Nessuno Tocchi i Partigiani
Nulla di meno che lodi sperticate ed adorazione sarà tollerato verso i partigiani italiani - pena essere scomunicati dalla sinistra e probabilmente finire catalogati fra i fascisti.
Vabbè, sto esagerando un po', eppure... Spike Lee forse non è proprio un beniamino della sinistra, ma sicuramente non era odiato. Considerato il suo punto di vista sulle relazioni razziali, sarebbe strano se la sinistra non lo apprezzasse.
Eppure con il suo ultimo film Spike Lee ha infranto un tabù, qui da noi: quello dei partigiani. Il film si propone di bilanciare il poco spazio generalmente dato agli atti di valore dei soldati neri durante la Seconda Guerra Mondiale raccontando le gesta (quantomeno romanzate anche se calate in un contesto reale) di una squadra di soldati neri che capitano nel paese di Sant'Anna di Stazzema poco dopo la famigerata strage nazista.
Ma nel fare questo Spike Lee ci mostra qualche partigiano che non è esattamente senza macchia e senza paura. Apriti cielo!
La vera radice della polemica non è la veridicità storica dell'opera - ci sono film che hanno trattato i fatti storici ben peggio senza smuovere vespai. Invece, è il fatto che Spike Lee si sia allontanato da quella che è la narrativa approvata e prescritta riguardo la Resistenza.
Ed anche lui si sta rendendo conto della situazione in Italia: "Le reazioni viscerali di questi giorni mi fanno pensare che la profonda ferita apertasi in Italia durante la Seconda guerra mondiale non si sia ancora rimarginata"
Io mi permetto di aggiungere, non si riuscirà ad andare avanti se non si riesce a ricucire lo strappo; non dico di amarsi appassionatamente, ma almeno di smetterla con la violenza intellettuale - e non solo.
Vabbè, sto esagerando un po', eppure... Spike Lee forse non è proprio un beniamino della sinistra, ma sicuramente non era odiato. Considerato il suo punto di vista sulle relazioni razziali, sarebbe strano se la sinistra non lo apprezzasse.
Eppure con il suo ultimo film Spike Lee ha infranto un tabù, qui da noi: quello dei partigiani. Il film si propone di bilanciare il poco spazio generalmente dato agli atti di valore dei soldati neri durante la Seconda Guerra Mondiale raccontando le gesta (quantomeno romanzate anche se calate in un contesto reale) di una squadra di soldati neri che capitano nel paese di Sant'Anna di Stazzema poco dopo la famigerata strage nazista.
Ma nel fare questo Spike Lee ci mostra qualche partigiano che non è esattamente senza macchia e senza paura. Apriti cielo!
La vera radice della polemica non è la veridicità storica dell'opera - ci sono film che hanno trattato i fatti storici ben peggio senza smuovere vespai. Invece, è il fatto che Spike Lee si sia allontanato da quella che è la narrativa approvata e prescritta riguardo la Resistenza.
Ed anche lui si sta rendendo conto della situazione in Italia: "Le reazioni viscerali di questi giorni mi fanno pensare che la profonda ferita apertasi in Italia durante la Seconda guerra mondiale non si sia ancora rimarginata"
Io mi permetto di aggiungere, non si riuscirà ad andare avanti se non si riesce a ricucire lo strappo; non dico di amarsi appassionatamente, ma almeno di smetterla con la violenza intellettuale - e non solo.
2 Commenti:
Vero. Comunque Spike Lee si ritrova a discutere con Giorgio Bocca da' un nuovo significato alle espressioni "si meritano a vicenda" e "chi la fa l'aspetti".
Bisogna anche però dire che Spike Lee mi ha sempre dato l'impressione di avere dei pregiudizi sugli Italiani. Nei suoi film sono spesso i supercafoni e iper razzisti della situazione.
Di Anonimo, Alle 3/10/08 15:52
Si, come dimenticare gli italiani nella pizzeria in Fa La Cosa Giusta?
Comunque c'è una certa soddisfazione nell'assitere alle lotte intestine dei nostri avversari.
Di Fabio, Alle 3/10/08 15:57
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page