The Second Version

21/12/12

Opinione sul Controllo delle Armi da Fuoco

Se ve la cavate bene coll'inglese, dovreste leggere il pezzo di Larry Correia "An opinion un gun control". Copre in modo semplice ma accurato quasi tutti i punti che si sentono sollevare riguardo gli omicidi di massa (ad es. il ruolo - trascurabile - dei caricatori ad alta capacità).

Ma per non abbandonare la lingua di Petrarca, io ho un paio di considerazioni personali.

Per cominciare, chi si straccia le vesti per i "fucili d'assalto" dovrebbe prima di tutto definire in modo preciso cosa intende per fucile d'assalto, e vedere se corrisponde a quella usata in ambito militare. E poi spiegare quali caratteristiche dei fucili della famiglia AR siano necessarie ed indispensabili per massacrare bambini.

Il secondo punto è più articolato. Se in un dato luogo e momento procurarsi armi da fuoco è più difficile, probabilmente anche un omicida di massa avrà difficoltà ad armarsi.

Ma più difficle rispetto a cosa? Di certo è più difficile procurarsi armi da fuocUn in Norvegia che negli USA, eppure mai sentito parlare del massacro di Utoya?

Quanto difficile deve essere procurarsi armi da fuoco per tenerle fuori dalla portata di un maniaco omicida? Non so dirlo, ma in Giappone una setta di fanatic religiosi ha trovato il modo di sintetizzare l'agente nervino Sarin e spargerlo nella metropolitana di Tokyo.

Un disoccupato furioso dopo una lite con la sua ragazza, a New York appiccò il fuoco ad un locale notturno (si, un locale privo di sicurezze) con una tanica di benzina, ed uccise 87 persone.

Negli ultimi 2 - 3 anni in Cina una serie di attacchi all'arma bianca ha prodotto almeno 21 morti e 90 feriti. E va bene, se guardiamo ai freddi numeri 21morti in 3 anni sono meno peggio che 20 in un giorno, ma per favore non venitemi a dire che non ci sarebbero omicidi di massa senza armi da fuoco.

Insomma, chi ha l'intenzione di commettere violenza, un modo riesce a trovarlo comunque, anche senza armi da fuoco. Se il suo piano è complicato, ci sono maggiori probabilità che venga scoperto e fermato in tempo, ma è il massimo a cui possiamo aspirare.

E la scala del crimine, il numero dei morti?Anche qui non c'è garanzia che senza armi da fuco la scala sia più piccola; potrebbe invece accadere che i maniaci omicidi senza armi da fuoco concentrino il loro ingegno su altre soluzioni ancora più distruttive (esplosivi, incendiari, aggressivi chimici...).

Nessuna legge o regola può impedire agli uomini di essere o diventare malvagi. Il meglio che si può fare è essere pronti ed equipaggiati per resistere alla malvagità.

Appendice: L'altra sera, pensando e ripensando, mi sono accorto che c'e' almeno un assunto di fondo mai espresso chiaramente nel dibattito sulle armi da fuoco che lo rende un dialogo tra sordi.
La fazione oplofoba sostiene che se fosse piu' difficile procurarsi armi da fuoco ci sarebbero meno omicidi di massa.
E per dirla tutta, forse hanno anche ragione (forse). Ma almeno negli USA, rendere piu' difficile procurarsi armi da fuoco e' non-fattibile. Di armi ce ne sono almeno intorno ai 300 milioni; di munizioni a miliardi senza esagerare* e solo poche armi e munizioni registrate ad una persona specifica.
Anche escludendo il mercato illegale, capirete bene che per quanto qualcuno lo ritenga deisderabile, non c'e' modo di rendere piu' difficile l'accesso alle armi negli USA.
Anche introducendo l'obbligo di licenza e denuncia**, ci vorrebbero molti anni prima che soltanto un 50% delle armi diventi tracciabile.
Ma non si possono confiscare colla forza, qualcuno potrebbe pensare. Oh, qualcuno ci potrebbe provare, ma azioni di questo tipo per molti sarebbero la goccia che fa traboccare il vaso, la soglia dell'oltraggio che fa scattare una reazione violenta. In questo caso, una reazione ben armata.
E' stato un errore consentire che tante armi e munizioni finissero nelle mani dei cittadini USA? Io penso di no; altre persone sono libere di pensarla diversamente ma nessuno dovrebbe ignorare la realta'.
La realta', nel contesto USA, e' che sarebbe futile tentare di impedire ai candidati assassini di massa di accedere alle armi da fuoco. Meglio consentire alle supposte vittime di armarsi a loro volta per colmare il divario.

E nel contesto italiano? In Italia non esiste, per ora almeno, un problema di omicidi di massa. Esiste ivece un problema di violenza nelle relazioni interpersonali, che spesso sfocia in omicidi singoli o multipli. Ma a differenza degli scoppiati americani, quelli italiani si limitano a colpire le persone piu' vicine a loro prima di autodistruggersi.
E nella maggiore parte dei casi vediamo che l'omicidio non arriva improvviso ed imprevedibile, ma e' solo il culmine di una lunga storia di litigi, tensioni, molestie e violenze di livello minore (con le autorita' che stanno a dormire).
Nel contesto italiano, quindi intervenire precocemente sulle situazioni difficili sarebbe molto piu' efficace del fare leggi piu' severe sulle armi da fuoco.

Nel contesto indonesiano? Le leggi vengono applicate in modo arbitrario ed inconsistente; linciaggi e simili sono all'ordine del giorno; gruppi ed individui con abbastanza denaro o legami nelle autorita' possono fare (quasi tutto) quello che vogliono mentre altri devono stare molto attenti a non uscire dal seminato; le risse fra studenti delle superiori chiudono strade intere e spesso finiscono con morti e feriti gravi. E' peggio di quello che si crede fosse il far west, e se ti hanno fatto a pezzi con un golok sei morto quanto ti avessero sparato con un fucile Bushmaster.

* 10 munizioni per arma fanno gia' 3 miliardi.
** E' stato fatto in diversi paesi, tipo Canada ed Australia, con risultati deludenti - tipo la denuncia di non piu' del 20% delle armi stimate.

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1 Commenti:

  • Quel pezzo di Correia è una delle cose migliori che ho letto negli ultimi anni. Ha insegnato molto perfino a me.

    Wellington

    Di Anonymous Anonimo, Alle 21/12/12 17:27  

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