The Second Version

14/04/09

Lo Stato Uccide la Carità

Solo un aneddoto, vabbè, però mi chiedo quante altre persone la pensino allo stesso modo:
[...]Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese.
E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno?
Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente? Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.
Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità.
E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.
Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa?[...]
Non servono molti commenti, vero?

Aggiornamento 15/04: Dopo che ha ucciso la carità, lo stato cosa può fare? Come al solito, ricorre alla forza per estorcere denaro ai cittadini. Qualcuno potrebbe obbiettare che è giusto e necessario aiutare i terremotati, ma la mia critica ha un bersaglio diverso: non c'è virtù (né vizio) nel fare ciò a cui si è obbligati. Donare soldi o beni o tempo per chi si trova in difficoltà è cosa buona, ma essere forzati a sborsare altro denaro (per una tassa definita temporanea ma destinata a diventare permanente, ascoltate me) non lo è. Ancora più ipocrita l'idea di consentire la "scelta" per la destinazione di 5 od 8 per mille delle tasse: perfetto esempio di carità obbligata.

Etichette: , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]



<< Home page