The Second Version

27/04/07

Sod Politics and All That Stuff

Tomorrow I'm off to four hedonistic days in central Tuscany with my mates. It will be a time for delicious steaks, fine wine and no worries. Chasing tails? Who needs that when you can have a Fiorentina and abundant Chianti?

Bloggin will thus resume when I bloody well please...

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26/04/07

Armi, Nel Contesto

English abstract: Anti-americanism in Italy and Europe has as its main target firearm ownership by US citizens and is fuelled by events like the Virginia Tech massacre. In order to counter this bigoted and obnoxious trend, in this paper I show how the "right to keep and bear arms" is correlated to salient features of American culture: individualism, willingness to take risks, belief in personal responsibility, democratic process and dedication to liberty.


In Italia ed Europa, il diffuso possesso di armi da fuoco negli Stati Uniti è trattato generalmente senza riguardo al suo contesto socio-culturale, come un fatto a sé stante senza collegamento con la cultura locale - talvolta come un semplice favore a non meglio definite "lobby" dei costruttori di armi. D'altra parte, a volte il possesso di armi da fuoco viene invece considerato come la dimostrazione della fondamentale perversità della cultura americana, che è alla radica fatta di violenza. Entrambe queste visioni sono fondamentalmente errate.

In termini generali, i cittadini statunitensi (che per brevità verranno chiamati americani) sono molto più individualisti degli europei; non solo ritengono che l'intervento statale in molte questioni domestiche sia inutile, ma addirittura dannoso. Questa visione si riflette anche sulla legittima difesa (che è completamente diversa dalla giustizia sommaria), ed unita alla pragmatica constatazione che la polizia non può essere sempre e dovunque a proteggere i cittadini, fa sì che molti americano preferiscano avere i mezzi fisici e la possibilità legale per esercitare la legittima difesa.

Anche nelle moderne città americane, il tempo di intervento della polizia si misura in diversi minuti, ed in tale periodo molte cose sgradevoli possono accadere; spesso è sufficiente ad un criminale per portare a termine il suo crimine. D'altra parte, solo in uno stato di polizia le forze dell'ordine potrebbero trovarsi in ogni luogo ad ogni momento, e questa non è un'alternativa attraente. Mentre cittadini armati possono difendersi senza dover attendere l'arrivo di soccorsi, e senza richiedere un'enorme presenza di forze dell'ordine sul territorio.

Gli americani sono anche generalmente più inclini ad affrontare rischi: questo si vede nelle loro decisioni imprenditoriali e di carriera, e per finire nel fatto che molti sono disposti ad affrontare rischi personali per affrontare criminali e collaborare con le forze di polizia, il tutto per contribuire a salvaguardare l'ordine sociale, con il benessere e sicurezza che lo accompagnano. Ed in più proteggere i propri diritti alla vita, all'incolumità ed alla proprietà privata.

La convinzione della responsabilità personale porta poi gli americani a ritenere che sia chi per primo commette un crimine che porta la responsabilità di tutte le conseguenze del suo gesto - inclusa la possibilità di imbattersi in un cittadino che usi forza letale per difendersi.

Ma in realtà la motivazione che ha spinto i Padri Fondatori degli USA ad includere il Secondo Emendamento nella Costituzione ha poco a che vedere con il crimine. Il Secondo Emendamento serve più che altro a garantire che i cittadini possano difendersi dai soprusi del Governo. I Padri Fondatori erano ben consci della situazione in Europa, dove governi tirannici tramite la forza bruta da una parte e panem et circenses (ovvero, dipendenza dallo Stato) dall'altra potevano tartassare la popolazione ed opprimere oppositori e minoranze a loro piacimento - ed anche, naturalmente, della guerra d'indipendenza americana. Una delle preoccupazioni principali dei Padri Fondatori era che la stessa degenerazione potesse accadere negli Stati Uniti, per cui hanno inserito il Secondo Emendamento come garanzia, perchè i cittadini abbiano i mezzi per resistere ad una tirannide e rovesciarla.

Il Secondo Emendamento è quello inserito a proteggere tutti gli altri e quindi la Libertà. La consapevolezza che la Libertà si ottiene a caro prezzo e deve essere difesa con perenne tenacia si è trasmessa dai Padri Fondatori a molti degli americani odierni, che non hanno alcuna intenzione di privarsi dei mezzi che consentono di difendere efficacemente la Libertà. Libertà di vivere da uomini che non siano asserviti ad altri uomini, che non dipendano dallo Stato, che possano esprimere le loro opinioni per quanto scandalose siano, che possano scegliere il loro stile di vita.

Respingere il Secondo Emendamento sarebbe teoricamente possibile seguendo il processo per l'emendazione specificato nella Costituzione stessa. Ma questo processo richiede una schiacciante maggioranza popolare, e quindi le possibilità di successo sono pressochè nulle. Questo è un esempio brillante di vera democrazia.

