The Second Version

06/03/10

Pensieri In Movimento

Con il mio lavoro, mi trovo a guidare diverse ore al giorno. E durante i noiosi spostamenti, penso. Penso molto ed avrei parecchio buoni articoli pronti da scrivere.

Ma alla sera mi mancano tempo ed energie per scrivere quei meravigliosi articoli.
Se ci fossero apparecchi in grado di captare e trascrivere i pensieri, sarei un blogger fra i più prolifici.


Fra i miei tanti pensieri ce n'è pure qualcuno riguardo al recente caos che si è creato intorno alle elezioni regionali di quest'anno.

Primo.
Trovo difficile pensare che sia la prima volta che le liste dei partiti maggiori vengono presentate in modo imperfetto, per quanto riguarda il rispetto dei termini o la qualità delle firme.
Difficile anche pensare che politici di professione siano diventati stupidi ed incapaci di colpo, dopo avere presentato liste per anni.

E' più probabile che questa sia la prima volta che le irregolarità nelle presentazioni delle liste di centro-destra vengono sbandierate al pubblico e portate alle loro estreme conseguenze. Si parla anche di indagini penali su chi ha raccolto le firme sospette: si passa dal voler sconfiggere l'avversario seguendo le regole del gioco al voler annichilire il nemico con ogni mezzo.

Secondo.
Scandalo, stracciamento di vesti, il rispetto per le istituzioni buttato nel cesso da chi vi si ammantava, per un decreto approvato dal Governo e dal Presidente della Repubblica che ha lo scopo di riammettere le liste escluse.

Ma è proprio la politica che ha il potere di fare e cambiare le leggi pressochè a piacimento - entro i larghi limiti posti dalla costituzione. Non è la situazione di una partita di calcio, che ha un regolamento scritto da un altro ente ed immutabile nel corso della gara. Le scadenze per le presentazioni delle liste, i requisiti che esse devono soddisfare e le modalità di ricorso sono tutte decise dalla politica, per cui la politica le può anche cambiare quando pare opportuno. Al limite si può condannare l'azione del governo su basi etiche, ma dal punto di vista legale non c'è nulla da obbiettare.

Terzo.
Escludere le liste del centro-destra è una cosa che può fare felice molte persone, ma non credo sia saggio - per una serie di motivi. Perchè può avere effetti indesiderati anche gravi.

Come fa notare Uriel, non potendo votare per il centro-destra, gli elettori di quell'area potrebbero facilmente votare per partiti di estrema destra (anche se è vero che pure FN è stata esclusa, nel Lazio).

Ma anche senza arrivare a tanto, potrebbe esserci astensione di massa. Con il risultato che i vincitori (di centro-sinistra) non potrebbero di certo porsi come rappresentanti di una maggioranza di cittadini, nemmeno ai più ottusi. Mentre i cittadini di centro-destra masticherebbero molto amaro; al punto di sostenere chiunque faccia vedere i sorci verdi a chi ha contribuito ad escludere le liste.
Se il clima politico vi è sembrato incivile negli ultimi anni, aspettate di vedere cosa succede se uno dei due schieramenti venisse escluso da qualche tornata elettorale.

Per finire, chi gioiva per l'asclusione delle liste di centro-destra dovrebbe pensare che qualche volta potrebbe essere il suo partito preferito a trovarsi in questa situazione, invece. Con le sue piccole magagne messe in piazza.

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