The Second Version

31/03/07

Fruste e Borchie Private

Curiosando di nuovo per Il Castello ho trovato un altro articolo di Vandeaitaliana che si scaglia duramente (e con un fallito tentativo di humor) contro il bondage, sadomasochismo ed altre pratiche sessuali devianti.

L'autore inizia confondendo allegramente bondage/S&M con la zoofilia, omosessualità ed altre perversioni. Non è nemmeno vero che il sadomasochismo è sempre iniquo o degradante, visto che molto spesso si tratta di una sorta di recita in cui i partner assumono un ruolo dominante o sottomesso, ma all'interno di una relazione basata comunque su affetto e rispetto. Ma non è di questo che voglio parlare.

Il punto è un'altro: lo Stao NON si deve interessare di quello che adulti consenzienti (conditio sine qua non) fanno in privato. Nè con qualche forma di riconoscimento legale di unioni "alternative" - che so, rapporto schiava-padrone - nè con la proibizione di pratiche sessuali. Questo è quanto.

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30/03/07

Il Manifesto di Mario Rossi

Versione tradotta ed italianizzata del "John Doe Manifesto" di Michelle Malkin.


Caro Terrorista islamico/Pianificatore/Finanziatore/Fiancheggiatore/Difensore,

Tu non mi conosci, ma io sono in allerta per te. Tu sei mio nemico, ed io sono il tuo.

Io sono Mario Rossi.

Io viaggio sul tuo stesso aereo; sul tuo stesso treno. Io aspetto alla tua stessa fermata d'autobus; frequento la tua stessa via. Io sono con te in metropolitana e sull'ascensore.

Io sono il tuo vicino, io sono il tuo cliente. Io sono il tuo compagno di classe, io sono il tuo capo.

Io sono Mario Rossi.

Io non dimenticherò mai l'esempio dei passeggeri del Volo AA93, che rifiutarono di farsi assassinare nel nome dell'Islam senza combattere.

Io non dimenticherò mai i passeggeri (uno di loro italiano, NdT) ed i membri dell'equipaggio del Volo American Airlines 63, che affrontarono ed immobilizzarono il dinamitardo di al-Quaida Richard Reid prima che potesse far esplodere l'aereo sopra l'Oceano Atlantico.

Io non dimenticherò mai l'attenzione dell'attore James Woods che nell'agosto 2001 informò una hostess dello strano comportamento di alcuni uomini arabi che stavano volando in prima classe con lui. Quegli uomini erano i dirottatori dell'11/9 che si stavano esercitando.

Io segnalerò alle autorità i comportamenti sospetti. Io parlerò quando vedrò qualcosa.

Io sono Mario Rossi.

Io protesterò contro i vostri "studiosi" anti-americani ed anti-ebraici.

Io mi esprimerò contro i vostri leader religiosi che fomentano odio.

Io farò sentire la mia voce contro la vostra oppressione delle donne e minoranze religiose.

Io affronterò i vostri tentativi di indottrinare i miei figli nelle scuole.

Io contrasterò la vostra propaganda di violenza su Internet.

Io sono Mario Rossi.

Io sosterrò le iniziative delle forze dell'ordine per spiare sui vostri agenti, tagliare i vostri finanziamenti e sgominare le vostre congiure assassine.

Io mi opporrò ai tentativi di aprire i nostri confini e rilassare le leggi sull'immigrazione.

Io resisterò all'imposizione della sharia nei ristoranti, nei centri sportivi, nel Parlamento, intorno ai nostri monumenti, radio e televisione, e tutti gli spazi pubblici.

Io non mi lascerò censurare nel nome della tolleranza.

Io non mi piegherò ai vostri finti moderati gruppi di pressione; io non piangerò davanti al vostro strillare "profilamento" ed "islamofobia".

Io metterò la sicurezza della mia famiglia davanti alla sensibilità; io metterò la mia patria davanti al multiculturalismo.

Io non mi sottometterò, io non mi lascerò intimidire.

Io sono Mario Rossi


Nota sulla traduzione: John Doe è il nome generico americano per indicare una persona qualsiasi (usato anche per i morti ed altre persone non identificate); alcune locuzioni inglesi non sono traducibili letteralmente in italiano, per cui lo ho rese con perifrasi o anche liminate se non va a scapito del significato globale dell'articolo. Per finire, ho anche modificato od eliminato i riferimenti a specifiche situazioni americane.