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25/04/07

On Delta-G

The quantity know in thermodynamics as ΔG expresses the free energy variation that occurs with a chemical reaction or phase transition (and other processes). The letter G was chosen as na homage to the American scientist J.W. Gibbs, who did work of fundamental importance for themodynamics.

Restrictin our scope to chemical reactions, Gibbs free energy variation consists of two terms:

ΔG = ΔH - TΔS

ΔH is the enthalpy variation - in other words, the amount of heat produced or absorbed by the reaction; or the difference in heat content of products and reactants.

ΔS is the entropy variation. Entropy is a fascinating but often misunderstood quantity; it can be interpreted as a measure of disorder in a system; ΔS is the difference between entropy of products and reagents. Higher entropy corrsponds to more disorder.

ΔG is negative for spontaneous reactions. Because in nature everything evolves towards the minimum energy state.

Considering the equation above, it can be seen that ΔH and ΔS do not need to be both favorable; one of them can be unfavorable but if the other is big enough, the reaction will still be spontaneous.

ΔH is the heat of reaction; it can be determined experimentally or estimated using appropriate data tables (and it is already known for many reactions). There isn't much to say about this quantity, though it is worth remembering that stable products (water, carbon dioxide, elemental nitrogen) have low enthalpy. Hence, reactions with these products are often esothermic.

ΔS instead is open to more discussion. Natural systems also evolve towards higher entropy states, so a positive ΔS is favorable. There are rules of thumb regarding entropy variation: remember, it measures disorder. Solid reagents have very low entropy (because entropy is also a function of spatial distribution of molecules); liquids have more and gases have very high entropy. Breaking up big molecules into smaller ones causes in entropy increase (combustion, for example). Formation of small, volatile molecules (polycondensation liberating water, for example) often increases entropy, while joining together small molecules into bigger ones (chain polymerization) decreases it. Isomerization from an ordered structure to a less ordered one produces an entropy increase, and viceversa.

And today's lesson is over, ok?

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La Filosofia Sbagliata

Non è la prima volta che tratto l'argomento del degrado filosofico ed intellettuale che sta consumando l'Occidente dall'interno, ma l'altro giorno ho trovato un esemplare quasi perfetto di questa degenerazione. Questo grazie all'autore, che è sufficientemente preparato e candido da rivelare esplicitamente la sua filosofia. Questa è la gemma:
[...]Sono da anni in atto delle tendenze evidenti nei media, soprattutto su internet e in tv che cercano di attorcigliare il nostro modo di ragionare attorno a un feroce nozionismo: una valorizzazione dell'induzionismo a scapito di metodi di ragionamento "classici" di tipo deduttivo, per i quali non è necessario conoscere tutto lo scibile umano per esprimere un giudizio (il paradosso dell'induzione di Kuhn a tal proposito è illluminante).

Questa involuzione del pensiero umano è studiata a tavolino (ti potrei portare un miliardo di prove) per disperdere la conoscenza umana in rivoli sterili e annullare completamente il potere di una sana riflessione metafisica, ke ci faccia comprendere il quadro generale senza necessariamente conoscere ogni singolo avvenimento. Questo perkè ogni riflessione di questo tipo è potenzialmente dannosa per il Sistema.

Facciamo un esempio.

Tu scrivi un post, dove a partire da alcune informazioni arrivi a una conclusione.

Io ti adduco altre informazioni e tiro fuori una controargomentazione.

A questo punto succede ke per smontare la mia idea tu smonti le mie fonti e ne adduci altre, invece di andare al cuore della mia argomentazione e entrambi cominciamo a scannarci su ki ha letto cosa da dove e quando.

Ki vince? Ki ha accesso a più informazioni, non ki è più intelligente. Ki produce le fonti? I media. Di cosa parliamo quindi? Di quello ke vogliono loro, a seconda delle informazioni più reperibili e più "in voga" al momento.

L'obiettivo di questa mossa? Fare morire sul nascere ogni dialettica possibile, anke quelle apparentemente più proficue, come questa in atto qui tra persone intelligenti ke hanno punti di vista completamente diversi ma entrambi validi, per portarci alla divisione e alla caciara: infatti per ben 3 volte sono stato attaccato sull'utilizzo delle k (piuttosto ke sulle mie opinioni) e qualcuno mi ha quasi augurato la morte per mano dei talebani.[...]
L'affermazione più importante viene verso la metà dell'estratto, "il potere di una sana riflessione metafisica, ke ci faccia comprendere il quadro generale senza necessariamente conoscere ogni singolo avvenimento". In altri termini, questo è lamentarsi per tutti quei fastidiosi fatti che continuano ad ostacolare il cammino verso una elegante metafisica che possa spiegare ogni aspetto del mondo. Tutta quella complessità del reale, tutti quegli attori che non si comportano come dovrebbero rendono il quadro nettamente dissonante.

