Controllo Totale
Che Prodi e la sua banda fossero statalisti inveterati si sapeva.
Per loro, che lo Stato possa controllare i dettagli della vita dei cittadini non è solo un malaugurato effetto collaterale, ma una caratteristica virtuosa da perseguire.
Strano che non abbiano ancora ristretto le leggi sulle armi da fuoco (per ora), ma sono partiti all'attacco di Internet, e soprattutto dei blog. Nessuna meravilgia, dopo che hanno visto (tutta la classe politica) che tramite Internet si può creare una mobilitazione popolare non indifferente.
Oggi leggevo cose qua e là quando ho trovato questo pezzo di Camelot che descrive come il Consiglio dei Ministri abbia approvato un disegno di legge che prevede l'obbligo per i blog di essere iscritti ad un Registro Operatori di Comunicazione. Anche se questo non si traducesse immediatamente in scartoffie e tasse, rimane il fatto che quando lo Stato crea registri, di qualsiasi natura, lo fa più per controllare i cittadini che a beneficio dell'interesse nazionale.
Chiunque abbia ancora a cuore la Libertà in questa Italia che sta cadendo preda al soffice autoritarismo tranzista deve essere contrario a questa legge scellerata, senza se e senza ma. C'è la petizione online - per quanto vale - e la storia comincia ad arrivare agli alti livelli. Io personalmente, non mi iscriverò mai ad alcun registro del genere; la decisione è presa.
Dobbiamo farci sentire, alzare la voce contro queste misure che sono sì degne dei regimi comunisti. Ed anche contro una finanziaria che introduce un misura proibizionista ed illiberale (nonchè inefficace) ed introduce qualche tassa in più.
FUORI LO STATO DALLE NOSTRE VITE
Per loro, che lo Stato possa controllare i dettagli della vita dei cittadini non è solo un malaugurato effetto collaterale, ma una caratteristica virtuosa da perseguire.
Strano che non abbiano ancora ristretto le leggi sulle armi da fuoco (per ora), ma sono partiti all'attacco di Internet, e soprattutto dei blog. Nessuna meravilgia, dopo che hanno visto (tutta la classe politica) che tramite Internet si può creare una mobilitazione popolare non indifferente.
Oggi leggevo cose qua e là quando ho trovato questo pezzo di Camelot che descrive come il Consiglio dei Ministri abbia approvato un disegno di legge che prevede l'obbligo per i blog di essere iscritti ad un Registro Operatori di Comunicazione. Anche se questo non si traducesse immediatamente in scartoffie e tasse, rimane il fatto che quando lo Stato crea registri, di qualsiasi natura, lo fa più per controllare i cittadini che a beneficio dell'interesse nazionale.
Chiunque abbia ancora a cuore la Libertà in questa Italia che sta cadendo preda al soffice autoritarismo tranzista deve essere contrario a questa legge scellerata, senza se e senza ma. C'è la petizione online - per quanto vale - e la storia comincia ad arrivare agli alti livelli. Io personalmente, non mi iscriverò mai ad alcun registro del genere; la decisione è presa.
Dobbiamo farci sentire, alzare la voce contro queste misure che sono sì degne dei regimi comunisti. Ed anche contro una finanziaria che introduce un misura proibizionista ed illiberale (nonchè inefficace) ed introduce qualche tassa in più.
FUORI LO STATO DALLE NOSTRE VITE
Etichette: Politica, Statalismo, Stupidità
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