Trivellazioni e Terremoti
Nota d'apertura: il post sara' stringato, lo scrivo durante la pausa pranzo. Collegamenti ai documenti seguiranno.
Ho notato molte visite al mio blog di persone che stavano cercando termini come "terremoti" e "trivellazioni petrolifere": non mi stupisce, visto il baccano fatto a proposito della presunta relazione fra trivellazioni (o stoccaggio di gas, non c'e' una teoria coerente) e lo sciame sismico in Emilia-romagna.
Volevo scrivere un'invettiva contro queste farloccate, ma invece cerchero' di essere pacato e divulgativo.
Per prima cosa, l'aspetto della correlazione spaziale. La spinta dalla placca africana contro quella eurasiatica ha prodotto pieghe negli strati di sedimenti, ed a' in queste pieghe che petrolio e gas possono rimanere intrappolati. Questa spinta pero' a' anche quella che causa i terremoti delle ultime settimane. Non c'e' nulla di sinistro nel fatto che pozzi petroliferi siano stati perforati nelle zone interessate dallo sciame sismico: giacimenti di idrocarburi e sismicita' sono entrambe prodotti dalla stessa causa basilare.
Iniziamo dal correggere un errore frequente: petrolio e gas non si trovano liberi nel sottosuolo, ma all'interno dei pori della roccia. Guardate qui:
Queste sono carote di roccia serbatoio estratte da una campo petrolifero (dettagli qui). Non ci sono spazi vuoti (a parte quelli prodotti dagli utensili per il prelievo dei campioni) ma strati di roccia nera perche' impregnata di petrolio. Quando il petrolio viene estratto, la roccia rimane ed il peggio che puo' accadere e' una lenta subsidenza del suolo. In rari casi si possono anche avere terremoti in grado di causare danni come risultato dello sfruttamento di un giacimento.
Veniamo alla famigerata ed incompresa tecnica detta fracking (abbreviazione di hydraulic fracturing): si tratta semplicemente del pompare fluidi ad alta pressione in un pozzo in modo da fratturare la roccia serbatoio cosi' da migliorare il flusso di idrocarburi verso il pozzo. Le fratture provocate in questo modo hanno larghezza dell'ordine dei centimetri e lunghezza dell'ordine delle decine di metri. Il fracking puo' causare piccoli episodi sismici - una ricerca sullo sfruttamento di un giacimento di scisti bituminosi in Inghilterra (documento PDF) ha rilevato sismi fino al magnitudo 2.6, mentre altre fonti parlano di magnitudo 3.3 (Wikipedia, anche per la descrizione della tecnica del fracking). Che e' comunque molto meno delle scosse principali con epicentro nel ferrarese. Inoltre, gli ipocentri di questi terremoti sono intorno ai 10 km di profondita', che e' una profondita' inaudita per pozzi petroliferi.
Ma c'e' una categoria di pozzi che puo' causare terremoti di magnitudo maggiore, se non erro fino a 4.6: i pozzi d'iniezione. L'iniezione nel sottosuolo e' un metodo relativamente semplice ed economico di smaltire acque inquinate - come quelle che derivano dallo stesso sfruttamento di certi giacimenti di idrocarburi. Se l'acqua iniettata raggiunge un piano di faglia (perche' il pozzo lo interseca oppure e' abbastanza vicino), spesso agisce da lubrificante e permette lo scorrimento di una faglia che altrimenti rimarrebbe ferma. Con il risultato di un terremoto (documento del Kansas Geological Survey ed atti della Seismological Society of America). Ma non mi risulta che ci siano pozzi d'iniezione in servizio in quelle zone.
Per favore non venite a ventilare la possibilita' di un'esplosione nucleare 10 km sotto la Pianura Padana perche' se no mi metto davvero ad inveire. E peggio ancora se nominate HAARP o panzane simili.
Aggiornamento 05/06: Aggiunti collegamenti all'articolo. Sono tutti in inglese, perché il grosso della ricerca è stato fatto in paesi anglofoni. Mi dispiace, ma se non sapete l'inglese siete tagliati fuori dal 75% della letteratura tecnico-scientifica.