Quindi che si fa? Uno, si ignorano i fatti che non rientrano nello schema: l'ordine cronologico (e quindi i rapporti di causa-effetto) non contano, tanto per fare un esempio.
Due, si ricorre ad un livello nascosto: il grande complotto che controlla tutto ("il Sistema"). Quindi, anche i fatti inspiegabili con il primo modello metafisico possono essere spiegati ricorrendo ai manovratori segreti. Nel caso estremo, le osservazioni che possono demolire la teoria vengono classificate come falsi indizi od operazioni deliberate dei manovratori segrete intese, appunto, a demolire la teoria proposta.

Questa costruzione però non sta in piedi da sola, ed ha bisogno di sostegni. "Ki vince? Ki ha accesso a più informazioni, non ki è più intelligente." Questo è ciò che Jinzo definisce scetticismo epistemologico, ma secondo me prende molto in prestito dal post-modernismo. Mancando una realtà oggettiva conoscibile, come si stabilisce ciò che è vero? Un metodo è il consenso, ed ecco quindi emergere l'idea che chi riesce a citare più fonti in accordo con la sua visione, vince il confronto retorico.

L'autore del commento invece vuole spostare il confronto su di un piano metafisico distaccato dai fatti empirici: "A questo punto succede ke per smontare la mia idea tu smonti le mie fonti e ne adduci altre, invece di andare al cuore della mia argomentazione" Però, se si prescinde dalla realtà per stabilirsi su un piano ideale, diventa possibile fare qualunque arbitraria affermazione, che non può mai essere provata o confutata.

Il "feroce nozionismo" deriva in parte dal fatto che già molti hanno aderito alla filosofia di cui sopra, per cui ritengono che basti portare la quantità di dati, senza preoccuparsi della loro qualità (ovvero, della loro aderenza al reale), per vincere una discussione. In parte perchè, soprattutto in televisione, i tempi di ricerca e di riflessione necessari ad un'esame adeguato dei fatti non si conciliano con la natura frenetica del mezzo. Inoltre, quello che fa audience non sono le discussioni tecniche approfondite, ma il personaggio caratteristico, gli slogan urlati, i dati allarmanti, le affermazioni perentorie.

In ultima analisi, tutto questo discende dal rifiutare l'esistenza di una realtà oggettiva - o perlomeno, dal rifiutare la possibilità di conoscere tale realtà. Le opzioni che rimangono sono diverse: il mondo nel quale viviamo è solo una rappresentazione di un mondo ideale che esiste altrove (e solo pochi illuminati arrivano a conoscerlo, e quindi spetterebbe a loro guidare le masse ignoranti...). Oppure, il mondo è più che altro una creazione della nostra mente, e quindi può essere cambiato pensando con abbastanza forza ad un cambiamento. Ed altre ancora, volendo.

Però, se questi p-idealisti sono così incerti su tutto, perchè diventano così nettamente antiamericani?

Bisogna fare un passo indietro: c'è un'altra corrente filosofica, lo empirismo, secondo la quale invece esiste una realtà oggettiva esterna ed indipendente dall'osservatore, che è conoscibile con sufficiente precisione. Empirismo e p-idealismo sono quindi acerrimi nemici che non possono mai arrivare ad un compromesso, vista l'incompatibilità fra i loro fondamenti (che io sappia, se qualcuno ha tentato di colmare l'abisso, è rimasto ininfluente).

Gli Stati Uniti sono un paese fondato sull'empirismo, e nonostante ci siano stati cambiamenti, la filosofia empirista (in diverse forme) continua a dominare fra gli americani. E questo empirismo ha avuto un successo enorme, mentre il p-idealismo ha ottenuto solo briciole*. L'antiamericanismo quindi nasce perché America ed americani sono la forma fisica della filosofia che i p-idealisti non possono sopportare e che secondo la loro visione dovrebbe fallire, mentre ostinatamente si rifiuta di farlo.

Come si deduce che il p-idealismo è una filosofia sbagliata? Dai risultati pratici: nonostante l'ampia varianza della popolazione, gli individui e le nazioni che abbracciano l'empirismo ottengono successo e ricchezza; il p-idealismo invece porta mediocrità, stagnazione o addirittura recessione - tranne forse che per l'elite illuminata al potere (che può credere nella propria filosofia, oppure usarla cinicamente per arrivare a dominare).

* Di nuovo, il Sistema impedisce a chi lo contesta di raggiungere il successo. Vedete, tutto si spiega a questo modo.

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25 Aprile a Casa

Oggi celebrerò ascoltando un paio di volte Fratelli d'Italia, e bevendo un buon bicchiere, ma non ho voglia di tuffarmi nella retorica di oggi.

Perchè le celebrazioni ufficiali saranno, come al solito, un'orgia di lodi per la resistenza; dimenticheranno il ruolo degli Alleati e le atrocità commesse dai partigiani, e finiranno per ribadire i "valori della resistenza" perpetuando la tossica divisione della società italiana.

Non bisogna dimenticare la storia, ma bisogna anche rendersi conto che il mondo e le circostanze cambiano; continuare a basare un'ideologia, un'idea di stato e società sui valori della resistenza e l'antifascismo ancora nel 2007 è completamente anacronistico.