Note: On 28/03, I wrote to Michelle Malkin asking for autorization to publish this article. I have received no reply yet, so I'll consider this silence to be a consent. If Ms. Malkin herself or the copyright owner will think their rights have been infringed, I ask them to notify me and the offending material will be removed.

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300 - My Brief Take

So, last week I and a bunch of mates went to see 300.

It's a great movie, period.
It isn't realistic in the slightest (Frank Miller didn't have realism in mind when he penned 300), but 300 is bloody damn stylish. And cool; Leonidas is one of the hardest movie badasses. The whole movie is, indeed, about heroism, glory in battle and killing as many enemies as you can. Happily.

And in the West we need some more Spartan, warrior spirit, some more thirst for the blood of our enemies. Hell, first of all we need to realize that yes, we have enemies and no, they aren't our own creations.

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What's Wrong With Hydrogen

I'm not going to make the whole laundry list of technology and engineering problems with the use of hydrogen as fuel (some of those are, admittely, not that big), but I'll concentrate on the basics.

The first and foremost problem is pure thermodynamics:

H2O(l) --> H2(g) + O2(g)
ΔG0 = 237.13 kJ/mol

Which means, in order to crack liquid water into gaseous hydrogen and oxygen (at 298 K and 1 bar), 237.13 kJ of energy are required for each mole of water. And that's quite a lot of energy. Steam reforming of methane to CO and hydrogen has ΔH0 around +200 kJ/mol as well. One kilo (roughly, one liter) of water contains 55.5 mol, so the energy required to crack water is 13.161 MJ/kg.

Moreover, no conceivable process will have 100% effieciency - a "clean" process starting with photovoltaic cells will have more likely 10% efficiency if that: electrolysis, especially when hydrogen is involved, is an inherently inefficient process. Solar furnaces and all that are probably better, but 50% efficiency would be a huge success, in my opinion.

If the task is to reduce global energy consumption, hydrogen as a fuel is not the solution.

On the other hand, if the task is to reduce air pollution in urban centers, hydrogen as a fuel is a possible solution.

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27/03/07

Scotch Bonnet, Unleashed

I complained a while ago that the Scotch Bonnet chilli I used one day wasn't really that spicy. Well, tonight I learnt how to unleash their power.

The trick is that the part of the chilli where more capsaicin can be found is the placenta to which seeds are attached (the seeds themselves do not contain capsaicin). I trimmed the first chilli and used only the "fillets" (fruit wall): that's why it was just mild.

Following suggestions I found on the internet, tonight the first thing I did was to lightly roast the chillies - simply on the open flame of a kitchen gas fire. The juices released with cooking spread capsaicin around from the placenta. I began chopping the chillies and garlic with gloved hands, and fortunately I had the idea of tasting the juice left on the chopboard: it was scorching. So I used only one and half Scotch Bonnet for my stew, and it was about perfect - hot yes, but not nucular. The remaining chilli is now frozen for future use...

And while eating my dinner in front of TV, I saw something really surprising: Parma has also its own American football team. I knew we had rugby and baseball teams, but American football? I'd never have thought.

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Proiettili & Spade

Curiosando su YouTube ho trovato il video di una katana che taglia un due un proiettile - o meglio, un proiettile che si taglia in due venendo sparato da una pistola contro il filo di una katana. Questa è sicuramente una testimonianza della qualità delle spade giapponesi forgiate da fabbri esperti, ma piuttosto fine a sè stessa: del proiettile si sa solo che è sparato da una pistola ed il probabile calibro (9 mm), ma non si sa quale tipo sia: piombo nudo, incamiciato, punta molle, punta cava... Però la stessa spada (o una simile) riesce a fare lo stesso anche con dei proiettili molto più potenti - ad occhio, 7.62x51 mm FMJ sparati da una mitragliatrice. Certo la lama si intacca profondamente, e resiste solo per pochi colpi.

Comunque, non credo che questo possano avere alcuna utilità pratica.
Senza perdersi in interminabili discussioni sull'energia e le proprietà meccaniche dei proiettili, c'è un motivo molto più semplice per cui in pratica non è possibile usare proficuamente una spada per deflettere o affettare proiettili in volo: la velocità.

