District of Columbia Contro Heller
Questo è il nome della causa che ha visto la Corte Suprema degli Stati Uniti pronunciarsi sulla domanda se il diritto a possedere e portare armi elencato nel Secondo Emendamento della Costituzione sia da intendersi come collettivo od individuale.
Heller ed altri avevano presentato ricorso contro al divieto di detenere nelle proprie case ed acquistare pistole in atto nel District of Columbia - il territorio sotto al diretto controllo del governo federale (non fa parte di alcun Stato) dove si trova la capitale degli USA, Washington. La corte d'appello aveva accettato solo il ricorso di Heller e deliberato, il 9 Marzo 2007, che il divieto andava in effetti a ledere il diritto elencato dal Secondo Emendamento.
Il Distretto di Columbia ha quindi richiesto alla Corte Suprema di rivedere il caso: la richiesta di revisione è stata accettata, ed il 26 Giugno 2008 la Corte Suprema ha deliberato, 5 a 4 (essendo composta da nove giudici) che il diritto di possedere e portare armi è proprio da intendersi come individuale, non collegato al servizio in una milizia e per gli usi tradizionalmente legali di tali armi, come l'autodifesa nella propria casa - anche se (come tutti i diritti) esso può essere sottoposto a "ragionevoli restrizioni".
Quindi, a differenza di come hanno riportato alcuni media italiani, la Corte Suprema non ha "sancito" il diritto ad essere armati: secondo l'impostazione americana, le persone possiedono naturalmente certi diritti, che vengono semplicemente elencati dagli emendamenti del Bill of Rights. La Corte si è limitata a specificare l'applicazione di questo diritto.
Anche la controversia sul reale significato del Secondo Emendamento è in gran parte montata ad arte, visto che per chi l'ha scritto ed approvato la prima volta era ovvio che il diritto fosse da intendere come individuale - cioè, prima si è uomini liberi ed armati, poi si procede a costituire una milizia in caso di necessità.
Heller ed altri avevano presentato ricorso contro al divieto di detenere nelle proprie case ed acquistare pistole in atto nel District of Columbia - il territorio sotto al diretto controllo del governo federale (non fa parte di alcun Stato) dove si trova la capitale degli USA, Washington. La corte d'appello aveva accettato solo il ricorso di Heller e deliberato, il 9 Marzo 2007, che il divieto andava in effetti a ledere il diritto elencato dal Secondo Emendamento.
Il Distretto di Columbia ha quindi richiesto alla Corte Suprema di rivedere il caso: la richiesta di revisione è stata accettata, ed il 26 Giugno 2008 la Corte Suprema ha deliberato, 5 a 4 (essendo composta da nove giudici) che il diritto di possedere e portare armi è proprio da intendersi come individuale, non collegato al servizio in una milizia e per gli usi tradizionalmente legali di tali armi, come l'autodifesa nella propria casa - anche se (come tutti i diritti) esso può essere sottoposto a "ragionevoli restrizioni".
Quindi, a differenza di come hanno riportato alcuni media italiani, la Corte Suprema non ha "sancito" il diritto ad essere armati: secondo l'impostazione americana, le persone possiedono naturalmente certi diritti, che vengono semplicemente elencati dagli emendamenti del Bill of Rights. La Corte si è limitata a specificare l'applicazione di questo diritto.
Anche la controversia sul reale significato del Secondo Emendamento è in gran parte montata ad arte, visto che per chi l'ha scritto ed approvato la prima volta era ovvio che il diritto fosse da intendere come individuale - cioè, prima si è uomini liberi ed armati, poi si procede a costituire una milizia in caso di necessità.
2 Commenti:
E' comunque preoccupante che si tratti di una vittoria così di stretta misura. Ti immagini la Corte Suprema che delibera 5:4 sulla libertà di stampa o di associazione, diritti pure garantiti dallo stesso Bill of Rights?
Di Anonimo, Alle 30/6/08 14:27
Molti, a destra sinistra e centro sarebbero giustamente preoccupati in un caso del genere.
Ma ormai l'idea che meno armi siano segno di maggiore civiltà è entrata nella cultura occidentale, e pochi si preoccupano. A loro rischio e pericolo, direi.
Di Fabio, Alle 30/6/08 16:30
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