Ho notato molte visite al mio blog di persone che stavano cercando termini come "terremoti" e "trivellazioni petrolifere": non mi stupisce, visto il baccano fatto a proposito della presunta relazione fra trivellazioni (o stoccaggio di gas, non c'e' una teoria coerente) e lo sciame sismico in Emilia-romagna.
Volevo scrivere un'invettiva contro queste farloccate, ma invece cerchero' di essere pacato e divulgativo.
Per prima cosa, l'aspetto della correlazione spaziale. La spinta dalla placca africana contro quella eurasiatica ha prodotto pieghe negli strati di sedimenti, ed a' in queste pieghe che petrolio e gas possono rimanere intrappolati. Questa spinta pero' a' anche quella che causa i terremoti delle ultime settimane. Non c'e' nulla di sinistro nel fatto che pozzi petroliferi siano stati perforati nelle zone interessate dallo sciame sismico: giacimenti di idrocarburi e sismicita' sono entrambe prodotti dalla stessa causa basilare.
Iniziamo dal correggere un errore frequente: petrolio e gas non si trovano liberi nel sottosuolo, ma all'interno dei pori della roccia. Guardate qui:
Queste sono carote di roccia serbatoio estratte da una campo petrolifero (dettagli qui). Non ci sono spazi vuoti (a parte quelli prodotti dagli utensili per il prelievo dei campioni) ma strati di roccia nera perche' impregnata di petrolio. Quando il petrolio viene estratto, la roccia rimane ed il peggio che puo' accadere e' una lenta subsidenza del suolo. In rari casi si possono anche avere terremoti in grado di causare danni come risultato dello sfruttamento di un giacimento.
Veniamo alla famigerata ed incompresa tecnica detta fracking (abbreviazione di hydraulic fracturing): si tratta semplicemente del pompare fluidi ad alta pressione in un pozzo in modo da fratturare la roccia serbatoio cosi' da migliorare il flusso di idrocarburi verso il pozzo. Le fratture provocate in questo modo hanno larghezza dell'ordine dei centimetri e lunghezza dell'ordine delle decine di metri. Il fracking puo' causare piccoli episodi sismici - una ricerca sullo sfruttamento di un giacimento di scisti bituminosi in Inghilterra (documento PDF) ha rilevato sismi fino al magnitudo 2.6, mentre altre fonti parlano di magnitudo 3.3 (Wikipedia, anche per la descrizione della tecnica del fracking). Che e' comunque molto meno delle scosse principali con epicentro nel ferrarese. Inoltre, gli ipocentri di questi terremoti sono intorno ai 10 km di profondita', che e' una profondita' inaudita per pozzi petroliferi.
Ma c'e' una categoria di pozzi che puo' causare terremoti di magnitudo maggiore, se non erro fino a 4.6: i pozzi d'iniezione. L'iniezione nel sottosuolo e' un metodo relativamente semplice ed economico di smaltire acque inquinate - come quelle che derivano dallo stesso sfruttamento di certi giacimenti di idrocarburi. Se l'acqua iniettata raggiunge un piano di faglia (perche' il pozzo lo interseca oppure e' abbastanza vicino), spesso agisce da lubrificante e permette lo scorrimento di una faglia che altrimenti rimarrebbe ferma. Con il risultato di un terremoto (documento del Kansas Geological Survey ed atti della Seismological Society of America). Ma non mi risulta che ci siano pozzi d'iniezione in servizio in quelle zone.
Per favore non venite a ventilare la possibilita' di un'esplosione nucleare 10 km sotto la Pianura Padana perche' se no mi metto davvero ad inveire. E peggio ancora se nominate HAARP o panzane simili.
Aggiornamento 05/06: Aggiunti collegamenti all'articolo. Sono tutti in inglese, perché il grosso della ricerca è stato fatto in paesi anglofoni. Mi dispiace, ma se non sapete l'inglese siete tagliati fuori dal 75% della letteratura tecnico-scientifica.
Conclusioni
Viste le magnitudini dei terremoti molto più alte di quelle associate ad attività umane e vista le posizioni degli ipocentri - che coincidono con una faglia nota almeno dal 2003, e visti gli spostamenti orizzontali e verticali del suolo, si può affermare che questo sciame sismico è consistente con la geologia dell'area e la sua storia sismica e non appare causato da attività umane.Etichette: Machimelofafare, Scienza, Tecnologia
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