Un proiettile lento viaggia ad almeno 100 m/s; il tempo di reazione per cliccare con un mouse è di almeno 150 ms - e quindi molto più lungo per muovere gli arti: in 150 ms, un proiettile come descritto sopra percorre 15 m. Quindi, mi sento di concludere che si può riuscire a deviare proiettili con una spada solo per caso.

Se poi una pallottola viene tagliata in due o più frammenti, si rischia seriamente di essere colpiti da tutti questi frammenti, con risultati che non sono sicuro siano davvero preferibili.

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26/03/07

Domande dei Lettori

I miei lettori hanno delle curiosità, ed io risponderò alle loro domande.

Da Avellino, vogliono sapere Come si coltiva marijuana in giardino?
Pomodori. Ma la prima regola è non farsi beccare. Cioè, non piantare 50 piante e poi andare al bar a vantarsene con gli amici.

Da Milano invece mi chiedono [Come posso] avere un porto d'armi sono un gioielliere?
Bé, è semplice: secondo la legge italiana, chi ha gli ammanigliamenti abbastanza in alto può ottenere un regolare porto di pistola anche se ammazza bambini per passatempo. No, intendevo dire, trasportare gioeilli e valori è un motivo valido.

And now, something completely unrelated. Apparently, there is a Cthulhu The Movie in production. Good grief; adapting Lovecraft's stories must be one hell of a task. The website doesn't spell much good either. I smell serious crap; I can only hope in heavy-caliber camp.

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25/03/07

Thinking Engineering

The PhD viva I did last week went differently from what I thought: my examiners asked many questions about basic chemistry and physics, rather than the specifics of my research work. And I realized that I could not remember promptly certain equations, but nevertheless I knew the physical meaning of those equations, and after some thinking I was able to write them in the proper form.

An undergraduate student needs to know equations by heart, too, and there’s a reason: they are learning the basics and fundamentals of their disciplines, so it is legit to ask them more than strictly necessary – just to be sure they know their stuff. Instead, engineers on their job do not need to remember by heart all possible equations; it doesn’t really take lonk to look them up into manuals or databases. But what engineers need to know is the physical meaning of the various equations and formulas, and in what conditions they can be applied.

Another question y examiners asked was the intermolecular separation distances for solid, liquid and gas phases. Yeah, what are those distances? Before giving numbers, let’s reason a bit: in solids, molecules are closely packed together: the distance between one another is of the same order of magnitude of atom-atom bonds. Also in liquids molecules are packed together rather closely, so the separation is of the same order of magnitude. In gases, molecules are much father away: at room temperature and atmospheric pressure, the density – number of molecules per unit volume – of a gas is roughly 1/1000 of the density of water; given that volume is a length cubed, intermolecular separation must be roughly ten times larger. Atom-atom bond lengths are typically 100 – 300 pm (1-3 Angstrom, an unit I never really mastered), so all the rest can be estimated easily. The separation between molecules for gases at atmospheric pressure is in the order of nanometers.

And order of magnitude also means “a factor ten”; what engineers must be able to do is to provide quick estimates (also known as back-of-the-envelope calculations) accurate within one order of magnitude. There is always time to crunch numbers through computers nowadays, but if the orders of magnitude are off, it is completely useless to have calculations accurate to the sixth decimal digit. For example, when boiling water is used as coolant, at least for a first estimate the specific heat of liquid water is trascurable compared to the heat of vaporization, which is about 500 times, 2 – 3 orders of magnitude, bigger.

So, what is the practical manifestation of the intermolecular distances discussed above? Solids are dense and scarcely compressible; liquids are slightly less dense (in reality, liquid water at 277 K is denser than ice, but water is a rather unusual liquid, despite being the most common) than solids but equally not compressible; gases are much lense dense and very compressible. Compressing a gas means packing more molecules in the same volume by forcing them closer together; this also means that theh igher the pressure the less ideally a gas will behave.

A problem with universities is that students are often taught to be pedantically precise; they know the numbers well, but they find it hard to place these numbers in a context – while in the industrial practice is more important to place numbers in the right context rather than knowing them with great accuracy. On the other hand, young minds may become sloppy if the students (erroneusly) become convinced that accuracy is not important and rough estimates are enough. As usual, a tradeoff is required.

