Napoli Si Ribella
Il Corriere ci fornisce un colorito, empatico ed indignato ariticolo a firma di Marco Imarisio che si scaglia contro la cacciata a furor di popolo degli zingari da Ponticelli, Napoli - definendola pulizia etnica.
Nell'articolo, tante strazianti scene della vita quotidiana e familiare degli zingari interrotta da bottiglie incendiare e cittadini inviperiti; nessuna descrizione invece della vita quotidiana e familiare dei residenti disturbata da furti ed insistenti elemosina, e nemmeno della goccia che ha fatto traboccare il vaso: una zingara di uno di quei campi ha apparentemente tentato di rapire un neonato dalla sua culla.
Dico apparentemente, perchè le indagini sono ancora in corso -anche se una storia di compravendita di neonati fra zingari, pure questa pubblicata dal Corriere, non fa certo pensare bene. Comunque, ieri un'inviata del TG2 (mi pare) ha fatto interviste in quei campi zingari, ed uno di loro ha dichiarato, parafrasando "Magari ha sollevato il bambino solo per vedere se c'erano soldi nella culla". Non voglio discutere quanto l'ipotesi di soldi nella culla sia realistica, ma la cosa curiosa è che quest'uomo ha candidamente ammesso che la ragazza si era introdotta in casa d'altri per rubare denaro - come se fossa una cosa comune, nemmeno degna di nota.
La questione di fondo qui è una di cui parlo da tempo: quando le istituzioni sono assenti, quando sembra che manchino le capacità e pure la volontà di affrontare certi problemi, finisce che le cose vengono risolte a furor di popolo. E certamente si tratta della soluzione peggiore - brutale, crudele ed indiscriminata - ma una soluzione è, per chi si trova a patire criminalità e degrado.
Nell'articolo, tante strazianti scene della vita quotidiana e familiare degli zingari interrotta da bottiglie incendiare e cittadini inviperiti; nessuna descrizione invece della vita quotidiana e familiare dei residenti disturbata da furti ed insistenti elemosina, e nemmeno della goccia che ha fatto traboccare il vaso: una zingara di uno di quei campi ha apparentemente tentato di rapire un neonato dalla sua culla.
Dico apparentemente, perchè le indagini sono ancora in corso -anche se una storia di compravendita di neonati fra zingari, pure questa pubblicata dal Corriere, non fa certo pensare bene. Comunque, ieri un'inviata del TG2 (mi pare) ha fatto interviste in quei campi zingari, ed uno di loro ha dichiarato, parafrasando "Magari ha sollevato il bambino solo per vedere se c'erano soldi nella culla". Non voglio discutere quanto l'ipotesi di soldi nella culla sia realistica, ma la cosa curiosa è che quest'uomo ha candidamente ammesso che la ragazza si era introdotta in casa d'altri per rubare denaro - come se fossa una cosa comune, nemmeno degna di nota.
La questione di fondo qui è una di cui parlo da tempo: quando le istituzioni sono assenti, quando sembra che manchino le capacità e pure la volontà di affrontare certi problemi, finisce che le cose vengono risolte a furor di popolo. E certamente si tratta della soluzione peggiore - brutale, crudele ed indiscriminata - ma una soluzione è, per chi si trova a patire criminalità e degrado.
Etichette: Autodifesa, Società
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