Aggiornamento 14:10: Chi merita onori e riconoscenze più di ogni altro sono i caduti di Cefalonia, che rifiutarono di consegnare le armi e combatterono fino alla morte contro i Tedeschi. Per l'onore e la Patria ed anche per la libertà hanno perso la vita ma hanno trovato la gloria.

Aggiornamento 21:30: Robinik giustamente ci ricorda chi ha fatto il lavoro più grosso per la liberazione, ed ha subito le perdite maggiori. Ovvero, gli Americani e tutti gli altri Alleati.

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20/04/07

Stopping Measures

There's another consideration about the Blacksburg massacre that I'd like to see addressed.

It seems to be a common, implicit opinion (and noto nly on the gun-control side) that if Cho could not buy his guns at the shop, the massacre would not have happened.

Is it actually so?

Cho, that is clear, was a seriously disturbed individual. A paranoid schizophrenic, he exhibited the willingness to die in order to complete his murderous plan. If the sale of guns had been denied to him, would he have given up his intentions?

I frankly doubt it. I think he was too far gone to recover - except maybe with strong and mandatory mental health treatment. There are many other methods that a determined individual can use to kill a large number of people - especially if he does not care about getting away: bombs, fire, poison... A technical university like the one he attended almost surely stores a number of chemicals that can be used for mass-murder (and be happy with this paucity of detail about it). My take is that the only way to stop Cho from causing mayhem would have been to institutionalize him - or kill/disable him in the early stages of his rampage.

Both these alternatives are harsh and unpleasant, but there seems to be no better one.

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Fatti e Misfatti d'Aprile

Dalla cronaca di ieri arriva un esempio abbastanza significativo di come i media italiano trattano le questioni di legittima difesa. La storia è questa: tre teppisti aggrediscono e sparano ad un uomo che aveva avuto l'ardire di riprendere uno di loro per la sua guida pericolosa. Ecco però come vengono narrati i fatti dal Corriere:
Dopo la lite l'autista del carroattrezzi avrebbe chiamato il padre e il fratello per dare una lezione al fioraio ritenuto 'impiccione' e la situazione è degenerata quando Marra, per difendersi, ha afferrato un bastone provocando la reazione ancora più violenta dei tre, uno dei quali ha esploso contro di lui tre colpi con una pistola calibro 7.65.
Dal tono di questo frammento sembrerebbe che se il fioraio non avesse tentato di difendersi, la situazione non sarebbe degenerata per finire... come? L'articolo stesso ammette che i tre volevano "dare una lezione" a Marra, e visto che si erano pure portati dietro una pistola, non credo si volessero limitare ad un paio di scappellotti. Diciamo che questi tre sono persone prepotenti e violente, che per una vera o presunta mancanza di rispetto mandano qualcuno in ospedale senza battere ciglio.

E notiamo che la polizia è entrata in scena solo molto tempo dopo l'aggressione.

Qualcuno potrebbe obbiettare che è meglio finire pestati invece che sparati. Tecnicamente forse si, ma si può morire o restare rovinati anche per un pestaggio. Ma a parte questo, si vuole davvero che i cittadini onesti debbano sempre subire e tacere dai prepotenti? Se il fioraio fosse stato armato, le cose avrebbero potuto finire diversamente (non ne ho la certezza); ed anche se uno degli aggressori fosse rimasto ferito od ucciso... chi per primo viola non solo le leggi, ma anche le norme della convivenza civile si espone a perdere i suoi diritti e patire tutte le conseguenze del caso.

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Dall'Inghilterra arriva la notizia che sempre più persone e comunità stanno adottando uno stile di vita meno dipendente dal petrolio e simili. Certo, un centinaio d'anni fa si consumava meno, ma la vita era anche più corta e meno confortevole. D'inverno si mangiavano patate e sedani-rapa (e certi tuberi ancora più anonimi) ; un viaggio di cento chilometri era un'avventura e per certe malattie ci si restava secchi. Poi mi fanno sorridere proposte come "bruciare la legna nel modo meno dannoso per l'ambiente": per ottenere quello, è necessario un lavoro di ottimizzazione che semplicemente non esiste nella saggezza contadina.

Comunque, io ritengo che fra i diritti individuali ci sia anche quello di riunirsi in comunità, quindi l'idea non mi disturba molto - tra l'altro, rafforzare i legami comunitari non è un male. Però... queste persone non si limitano a vivere a modo loro, ma stanno anche chiedendo finanziamenti pubblici per finanziare il loro stile di vita - ed addirittura chiedono al governo centrale di adottare misure. E questo non mi sta bene. Per curiosità poi, "niente partenze in aereo" significa che chi aderisce a queste iniziative decide di evitare viaggi aerei, o c'è qualcuno che fa rispettare il divieto con la forza??

Entrando nella fantapolitica, ecco la mia visione futura ispirata da questi fatti: una serie di cittadine fortificate monoetniche, quasi autosufficienti (ma con un tenore di vita basso), isolate da strade maltenute ed insidiose, che a volte commerciano a volte guerreggiano con i potentati vicini. Il nuovo feudalesimo, portato dal multiculturalismo e dall'ambientalismo radicale?