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23/03/07

Yet Another Recipe

I used up one of the scotch bonnets I bought. But it must have been a faulty one, because it was just mildly spicy. Anyway, this is what I did.

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I Fucili Sono Fucili

Finalmente, dopo un paio di settimane lontano dalle armi da fuoco, oggi sono tornato al poligono. Per cambiare, invece della solita pistola Beretta, ho deciso di noleggiare una carabina - sempre .22LR, comunque: il prezzo delle munizioni di calibro maggiore è esorbitante. L'arma che mi hanno assegnato era una ottima CZ-452.
Ho sparato 50 colpi alla linea da 25 metri, ed ecco il risultato: un migliaramento enorme, sia come centraggio che come dispersione della rosata (o anche, rispettivamente, accuratezza e precisione) rispetto alla pistola. D'altra parte, si sa che i fucili* sono più accurati e precisi delle pistole; l'armiere del poligono mi ha detto che bisognerebbe sparare a 50 metri almeno per godersi davvero tale carabina. Poi la ripetizione manuale ad otturatore è un amore; i gesti di alzare la leva, tirare indietro, spingere avanti ed abbassare di nuovo sono da vero fuciliere. La CZ-452 è un gran divertimento da sparare - almeno per la mia esperienza di fucili. Può sembrare strano, ma una carabina non è più rumorosa di una pistola - e produce un rumore diverso, un po' più acuto ma difficile da descrivere. La canna corta di una pistola fa sì che i gas di combustione del propellente escano dalla bocca a pressione più alta, producendo un'onda di pressione percepita come rumore; inoltre, c'è sempre una certa fuga di gas dalla culatta quando l'otturatore inizia a rinculare. La carabina invece ha una canna molto più lunga, e l'otturatore manuale di certo non si apre troppo presto.

*C'è confusione nella terminologia: in inglese, rifle indica un'arma da fuoco rigata a canna lunga; carbine un'arma a canna più corta (vedere il Garand rifle e la M1 carbine) - mentre shotgun si usa per le armi a canna lunga ad anima liscia (per esempio, calibro 12). In italiano, invece, fucile indica tipicamente le armi da fuoco a canna lunga ad anima liscia, mentre le armi rigate vengono chiamate quasi tutte carabine anche quando hanno canne piuttosto lunghe.

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20/03/07

Holiday in Afghanistan

Allora, anche Mastrogiacomo – dopo che il suo appuntamento con i talebani ha preso una brutta piega – è stato liberato. E questa volta, il governo italiano (per cui NON ho votato) ha anche ammesso candidamente di avere accettato le richieste dei rapitori, facendo pressione sull’Afghanistan per ottenere la liberazione di cinque capi talebani imprigionati. Che esempio di coraggio e fermezza…

Si, prima Berlusconi ha probabilmente autorizzato il pagamento di riscatti, e ciò non è bene. Ma mi sembra meno grave: i soldi vanno e vengono, e come dice la pubblicità, ci sono cose che non hanno prezzo. Questa volta invece, Prodi & co. hanno offerto ai talebani una vittoria politica su di un piatto d’argento (o più probabilmente con i colori arcobaleno e decorazioni a falce & martello). Il messaggio inviato – non importa se intenzionalmente o no – e che i destinatari hanno di sicuro recepito è che basta applicare una minima pressione sull’Italia per ottenere quello che si vuole sul piano politico. Non credo che una persona sana di mente possa ritenere che le conseguenze per l’Italia saranno positive. Senza nemmeno parlare dei danni che i talebani liberati causeranno in futuro.

Stamattina poi ho sentito D’Alema che ringraziava gli USA per essere rimasti fuori dalla vicenda. Vista la posta in gioco, D’Alema dovrebbe passare i prossimi cinque anni a ringraziare gli USA ogni giorno – e dovrebbe anche fare qualcosa di concreto, come mettere in riga la sinistra radicale sulla questione della base di Vicenza.

