Vacche Sacre
Dispiace quasi constatare che in certi lidi anche il fascismo è divenuto un’intoccabile vacca sacra. Criticare o prendere le distanze da questo movimento significa vedersi appiccicate etichette non esattamente adulatorie, e trovarsi punti decurtati dalla propria patente di liberalità.
Questo è il comportamento che osservo in genere nei true believers, cultori e detentori di una purezza ideologica che non ammette eresie e tantomeno defezioni. Quella dei veri credenti è comunque una categoria che attraversa agevolmente i confini ideologici e culturali.
Un altro aspetto è quella della fin troppo frequente confusione fra alberi e foreste. Mentre alcuni provvedimenti presi nel periodo fascista, e diverse proposte della destra moderna (post-fascista?) sono condivisibili ed anche raccomandabili, mi trovo in profondo ed insanabile disaccordo con parti fondamentali della filosofia fascista. Se pensarla in questo modo mi rende un “neo-antifascista”, così sia. Anche se da parte mia mi ritengo un conservatore con simpatie libertarie – e più di tutto un indipendente con poca affinità per molte delle suddivisioni già fatte.
Quanto all’essere liberali, la condizione necessaria e sufficiente è non chiedere la soppressione di punti di vista sgraditi – e soprattutto, l’intervento dello Stato per farlo. Tutto il resto è bonus. In particolare, il liberalismo non richiede di apprezzare idee diverse. Ho il diritto, non negoziabile, di scegliere quali idee condividere ed apprezzare da un lato, e quali invece disprezzare e tenere a distanza dall’altro.
Spero che ormai la mia posizione sia chiara e ben definita, perché non sono molto incline a discutere ancora pacatamente della questione. Devo però specificare che non nutro un odio personale verso le persone citate in questo articolo e quello precedente, ma solo una profondo (e probabilmente insanabile) disaccordo per tutte o alcune delle loro posizioni.
Questo è il comportamento che osservo in genere nei true believers, cultori e detentori di una purezza ideologica che non ammette eresie e tantomeno defezioni. Quella dei veri credenti è comunque una categoria che attraversa agevolmente i confini ideologici e culturali.
Un altro aspetto è quella della fin troppo frequente confusione fra alberi e foreste. Mentre alcuni provvedimenti presi nel periodo fascista, e diverse proposte della destra moderna (post-fascista?) sono condivisibili ed anche raccomandabili, mi trovo in profondo ed insanabile disaccordo con parti fondamentali della filosofia fascista. Se pensarla in questo modo mi rende un “neo-antifascista”, così sia. Anche se da parte mia mi ritengo un conservatore con simpatie libertarie – e più di tutto un indipendente con poca affinità per molte delle suddivisioni già fatte.
Quanto all’essere liberali, la condizione necessaria e sufficiente è non chiedere la soppressione di punti di vista sgraditi – e soprattutto, l’intervento dello Stato per farlo. Tutto il resto è bonus. In particolare, il liberalismo non richiede di apprezzare idee diverse. Ho il diritto, non negoziabile, di scegliere quali idee condividere ed apprezzare da un lato, e quali invece disprezzare e tenere a distanza dall’altro.
Spero che ormai la mia posizione sia chiara e ben definita, perché non sono molto incline a discutere ancora pacatamente della questione. Devo però specificare che non nutro un odio personale verso le persone citate in questo articolo e quello precedente, ma solo una profondo (e probabilmente insanabile) disaccordo per tutte o alcune delle loro posizioni.
1 Commenti:
Parlavo proprio di questi (e altri) geni...
il bello è che fanno pure i dotti (e i mammoli, cuccioli, brontoli, ecc. ecc. :P)
Ciao ;)
Di Robinik, Alle 27/12/06 23:02
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