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18/04/07

Non Solo le Pistole

Come era facilmente prevedibile, la strage del Virginia Tech ha riacceso il dibattito sulle leggi in materia di armi da fuoco - negli USA, ma anche qui in Italia (ed in questo caso, a quanto pare, è più che legittimo interessarsi degli affari interni di uno stato sovrano).

Una delle regioni che si sentono più spesso a favore di uno stretto controllo sulle armi da fuoco è che un maggiore numero di queste causa più incidenti ed omicidi - ergo, la loro pericolosità è tale da richiedere un livello di controllo eccezionale. Il dato più frequentemente citato in proposito è il numero di morti per armi da fuoco negli USA: dai 10 000 ai 14 000 all'anno secondo le fonti. Per lo scopo di questo articolo assumerò che questo conteggio sia allo stesso tempo accurato e rappresentativo, anche se ho i miei dubbi: esistono diverse categorie di morte per arma da fuoco.

Eppure, chi invoca questi argomenti sembra dimenticare che ci sono molti altri oggetti ed attrezzi che possono essere usati per offendere (ad onor del vero, molti di questi in Italia possono essere portati solo per giustificati motivi) e che possono venire acquistati o reperiti facilmente. Ma a parte i soliti cacciaviti e martelli, pensate quanti danni potrebbe fare un'automobilista che lanci il suo veicolo contro una folla, o un autista di autobus che impazzisca e si lanci con il suo carico di passeggeri giù da un ponte. E tanti altri esempi. Eppure, nessuno chiede di porre particolari vincoli all'acquisto di veicoli a motore, o di rendere estremamente difficile l'ottenere la patente.

Ma ci sono effetti ancora più sottili; decisioni invece che oggetti che possono uccidere. Per esempio, sarebbe più facile catturare e condannare i criminali se la polizia avesse più ampi poteri di arresto, perquisizione ed interrogatorio; se l'imputato non avesse diritto alla difesa. Eppure molti di quelli che sono favorevoli al controllo delle armi da fuoco si opporrebbero - con ragione - a tali misure.

Ed ancora, sarebbe più facile contrastare il terrorismo (islamico e non) se i terroristi catturati potessero essere incarcerati indefinitamente, assoggettatti ad interrogatori coercitivi e - come si fa a Singapore - sottoposti ad indottrinamento cristiano. Eppure, la sinistra considera Camp X-Ray come un luogo di barbarie.

Però, quando si viene al tema armi da fuoco, questi schemi di pensiero vengono ribaltati, e la sinistra propone che lo Stato abbia il potere di decidere quante e quali armi un cittadino possa detenere o portare; come le debba custodire; quante munizioni possa avere; ed infine di concedere e revocare licenze arbitrariamente. E spesso da sinistra vengono chieste restrizioni ancora maggiori.

Perchè? Perchè questa palese applicazione di pesi e misure diverse?

I motivi sono necessariamente diversi. Uno, naturalmente, è il desiderio di controllare e dominare che certe persone hanno e mascherano abilmente da preoccupazione per la sorte altrui.

Poi c'à la oplofobia. Come tutte le fobie, si tratta di una paura irrazionale, che in questo caso ha come oggetto le armi da fuoco. Gli oplofobi tendono ad esagerare la letalità e le prestazioni delle armi da fuoco; hanno molte idee erronee sul loro funzionamento - e ritengono che le armi da fuoco esercitino una maligna influenza su chi le possiede, trasformandoli tutti in assassini che prima o poi faranno stragi. Per fortuna, l'oplofobia è curabile: con lo studio delle armi, delle loro caratteristiche e funzionamento, con l'avvicinamento graduale ai tiratori - per scoprire che la stragrande maggioranza non sono creature sinistre, ma persone normali con una passione poco comune.

A seguire, ignoranza: gli usi difensivi delle armi da fuoco sono spesso ignorati dai media, che poi la maggiore parte delle volte si guardano bene dall'enfatizzare il ruolo delle armi nel prevenire o bloccare un crimine. Mentre si può fare un conteggio dei casi in cui c'è stato comunque un intervento delle forze dell'ordine, ci sono probabilmente molti casi che rimangono sconosciuti - anche perchè nessun colpo viene sparato. Una stima per gli USA parla di circa due milioni di usi difensivi di armi da fuoco ogni anno, ed io sono convinto che un certo numero di questi avviene anche in Italia senza fare notizia.

Certamente però diventa difficile dare la giusta enfasi all'uso di armi da fuoco quando certi assiomi entrano di mezzo. In questo caso, il primo assioma è che la violenza è sempre male, non importa come o per quale motivo viene usata. Questo assioma è sbagliato perchè va contro al naturale istinto di sopravvivenza; inoltre, finisce per fornire un vantaggio strategico a chi la pensa diversamente ed usa violenza a fini predatori; se la vittima non poù reagire, il predatore ha campo libero.