E pensare che Berlusconi veniva accusato di essere un buffone in politica estera. Mentre i suoi modi erano sì da intrattenitore, la sua politica aveva delle qualità. Ora la forma è di sicuro più solenne, ma la sostanza della politica estera di Prodi non solo è moralmente discutibile, ma anche dubito possa davvero favorire l’interesse nazionale.
Ed in un prossimo futuro parlerò anche del ruolo di Gino Strada nella questione, che non è esattamente limpido.

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19/03/07

Non Mi Posso Lamentare

Di certo non ho poi tanto da lamentarmi dei miei viaggi con il treno pendolare dei cieli, ovvero la Ryanair. Ad un passeggero della British Airways è andata molto peggio...

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18/03/07

Curious Incident at Stansted

While I was at the gate waiting for my plane - on Sunday 18 March, at 11:30 - 11:40 - I was witness to an incident involving police: four armed officers (equipped with thoroughly tacti-cooled MP-5s or similar) escorted a cuffed suspect into the gate building - he was coming from outside, presumably - but I don't know whether he was a passenger on a flight. After a while, the two remaining officers escorted the subject out of the building and into a police car that had arrived in the meantime, and so the episode ended.

The perp was a white caucasian male, 25-30 years old, rather tall and slender. I would say he had an eastern-european appearance, but I can be wrong. He wore black jeans, a grayish striped jumper and a sleeveless, dark blue quilt jacket. He was quiet and meek while held into custody - and I repeat, he had nothing of the Black, Arab, Pakistani or generally Muslim look.

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Call Me Doctor

Right, right... I did my exam, and passed! So now getting my PhD diploma is just a matter of time!

I also played the tourist a bit; bought a few scotch bonnet chillies hoping I can grow my own plants from the seeds; and accumulated a small stash of Wadworth 6X beer.

And I also noticed that Kevin linked my "Visible, and Unknown" piece on his blog. That's an achievement too.

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15/03/07

Generazione Distribuita di Elettricità, Parte 2

Leggi Parte 1

Una delle difficoltá principali a piagare le fonti alternative/rinnovabili di elettricitá é la scala (a parte altre serie difficoltá come i rendimenti ed i costi energetici): anche le fonti che funzionano possono produrre solo quanitá piccole o moderate di energia; é anche probabile che ci siano serie limitazioni sulla potenza erogabile.

Una centrale termica a biomassa da 100 MW é giá al limite delle dimensioni fattibili; mentre i regimi fiscali e/o sussidiari possono rendere conveniente il trasporto di biomassa a lunga distanza, dal punto di vista ambientale é un'atrocitá. Le scorte disponibili di biomassa poi potrebbero non essere sufficienti per far funzionare la centrale a piena potenza per un periodo abbastanza lungo da soddisfare la richiesta. Se invece vedrete le colline di carbone vicino a Gent, in Belgio, capirete perché questo problema non si pone per le centrali termiche ordinarie.

Nel modello a generazione diffusa, invece, le dimensioni delle centrali sono piú piccole, fino al punto di essere compatibili con la scala delle fonti alternative/rinnovabili. Ció non risolve tutti i problemi di queste fonti, ma per esempio l'idea di trasmettere a grande distanza l'energia prodotta con pannelli fotovoltaici é folle: il rendimento globale sarebbe catastroficamente basso.

Al concetto di generazione diffusa si associa anche quello di diversificazione delle fonti: all'interno di ogni cellula, le fonti energia si accordano alle condizioni locali. Per esempio, un piccolo centro abitato in una regione boscosa o ancora meglio dove la lavorazione del legname é molto diffusa puó ottenere tutta la sua elettricitá dalla biomassa; in altri casi fonti idroelettriche possono bastare, ed addirittura pannelli solari possono produrre l'elettricitá necessaria per un piccolo centro (almeno di giorno; ma su piccola scala anche lo stoccaggio di energia diventa un problema meno complesso). Mettere in ginocchio un tale sistema sarebbe molto difficile - anche se, pensandoci, mancanze localizzate di energia potrebbero indurre tensioni interne.

La generazione diffusa si presta anche i coprire i carichi di base, specialmente se certe tecnologie giungeranno a maturazione: i reattori nucleari a letto di sfere allo studio in Cina sono pensati per essere prodotti in unitá modulari da 100 MW, che possono essere usate singolarmente o in gruppo per produrre la potenza richiesta. Questi ed altri tipi di reattori sono piú scalabili di quelli tradizionali a barre, quindi potrebbero anche essere prodotti in versioni piú piccole (fino a pochi MW) per applicazioni localizzate - se sará possibile vincere la fobia di tutte le cose nucleari che si é diffusa fra la popolazione soprattutto dopo l'incidente di Chernobyl.

