Fenomeni Parastatali
Penso che Maroni abbia in buona parte ragione quando parla di guerra civile in merito alla camorra, più di La Russa che ritiene si tratti di scontri fra bande. Anche se un termine più adatto è probabilmente quello di insurrezione.
Con buona pace di quelli che apprezzano il termine "antistato", la mafia - includendo tutte le sue varianti - è in realtà un'entità di tipo statale. Essa controlla un territorio e lo difende dai nemici interni ed esterni; esercita il monopolio della violenza; ha una struttura decisionale gerarchica e le sue leggi; esige tributi in cambio di servizi e regolamenta le attività costruttive, economiche eccetera. Questa è anche una passabile definizione di stato.
La mafia è in competizione con la Repubblica Italiana per il controllo di certi erritori, ed in alcune aree essa è di fatto il regime dominante. Questa è una situazione simile a quelle chi si hanno in vari stati con aree sotto il controllo più o meno stretto di vari gruppi ribelli: Pakistan, Filippine, Colombia ed altri ancora. La mafia, però, non ha un manifesto politico e nemmeno pretese di superiorità morale.
So che certi libertari a questo staranno pensando che la situazione assomiglia al mondo di enclave/potentati che essi sognano - ma non si può certo dire la mafia sia dedicata alla difesa della libertà individuale e dei diritti di proprietà.
Come sostiene JimMomo, un'insurrezione non si combatte efficacemente con il mero lavoro di polizia, ma deve essere affrontata con le tattiche dell'anti-insurrezione, che prevede uno stretto coordinamento fra affari militari e civili ed ha come punto chiave il togliere ai ribelli il supporto della popolazione. Qui non si chiede di cannoneggiare i covi dei mafiosi (anche se in certi casi potrebbe servire), ma è pure chiaro che le operazioni di polizia e le normali procedure di giustizia sono insufficienti.
Con buona pace di quelli che apprezzano il termine "antistato", la mafia - includendo tutte le sue varianti - è in realtà un'entità di tipo statale. Essa controlla un territorio e lo difende dai nemici interni ed esterni; esercita il monopolio della violenza; ha una struttura decisionale gerarchica e le sue leggi; esige tributi in cambio di servizi e regolamenta le attività costruttive, economiche eccetera. Questa è anche una passabile definizione di stato.
La mafia è in competizione con la Repubblica Italiana per il controllo di certi erritori, ed in alcune aree essa è di fatto il regime dominante. Questa è una situazione simile a quelle chi si hanno in vari stati con aree sotto il controllo più o meno stretto di vari gruppi ribelli: Pakistan, Filippine, Colombia ed altri ancora. La mafia, però, non ha un manifesto politico e nemmeno pretese di superiorità morale.
So che certi libertari a questo staranno pensando che la situazione assomiglia al mondo di enclave/potentati che essi sognano - ma non si può certo dire la mafia sia dedicata alla difesa della libertà individuale e dei diritti di proprietà.
Come sostiene JimMomo, un'insurrezione non si combatte efficacemente con il mero lavoro di polizia, ma deve essere affrontata con le tattiche dell'anti-insurrezione, che prevede uno stretto coordinamento fra affari militari e civili ed ha come punto chiave il togliere ai ribelli il supporto della popolazione. Qui non si chiede di cannoneggiare i covi dei mafiosi (anche se in certi casi potrebbe servire), ma è pure chiaro che le operazioni di polizia e le normali procedure di giustizia sono insufficienti.
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