Il secondo assioma è che nessuna vita può essere danneggiata o terminata per alcun motivo. Questo sembra un nobile principio, ma un sistema etico basato su di essa fallisce in modo subdolo e pericoloso. Poniamo che ci si trovi in una situazione nella quale è necessario sacrificare una vita per salvarne molte (come uno studente impazzito che stia metodicamente massacrando i compagni...): se il nostro sistema etico è basato sull'inviolabilità assoluta della vita umana, esso non ci fornisce una risposta sbagliata. Non ci fornisce alcuna risposta: trovandosi di fronte ad una situazione imprevista, si blocca come un programma che contenga un errore. Ci lascia paralizzati ed incapaci di prendere una decisione - che equivale a lasciare che altri soggetti seguano il loro piani.

Il modo giusto per affrontare la questione delle armi da fuoco è, come al solito, quello pragmatico: riconoscere che si tratta di strumenti con le loro caratteristiche particolari, che possono essere usati per il bene o per il male, per scopi difensivi o predatori. Ed infine, trovare il miglior compromesso fra le diverse esigenze e necessità.

Integrazione: Penso possa essere istruttivo dare un'occhiata al Rapporto Eures sugli Omicidi in Italia 2003.

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17/04/07

Heroism vs. Derangement

In the dark night of the Virginia Tech massacre, there was a shining beacon of light: Liviu Librescu. A Jew of Romanian descent, Holocaust survivor, now Israeli citizen and engineering professor, according to the reports died to save his students. He pinned the classroom's door closed to give the students time to to evacuate the room jumping out of windows, but was shot in the head. Probably - I can only speculate - this fine man knew what is like to be helpless in front of ruthless killers, and decided to fight back when another killer came knocking at the door. And perhaps he concluded that if someone had to die, it was better to sacrifice his old self so that the young, the hope for the future, could survive. Whatever the reason, he behaved like only heroes do.

And now, I like doing this as much as I liked piling up old steel drums used as rubbish bins in a pasta sauce factory, but I regard as my duty to fight dangerous degenerations. There was thread on LGF dedicated to Librescu, and I decided to leave a comment there, hoping that for once the lizards would abstain from their usual ranting. Poor naive, silly me: it didn't take long before Islam was dragged into the melee again.

This time, the smoking gun (as smoking as the .22 I fired at the range last Thursday) is that , according to vaguely described "sources", the killer - identified as Seung Hui Cho, of Korean descent - wrote "Ismail Ax" at the end of a note he left, and on his arm. Soon thereafter, CJ decided to post an entry on this issue.

What's wrong with the modus operandi of too many LGFers and, in smaller part, of CJ himself? First, it begins with confirmation bias: a story - coming from the much-reviled MSM, even - is accepted almost unquestioningly. Because it just confirms a preexisting bias or prejudice: that only Muslims and a few other groups (atheists, communists, anarchists...) are capable of similar acts of senseless violence.

Then it proceeds along the lines of conspirational thinking: no alternative explantions for the writing (assuming the report is accurate in the first place) are examined - only the Islamic link. No other known fact points to a case of "Spontaneous Jihad Syndrome", but that remains rather overlooked (to his credit, not by Charles). There are many other explanations for that writing: it can be related to anime; online games; expressions exclusive of that university; music bands... it can even be something that Cho found accidentally, and thought it was very cool and in-your-face to use as a doomsday expression.

To counter this inane trend, I have decided to set stringent standards of proof for SJS cases:

1 - Reliable witnesses - audio or video tapes even better - must confirm that the perp shouted "Allah Akbar" or similar expressions during his/her attack.
2 - Statements or writings by the perp, dating to before or after the attack, must have a clear Islamic content (for example, a martyrdom video).

Anything less than that, and I will regard the SJS hypothesis in the same way I regard 9/11 conspiracies, Holocaust denial, moon landing "hoax" and the like. If evidence is missing, reaching a conclusion is impossible, as rigorous reasoning imposes - it does NOT mean that the MSM and the government are in on a conspiracy to keep the people blissfully unaware of the Muslim Peril.

I do think that there is something very wrong with a significant fraction of the Islamic world, and that we have to be aware of the radicals and fight them (on the battlefield of ideas, first of all) - but I also think that crying wolf and seeing dark conspiracies at every corner is not helpful and possibly even detrimental.

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16/04/07

Morte in Virginia

Notizia dell'ultima ora, un uomo armato è entrato nel campus del Virginia Tech ed ha aperto il fuoco contro gli studenti in almeno due riprese - uccidendone un numero che secondo le fonti varia da 22 a 32, egli stesso compreso.

E' una tragedia che tanti giovani siano ammazzati così barbaramente. Poi sapremo chi era l'assassino, e perchè (se di un perchè si può parlare) ha commesso questa strage, ma per ora mi preme fare presenti due punti che penso pochi discuteranno.

