The Second Version

30/04/08

La Religione Fiscale

In tutte le religioni, l'aspetto comunitario è di importanza fondamentale. Una religione può essere praticata individualmente, e certe (come il cristianesimo) ammoniscono contro l'ostentazione pubblica di virtu, ma la fede trova la sua realizzazione nel costruire una comunità di credenti. I virtuosi guadagnano prestigio nella comunità, mentre gli empi attraggono la riprovazione.

L'idea di mettere nel dominio pubblico i redditi dichiarati dagli italiani va verso l'obbiettivo di costruire una ummah di contribuenti, una comunità dei devoti alla grande religione dello stato, dove vizi e virtù - in forma di migliaia di euro - vengono esposti perchè tutti gli altri possano vedere e giudicare. Ed i virtuosi prendere le lodi, e gli empi vergognarsi.


Parlando sempre di tasse, i miei magri redditi per il 2007 rimangono nello scaglione a tasse zero. Tuttavia, ho forse la possibilità di ottenere un rimborso (parziale, credo) per certe spese mediche che ho dovuto sostenere. La cosa stupida è che posso chiedere il rimborso anche per i ticket pagati presso le strutture pubbliche: serve quindi una prima burocrazia per processare il pagamento dei miei ticket, poi un'altra per processare la richiesta di rimborso. Il sistema sembra progettato esplicitamente per massimizzare le complicazioni e gli sprechi di denaro.

Etichette: ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]



<< Home page