The Second Version

15/01/14

Dangerously Sinthetically Natural

A very silly, if not downright dangerous, opinion that I can hear even too often these days is that natural chemicals cannot be that dangerous, and anyway artificial or synthetic ones are worse for us - by definition.

Let's gloss over the moltitude of natural yet noxious, intoxicating if not deadly substances (capsaicin, jellyfish venom, ethanol, morphine, ricin, amatoxins and many more) for pity's sake.

Lately, the group touting this belief that came to my attention is soap/cosmetic homemakers. I personally have nothing against makin this stuff at home, but I'd really like if those who want to spent a bit of time studying basic chemistry first, before reading manuals that perpetuate the misconception.

Instead, I had to develop a product that meets some objective standards of toxicity, and to achieve that I did my research. For example I found a ponderous document prepared by some EU agency, according to which fatty alcohol ethoxylates - a class of non-ionic surfactants - are about as benign as they can be to humans and environment. Yet according to natural detergentmakers, anything ethoxylated is evil.

There is also an issue of effectivness for natural detergents. Sodium and potassium salts of fatty acids - that's what soap is made of, and it is not that natural either because it is manufactured by alkaline hydrolysis of lipids - are not that effective as detergents. Their limits lie in their very chemical structure, and nothing can be done. That's also why more effective chemicals have been developed (by contrast, the iron-based catalyst used for ammonia production has not changed much since it was invented, because it is effective, relatively cheap, strong and durable).

Chemicals approved by natural enthusiasts appear to be alkyl polyglucosides. Which are nice and renewable ones, sure, but still the product of industrial chemistry; they don't come out of plants as they are (at least in significant amounts).

Another website I saw says that caustic soda should not be used for biodegradable formulations, while sodium carbonate is ok. Oh boy... if you're so deficient in basic chemistry, you'd better stay the hell away from preparing stuff that will come in contact with your skin. Well, if the issue is safety during manufacture, then I can agree sodium carbonate is less dangerous. But biodegradability... sodium hydroxide will react very rapidly with a number of chemicals and thus be destroyed. Unless we're talking about an industrial-size spillage of soda, there are no major problems. And sodium carbonate is the same in this regard. Moreover I suspect that often sodium hydroxide is used as part of a buffer system to control pH of the formulation (we're not talking about heavy-duty industrial degreasers here, but personal care products).

And is sodium carbonate truly a deodorizer? Yes, it can be. It can hydrolize ill-smelling compounds, but mostly it will help to bring into solution the ill-smelling chemicals of acid nature - such as rancid oil. Ammonia will do the same, for example. But ammonia is not nice; surely less than most artificial or synthetic surfactants.

And so on and on, I could make many more examples. My take is use as little as possible of the best chemicals for the job, and be careful how you use them.

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09/01/14

La Rivoluzione Fratturata

E' ben noto, e pure qualcosa che riconoscono gran parte degli ambientalisti, che il combustibile fossile piu' pulito sia il gas naturale (essenzialmente metano) od il suo parente prossimo GPL.

Pulito in questo caso significa che, se bruciato nelle giuste condizioni, produce una quantita' trascurabile di residui tipo particolato senza bisogno di trattamento spinto dei fumi.

Questo fatto e', come dicevo, ampiamente riconosciuto - tanto che le auto alimentate a metano/gpl sono in genere esenti dalle restrizioni al traffico per motivi ambientali*.

Il gas poi ha un altro vantaggio ambientale rispetto ai combustibili liquidi: eventuali versamenti si disperdono rapidamente nell'aria senza inquinare acque e terreni (pero' ha lo svantaggio non indifferente dell'infiammabilita').

Il gas e' anche versatile, visto che un solo tipo di carburante puo' alimentare apparecchi diversi, come motori a pistoni**, motori a turbina e bruciatori di vari tipi. Lo so, e' un aneddoto, ma anni fa quando lavoravo in una fabbrica di pasta uno dei tecnici non vedeva l'ora di passare al gas come combustibile per la caldaia del vapore perche' il gasolio dava molti problemi; principalmente come depositi di fuliggine.

Un passaggio massiccio all'uso del gas come combustibile sarebbe dunque auspicabile per motivi diversi; sarebbe una rivoluzione in meglio dell'economia.

E questa rivoluzione, seppure silenziosamente, sta avvenendo. Negli USA, il paese che a molti piace immaginare come totalmente insensibile ai problemi ambientali. Ed il passggio al gas sta avvenendo non perche' Obama lo abbia ordinato, ma perche' l'introduzione del fracking su larga scala ha permesso di estrarre grandi quantita' di gas+ a prezzi concorrenziali. Gli USA si stanno avviando verso l'autosufficienza energetica, e per di piu' usando un combustibile pulito.

Mi preme farlo notare, questa non e' cosa di poco conto. Anzi, e' uno sconquasso tellurico degli equilibri fra paesi produttori e consumatori di combustibili. Ed e' solo l'inizio: aspettate che la Cina si butti sulle sue riserve di gas di scisto e ne vedremo delle belle.

Eppure, nel mainstream si parla pochissimo di questa rivoluzione.Si parla molto si del fracking e dei suoi fiabeschi effetti catastrofici sull'ambiente, ma il grande cambiamento che sta portando nel campo energetico rimane oscuro ai piu'.

Perche' mi chiedo. Non avendo una mentalita' complottista, penso che in gran parte questo sia dovuto alla semplice insipienza di molti ambientalisti - che sono modaioli ed in genere non avvezzi a considerare grandi sistemi complessi nella loro totalita'.

Ma a volte sospetto che ci sia pure chi soffia sul fuoco anti-fracking per i propri interessi. Ed i colpevoli sono facili da immaginare: paesi che esportano petrolio e gas verso gli USA (ed in misura minore verso l'Europa), che dalla coltivazione di giacimenti fuori dai loro confini avrebbero solo da perdere. Non solo in termini economici, ma anche di potere.

*Se come vengono decise le categorie di veicoli esenti abbia senso o meno non e' argomento di questo post.

** Ci sono motori navali che possono usare come combustibile dal GPL al bunker pesante.

+ Uso gas in generale per non impegolarmi nelle distinzioni fra gas naturale, gas di petrolio e gas di scisto.

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