1 - La prima sparatoria Il primo assalto è avvenuto due-tre ore prima del secondo. In questo lasso di tempo, la polizia non solo non è riuscita a neutralizzare l'assassino, ma nemmeno ha evacuato il campus (che è, certamente, molto grande). Invece, è stato imposto un lockdown - ossia, agli studenti è stato ordinato di rimanere dove si trovavano ed attendere altre istruzioni.

2 - Il porto di armi era già strettamente vietato nel campus. Una proposta di legge per eliminare il divieto è stata rifiutata nel Gennaio 2006 dalla commissione competente, ancora prima di arrivare al voto dell'Assemblea della Virginia. In un caso di amara ironia, il portavoce dell'università all'epoca dichiarò di apprezzare la decisione dell'Assemblea perchè avrebbe aiutato tutte le persone nel campus a sentirsi più sicure - la sottile ma reale differenza fra sentirsi sicuri ed esserlo realmente.

N.B. - La situazione si sta ancora evolvendo, quindi alcuni dei dettagli della strage riportati qui e nelle fonti collegate potrebbero non corrispondere al vero.

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13/04/07

The Attack of the Resource-eating Process

The other day may machine became more noisy and really sluggish - while normally, as a system with 2.66 GHz Pentium-D CPU, 1 GB RAM, 160 GB SATA main drive and Ati Radeon X1300 video card, it's pretty springy. In fact, it can run several applications at once while playing a full-screen DVD without breaking a sweat.

So I ran task manager and spotted a process that caused the Windows kernel to use 100% CPU at all times. That obviously made the computer sluggish, and also caused the CPU fan to spin at full speed. Which is unacceptable: besides the performance drop, a Pentium-D running on full power produces as much heat as wood-fired stove, more or less.

The offending process is called emproxy.exe, and with a brief Internet search it turned out to be a component of McAfee VirusScan that scans incoming and outgoing mail. The problem has been already spotted late last year, but it seems that McAfee is not rushing to develop a patch - in fact, the abnormal behaviour started after I installed an update. Way to go, McAfee...

It is suggested to use Windows' service manager to manually stop the service, set it for automatic restart and then restart the service, but it hasn't worked well for me and other users. I just disabled the service waiting for a real fix to come up.

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12/04/07

Sindrome Da Cinesi

Tumulti scoppiano in una via di Milano abitata principalmente da cinesi (mi rifiuto di usare il termine Chinatown che dà un'aura di romantica esoticità) dopo che due vigili elevano l'ennesima contravvenzione per divieto di sosta.

Per spezzare una lancia in favore degli immigrati, è noto che i vigili urbani sono spesso eccessivamente puntigliosi e fiscali (in vernacolo, bastardi) verso i cittadini colti in fallo. Non è un mistero che i cinesi mi stanno più simpatici di altri gruppi, ma a parte le ragioni personali, questa simpatia viene dal fatto che fin'ora i cinesi non si erano mai apertamente sollevati contro l'autorità dello Stato, ed in genere sono i meno coinvolti nella criminalità di strada.

Dice bene la Moratti quando sostiene che non devono esistere zone franche (eppure, io ritengo che norme che indichino quali mezzi sia obbligatorio usare per il carico/scarico merci siano folli), ed ha pure ragione - con tutti i caveat - Borghezio quando dice che le comunità di immigrati tendono a vivere secondo le loro regole e non quelle della società italiana. Muhlbauer invece parla come il solito comunista multiculturalista quando tenta di addossare la colpa di questi fatti a... noi italiani, mentre gli immigrati sono solo vittime. E pure conclude con la velata minaccia che "episodi come questi aumenteranno di dimensione e potranno coinvolgere anche altre comunità" se noi italiani continuiamo con queste assurde e razzista pretese come integrazione degli immigrati e rispetto della legge.

Tuttavia, la frammentazione della società in comunità isolate (il punto a cui tende, volente o nolente, il multiculturalismo) ha radici vecchie, e non è certo stato causato dalle ronde spontanee, che sono iniziative lodevoli. Io però tenterei di coinvolgere in queste iniziative anche gli immigrati di provata fiducia che vogliano davvero integrarsi.
La radice del problema sta nell'immigrazione tumultuosa e nel lassismo verso i clandestini, che ha causato la crescita rapida e quasi esponenziale delle comunità di immigrati. Che, per un fenomeno perfettamente naturale, trovandosi vicini a molti altri loro simili tendono più a comportarsi come a casa loro che come italiani.

Io di certo non chiedo l'omologazione totale ad una cultura unica, ma credo sia indispensabile fare presente che qui la legge è uguale per tutti (salvo che per i più uguali, ma questo è un altro discorso) e chi non vuole accettare almeno certe norme e valori basilari, non è benvenuto. L'alternativa è la balcanizzazzione - e per precauzione consiglio comunque di comprarsi un fucile ed una buona scorta di munizioni.

Precisiamo subito: non perchè ritengo sia il tempo di aprire la caccia al cinese, od allo zingaro; invece perchè se le cose dovessero mettersi male, avere un'arma a disposizione può fare la differenza fra la vita e la morte.