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13/03/07

On The Road Again

Or, I should say "In the air": tomorrow I'm gonna board another cattle-carrier low cost flight to London. Where I'll have to sustain my PhD exam... and I will also spend a Saturday over there: partying if I pass; drowning my sorrows in cheap lager in the unlikely case I do not pass.

But this whole travelling the world thing is a bit tiresome, in fact. I'd prefer to make a living logging some wood, cultivating my land and/or working in my own mechanical workshop, at least at this stage.

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12/03/07

Visible, and Unknown

A few days ago, Al Maviva of Cold Fury wrote a (rather long) piece about the anti-americanism he experienced during his last trip to Europe. I don't want to write a rebuttal - because there isn't much to rebut to, in fact - but some other considerations on the same subject.

The curious situation is that the USA is very visible, but at the same time largely unknown.


American culture dominates all over the world. From France to Indonesia, passing through the UK and Italy, the most seen films, series and shows are American; American writers are those who write the best-selling books and songs by artists from the USA are the most popular ones (generalizing, of course: Vasco Rossi is a rocker hugely popular in Italy, but basically unknown beyond our borders). There is no way to ignore America, and this is especially true for anti-americans, who are truly obsessed with the USA.

The result is that America is very visible - in the news and media - and this creates a vicious cirlce: the media prefer to talk about what's visible, making it even more visible, and the cycle is repeated. That's why a few coal miners trapped inside a mine underneath Virginia got headlines and long reportages here across the Pond, while one hundred coal miners dying in China barely make the news (It is true that we ought to expect better safety standards in the USA than China, but that's not what made the Virginia tragedy so popular).

America is very often the gauge to measure all other countries; some take it as the absolute zero and others as the full-scale; but only few use another scale altogether.
And only very dim-witted folks cannot realize that America is much more succesfull than Europe in many regards. That's why the EU has came up with all sorts of quality-of-life indicators that, strangely enough, always say that life in Europe is better than Over There. I think those are dishonest: only per-capita GDP is an objective enough indicator to be used for comparison; other such as "happiness" are too subjective and thus quite meaningless. Alternatively, the USA is accused of not playing straight, of gaining its wealth from robbery through military force, blackmail and exploitation.

Nevertheless, many in Europe do know that things aren't going so well, despite all the pompous proclamations of the elites. The sense of decadence was palpable in London, at least for me - and Parma isn't the fine city it used to be, anymore. But the ruling elites here are stuck in "Escalation of Failure" mode, and thus unwilling to recognize that the Americans have it largely right, and the Euro-socialist model is flawed at its roots.


However, at the same time ignorance about the United States is deep and widespread. And I don't mean ignorance of the fine juridical details, or the most obscure apects of American culture. No, I mean ignorance of the actual text of the Constitution, or of the fundamental features of American culture.

This ignorance surfaces when talking about gun issues - very few here know of the Sceond Amendment, and the true intentions of the Founding Fathers. But another defining moment was in November 2006, when the Democratic Party gained control of the Congress in the mid-term elections: most media outlets in Europe talked about a "defeat for Bush". Anyone with even a passing knowledge of the American institutions should know that congressional and presidential elections are separate and distinct events, and the President is elected directly by the People; unlike the Prime Minister of many EU countries, he is not the expression of the majority party/coalition. I am a mere amateur student of American things, and I know this... while journalist who have done years of humanities studies, and are supposed to know their stuff get it wrong. Something is amiss, here.

The image many Europeans have of America is gathered from movies and novels; while those are grounded in reality (at least in part), they necessarily give a partial and distorted picture. I shared some of the anti-american prejudices (though I've never been sanguine about them), but then reading blogs I began to see the whole picture in full colours, and those prejudices evaporated. In passing, I should note that many Americans manifest the same lack of knowledge about Europe.


This situation of high, unnaturally amplified visibility combined with severe ignorance is a fertile ground for anti-americanism. I see education as the only serious antidote.

