Non Servono le Pistole #5
REGGIO CALABRIA - Ha confessato il ragazzo di 17 anni che giovedì scorso ha ferito in modo grave a Sambatello di Reggio Calabria una ragazza di 13 anni con cui si frequentava da qualche tempo, colpendola al volto con una pietra.Solo questo posso dire:
Lettore_8847: [...]Chi subisce il "fascino delle pietre", prima o poi le usa.
Lettore_10684: [...]Bisogna indagare sui genitori del ragazzo non solo su di lui..ricordo che quando ero piccolo mio padre non mi ha regalato neanche un sassolino!!!
Lettore_713711: Quando si comincierà a proibire di detenere pietre nei boschi sarà troppo tardi!
Lettore_729672: cosa si può pretendere da una società nella quale chiunque può raccogliere un sasso da terra!?Parlando più seriamente, un paio di giorni fa ho avuto una specie di folgorazione*.
Se discutendo con un oplofobo fate notare che gli incidenti stradali uccidono molte più persone che gli incidenti ed atti deliberati con armi da fuoco messi insieme, la risposta più probabile è qualcosa del tipo: "Ma le armi da fuoco sono progettate per uccidere**; le autovetture no."
Bene, ho capito che la risposta giusta è "Embè?".
Perché in pratica non fa alcuna differenza: non importa per cosa sono progettate autovetture ed armi da fuoco, rimane il fatto incontestabile che gli incidenti stradali causano molti più morti e feriti che l'uso delle armi da fuoco.
Però nessuno si scaglia contro automobili ed automobilisti con la stessa veemenza riservata ai cittadini armati ed i loro strumenti.
Per fare un esempio: le seghe a nastro sono progettate per tagliare in modo veloce e preciso materiali diversi, non per eseguire amputazioni sommarie. Eppure, non è cosa saggia lasciare che bambini e minorati mentali giochino con le seghe a nastro.
* Mentre facevo la doccia. Molte grandi idee nascono così.
** Dal punto di vista strettamente ingegneristico, le armi da fuoco sono progettate per usare l'energia chimica contenuta in un propellente in modo da lanciare uno o più piccoli oggetti metallici ad alta velocità, e farlo nella maniera più consistente possibile.
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