The Second Version

06/05/09

Fermiamoli Prima Che Sia Tardi

Da Hardware Upgrade, una notizia preoccupante:
"E' necessario che ICANN venga totalmente privatizzata e si assuma i doveri di rendicontazione a partire dal prossimo 1° ottobre". Questo è il parere di Vivane Reding, Commissaria europea per la società dell'informazione e dei media, in merito al futuro dell'organismo che attualmente si occupa di gestire l'intero sistema di indirizzamento della rete.

La data del 1° ottobre non è casuale: il 30 settembre prossimo, infatti, viene a scadenza l'accordo che attualmente intercorre tra il Governo USA e l'ICANN. Per comprendere il contesto è necessario fare un piccolo passo indietro, nel 1998, quando l'ICANN fu istituito come ente senza scopo di lucro in California e operante sotto autorizzazione del Dipartimento del Commercio USA.

Questo legame ha da tempo iniziato a destare numerose perplessità e con l'enorme espansione della rete, che per ovvi motivi non può avere connotati "locali" ma deve essere considerata nella sua forma più globale possibile, diviene necessario un cambiamento nella condotta dell'organismo che ne gestisce il sistema di indirizzamento: secondo la Reding questo cambiamento deve passare in primis da una ristrutturazione dell'ICANN, che deve diventare una realtà soggetta alle leggi di funzionamento delle imprese, ed in secondo luogo (non certo per importanza) la creazione di un forum multilaterale (chiamato "G12 per la governance di internet") dove i governi potranno discutere degli orientamenti generali in materia di governance di internet e delle questioni di sicurezza.

Questo G12, secondo la Reding, dovrebbe essere formato in modo da rappresentare in modo equilibrato tutto il mondo. La proposta sarebbe pertanto quella di nominare due rappresentanti per l'America del Nord, due per l'America del Sud, due per l'Europa e due per l'Africa, tre rappresentanti per l'Asia e l'Australia più il presidente dell'ICANN come membro senza diritto di voto.

Finora l'ICANN ha funzionato abbastanza bene, mi sembra. Non sarà perfetto, ma fa il suo lavoro, per cui mi sembra giusto applicare la vecchia massima "Se non è guasto, non ripararlo".

L'idea di dare la regolamentazione* di internet in mano ad un forum internazionale di governi poi è pessima. A parte la nota tendenza di questi fora a trasformare in merda tutto quello che toccano (per motivi sistemici, in genere), è quasi certo che alcuni dei rappresentanti verranno da paesi illiberali come la Cina - e per certi versi l'UE stessa.

Ora, non è certo che l'ICANN accetti di globalizzarsi senza combattere, ma viste le tendenze transazionaliste di Obama e l'abitudine di questa amministrazione di minacciare e forzare chi si oppone... c'è la possibilità concreta che i piani europei vadano in porto.

Per quello che vale, c'è la possibilità di esprimere la propria opinione sulle proposte in Commissione Europea attraverso questa pagina. Facciamoci sentire.

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Sempre nella vena dell'attivismo, consiglio a tutti i cittadini armati almeno di dare un'occhiata al sito della FISAT, una federazione di associazioni oplofile; l'aspetto più interessante della FISAT è che offre anche un servizio di assistenza legale gratuito per gli associati.

C'è poi lo "Intergruppo Parlamentare Amici del tiro, della caccia e della pesca" che fa almeno qualcosa per difendere cacciatori ed oplofili in genere.

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