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A Volte Ritornano

Ho ricevuto un commento critico per un post che ho scritto il 25 Gennaio 2006 sul vecchio blog. Che dite, dovrei impegnarmi a rispondere?

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Where I've Been

On a brief stint to Holland, for a work interview with a Big Chemical Company. My impressions of the place? Not much, actually: I travelled on a very tight schedule and had no time to explore places. Not even to buy a bottle of Belgian abbey beer, argh. Anyway, south of Holland isn't exactly the place I would define as lively.

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06/03/07

Aren't You Worried?

J. Whitman of Aerospaceweb answers a question about Potentially Hazardous Asteroids (that's a new 3-letter acronym for us to enjoy), and the last two paragraphs are the most disquieting:
Though impacts from objects large enough to cause significant destruction are generally quite rare, perhaps the greatest threat facing humanity instead comes from small rocks that vaporize high in the atmosphere. Had the object that struck Tunguska in 1908 instead hit Siberia 50 or 60 years later, it is likely that the Soviet Union would have thought is was under nuclear attack. In the tense days of the Cold War, the Soviets might have launched a full-scale retaliation on the West resulting in global nuclear devastation. Though diminished, that threat still exists today. It is believed that only the United States currently has the ability to differentiate between a man-made nuclear explosion in the atmosphere and a naturally occurring meteor detonation. If a sufficiently large meteor were to impact or explode above a major city or military base, it is very possible that the blast could be mistaken for a nuclear attack and provoke a retaliatory strike.

In January 2000, a meteor only 15 ft (5 m) across entered the atmosphere and exploded over the town of Whitehorse in the Canadian Yukon. The blast created an electromagnetic pulse (EMP) similar to that of a high-altitude nuclear detonation and disabled a third of the region's electrical power grid. This kind of high-altitude blast is considered a likely first strike that would blind a country's defenses to further attack or invasion. In the summer of 2001, another high-altitude explosion was detected over the Mediterranean Sea. This detonation produced a level of energy comparable to that of a nuclear weapon. In both cases, the US was able to determine that the explosions were natural phenomena and not nuclear attacks. If the same events were to occur in a region of world tension where nations possess nuclear weapons, the reactions of national leaders could have horrific consequences.
Oh lovely. Like we didn't have enough problems to worry about already.

I can already imagine LGF's thread in case of another meteor explosion in the upper atmosphere...
Headline - Breaking: Atmospheric Nuclear Explosion Over XXXX

Comment #1: Those whacky Mormons again!
#2: That satanic mooncult of Pisslam must be erased from the face of the Earth
#3: It must be the Buddhists!
#4: Now let's see how the Muzzies like our special brand of Bottled Sunshine.

(After it is reported that it was a natural phenomenon)

#450: The dhimmi MSM is not reporting the religion of that Kim Park Wong astronomer who tracked the meteor. Geez, I wonder why...
#451: Dry-run. But you'll never hear that from the MSM stooges with their Saudi money-lined pockets. Traitors.
Yeah, it may be a cheap shot - but not my fault that the commenters at LGF have become more and more self-parodying lately. And in any case you can sue me if you think my blow is below the belt.

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Professione Dubbio

I complottisti nel dubbio ci sguazzano. Gran parte del loro tempo lo passano a trovare (se non modificare o anche inventare) dettagli che, a loro parere, possono indurre dubbi o sospetti.

Ma questo atteggiamento è disonesto, per più di un motivo. Il primo è che dubbi e sospetti non sono prove. Per dimostrare che un'affermazione è vera bisogna costruire un ragionamento deduttivo o perlomeno induttivo e portare prove tangibili.

Il secondo motivo è che presto o tardi i complottisti passano dal sospetto all'affermare che il complotto in realtà esiste. Quindi il loro "fare domande" o "indagare" non è indirizzato a stabilire la verità oggettiva dei fatti, ma solo a sostenere la loro versione degli eventi, pre-stabilita su fondazioni ideologiche. Complottismo ed anti-americanismo si rinforzano a vicenda in un circolo vizioso.

