere l'aspetto di previsione dei terremoti dalla valutazione del rischio. Perche' i provvedimenti da prendere dipendono dalla magnitudo del terremoto che ci si attende: una scossa lieve richiede un certo livello di preparazione; una distruttiva richiede altre misure.

Se gli scienziati preposti, al meglio delle loro conoscenze ed esperienza hanno ritenuto non abbastanza probabile una scossa distruttiva (o meglio, hanno ritenuto che lo sciame sismico in atto non fosse precursore di scosse piu' forti) perche' avrebbero dovuto dare raccomandazioni diverse? Tanto per "stare sul sicuro"?

Nessuna decisione ha costo zero, bisogna ricordare. Tanto piu' che le carte di pericolosita' sismica sono note da anni' cosi' come lo stato (scadente) di molti edifici. Dov'erano gli amministratori locali quando si trattava di fare il loro lavoro? Facile si nascondersi dietro la Commissione.

E la Commissione Grandi Rischi non e' nemmeno tenuta ad informare direttamente il pubblico:
Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 23582 del 03 aprile 2006:

Art.1 – La Commissione, incaricata di rendere al Dipartimento della protezione civile pareri e proposte di carattere tecnico-scientifico in relazione alle problematiche relative ai settori di rischio indicati all’art.1 si riunisce di regola con cadenza bimestrale.
Ho letto poi obiezioni pietose del tipo "Se non l'avessero rassicurato gli scienziati, Tizio avrebbe tenuto una torcia elettrica sul comodino e sarebbe riuscito a scappare". Come, c'e' qualcuno che non tiene una torcia a portata di mano la notte?

Gente cosi' se lo merita: se ha bisogno dello Stato a guidarli per mano ad ogni passo, va bene che viva o muoia quando e come voglia lo Stato.

Secondo punto.
Un'obiezione che sento spesso e' del tipo
"Se non e' possibile dire con certezza che un terremoto avverra', non e' nemmeno possibile dire che non avverra'".
Sbagliato. anche in caso di sciame sismico molto intenso, il tempo occupato dalle scosse e' molto piccolo rispetto al totale. Per un ipotetico sciame da 1000 scosse/mese ognuna della durata media di 1 minuto, il 97% del tempo e' comunque di quiete.

In ogni dato momento lo stato di gran lunga piu' probabile e': NO TERREMOTO.
Ergo, per dire che non ci sara' un terremoto non serve alcun particolare sforzo, non servono studi e ricerche. Basta affermare che le cose andranno avanti come al solito.

Aggiornamento 29/10: Non bisogna poi dimenticare le responsabilita' individuali: chi ha costruito una casa per se', o l'ha comprata o ristrutturata senza curarsi della protezione sismica. In genere perche' costa meno, naturalmente. Ed anche chi ha accettato di vivere in affitto dentro case/appartementi scadenti.

No, non e' colpa degli "speculatori" ma degli individui, purtroppo anche delle brave persone che hanno perso un membro della fmaiglia. E' chi ha costruito una casa o ci vive dentro il primo responsabile della sicurezza.
Ma se uno non aveva alternative? Almeno che smetta di incolpare altri e di chiedere che siano "gli scienziati" a finire in galera ed accetti la realta'.

Certo che le amministrazioni locali hanno il ruolo di vigilare sul rispetto delle regole, ma mica possono verificare ogni isngolo edifico e mandare due vigili per cantiere per far fare i lavori come si deve.

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