Quindi, ho deciso di introdurre regole precise per le eventuali discussioni su questo blog. Ci sono posizioni stabilite, che non sono negoziabili od aperte alla discussione:
  1. Il mattino del 11/9/2001, 19 dirottatori arabi e mussulmani, armati di armi da taglio e spray irritanti, hanno preso il controllo di 4 aerei civili.
  2. I dirottatori hanno spento i transponder degli aerei per impedire di essere individuati in tempo utile dalla Difesa Aerea.
  3. I dirottatori hanno quindi schiantato 2 aerei contro le Torri Gemelle, 1 contro il Pentagono, mentre il quarto è stato fatto precipitare al suolo quando i passeggeri hanno iniziato a lottare per riprendere il controllo del velivolo - o almeno impedire agli jihadisti di portare a termine il loro piano. Nessun scambio di aerei in volo, nessun radiocomando, missile o caccia.
  4. I danni riportati da Pentagono e Torri Gemelle sono stati causati dall'impatto degli aerei e dai risultanti incendi. Niente cariche esplosive/incendiarie/termitiche aggiuntive, niente sabotaggi.
Per mia decisione, questi sono (alcuni) dei limiti posti alla libertà di espressione nel mio spazio privato. Chi decide di violare le mie regole si espone ad essere ridicolizzato od offeso a mio piacimento, ed anche ad avere i propri commenti cancellati.

Aggiornamento: C'è un altro punto assodato sul quale non si discute, anche perché è particolarmente capzioso.
  • Il termine complottista è un neologismo recente che indica chi costruisce, propaga o crede in teorie della cospirazione - non esclusivamente a proposito dell'11 Settembre e dell'America. Per indicare chi invece prende parte ai complotti come organizzatore, esistono gli antichi termini italiani cospiratore e congiurato.

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05/03/07

Another Recipe

Yes, really. It was ages since the last time, but it's still wonderful to post one.

Not halal and probably neither kosher, but finger-lickin' good: Wild Boar Ragù.

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02/03/07

Gli Americani Cattivi

Ieri sera ho guardato parte di un documentario (su RaiDue) che fra le altre cose parlava di uno dei fatti più orribili della Seconda Guerra Mondiale: il suicidio di massa di Saipan.

Saipan è un'isola nel Pacifico Centrale a distanza strategica dal Giappone, e per questo si è trovata ad essere un obbiettivo importante durante la guerra. Dopo furiosi combattimenti, gli americani hanno offerto la resa ai giapponesi rimasti, militari e civili che si erano barricati nelle grotte e bunker dell'isola.

Ma questi giapponesi, dal primo all'ultimo, erano stati profondamente indottrinati. Non solo a credere di dover dare la vita per l'Impero (che fino ad un certo punto non è cosa malvagia, penso), ma anche a credere che gli americani li avrebbero uccisi tutti in modo atroce - una testimonianza parla di "schiacciati dai cingoli dei carri". Così, la maggioranza di quelle persone - diverse migliaia - hanno deciso di suicidarsi. Molte donne si sono lanciate in mare dalle scogliere con i loro bambini in braccio, ed una giovane ragazza racconta di come la sua famiglia si sia radunata intorno ad un sergente che ha poi fatto esplodere una bomba a mano - lasciando lei come unica superstite.

Questo è l'effetto velenoso della propaganda, delle bugie e dello spargere odio. E se pensate che quei tempi siano passati, riconsiderate: ci sono tribù del Pakistan (o era Afghanistan... un momento di dubbio) rurale che hanno rifiutato la vaccinazione antipolio dei bambini perchè convinte che sia un complotto israelo-americano per sterilizzare i mussulmani. Ci sono arabi che odiano gli ebrei perchè convinti, dall'indottrinamento di TV, giornali e moschee, che gli ebrei davvero usino sangue di bambini arabi per confezionare il loro cibo. E per dire il vero, ci sono anche occidentali che ritengono tutti i mussulmani siano marchiati da Satana e quindi irrecuperabili.

E' per questo che le ipotesi di complotto, anche quelle all'apparenza innocenti come dei falsi sbarchi sulla Luna, sono pericolose: creano un clima di sfiducia, avversione ed ostilità che è già dannoso di suo, ma nel quale possono crescere mostri ancora peggiori.
Non voglio censurarle od impedirne la divulgazione, ma mi appello al senso di responsabilità delle persone. Pensateci bene, prima di dire certe cose.

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