Aggiornamento 13/04: Le autorità cinesi possono sinceramente mettere la loro preoccupazione in quel posto, almeno fin quando non inizieranno a trattere le persone civilmente in Cina stessa. Tuttavia, ci può essere qualcosa di vero nelle rimostranze fatte: basta visitare qualunque zona dove vivano principalmente neri o arabi/magrebini (e non parliamo degli zingari) per accorgersi che il rispetto della legge è anche minore che fra i cinesi - eppure, raramente si vede la polizia compiere azioni di forza. Non credo che si tratti di razzismo, visto che i cinesi sono generalmente più benvoluti di altri; si tratta invece di codardia istituzionale: il peso della legge si abbatte più duramente sulle comunità che non reagiscono che su quelle pronte ad opporsi con la forza. E così procede la disgregazione sociale.

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Kickass Movie Chicks

During the Easter weekend I was more busy with eating and drinking up in my village than blogging, then some personal issues occupied most of my thoughts... finally I'm here to write again. NOT about the wretched leftwing-rightwing controversy tho.

Your typical movie chick, when it's not a whining little girl/damsel in distress, does kick ass. Come on, you don't need a list of characters to realize it; they're everywhere. I don't think ass-kicking chicks are an evil in themselves, but I'd politely ask directors and screenwriters to try to keep things in the realm of possible.

The point is, only the strongest women can compete with average men; the average man is bigger, heavier and stronger than the average woman - and usually can overcome one pretty easily - if sufficiently motivated.

What about martial arts training, you may ask. It helps, definitely - but other factors can override that advantage. Real-life street fights are messy, confusing affair in which there is little time and room for fine technique and brute force tends to dominate (that's why I'd like to find an instructor for free-fighting). Realistically, a very combative woman can get away from one or two not-so-though men. A really though woman may also knock out one or two untrained and not very strong men, but that's about it.

Of course all of the above applies when firearms are not involved; a woman who can handle a pistol effectively is exactly as lethal as a man.

The latest case of annoying kickass movie chick I was exposed to is Guinevere from the ridiculous King Arthur flick (when I wish for the good guys to die before the end, it means the movie has utterly failed). She starts out almos plausibly, as bow marksman (markswoman??). Almost, because I can't quite believe that a skinny woman like her can pull a bowstring with the same strength of a burly male warrior. That means less energy stored in the bow limbs, thus less kinetic energy to the arrow... well, you get my drift.
But then Guinevere proceeds to slaughter dozen of men in a melee battle.

Yes, a skinny girl with no armor and one or two shortish swords is shown killing several grizzled Saxon fighters, armored and shielded, in the middle of a battlefield. And she emerges with barely a scratch. Sorry, my disbelief cannot be bought so cheaply.

At least in some movies it is made the clear that the kickass chick looks like just any human cute girl, but in fact is a genetically modified/alien/cybernetic war machine (See: Serenity, Alien 4, Terminator 3). Well, if the story being told is good and the plot remains consistent with the premises, then I'm OK; it's part of the suspension of disbelief that is necessary to enjoy many works of fiction. But a story in which characters change their defining qualities with plot requirements is an insult to my intelligence.

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07/04/07

E Quindi

Buona Pasqua a Tutti!
Happy Easter Everyone

Ora cercherò di passare un paio di giorni lontano dal computer, che mi farà soltanto bene.

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05/04/07

The Ghost of the Lost Post

The post I took down last night was about the latest LGF kerfuffle on Websense classifying LGF in the "Racism and Hate" database category - that resulted in LGF being not accessible from a number of corporate networks.

Finally, Websense staff re-examined the case and put LGF in the "News and Media" category, thus ending the block (and some lizards' withdrawal symptoms; you know, they can't be without LGF at work).

Little Green Footballs has a sort of split personality: while Charles is definitely not above heavy (but open) bias, editorializing and occasional headline distortion, entries there are often useful and informative, shedding light on issues that rarely find proper treatment in the mainstream media and on the darker aspects of Islam that are often overlooked (and sometimes entries there are gratuitious attacks or seemingly aimed at stirring the pot).

But the comments often become a bilge from hell. In there, nastyness abounds (and if it isn't hatred and racism/bigotry proper, it's quite close), together with a paranoid strain, total crackpots and religious/ideological fanatics. LGF comments are no place for rational discussion and in-depth examination of issues anymore; they are the proper place to hang around with like-minded people, rant at will and crack a few bad jokes about Islam, Europe and the like.

But to tell you the truth, I have no enthusiasm for this kind of blog wars anymore. I hope that nothing will make me write about the subject again for a long while. Live and let live, you know.

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Un Nuovo Successo Per Prodi

"Sono sicuro che a Teheran la voce del presidente Prodi e del ministro (degli Esteri Massimo) D'Alema viene ascoltata di più rispetto ad altri paesi", ha detto Abolfazl Zohrehvand.
Dagli amici mi guardi Iddio che ai nemici ci penso io; con questi amici chi ha bisogno di nemici, eccetera, eccetera...

Iran's ambassador to Italy expressed his admiration for Italian PM Prodi and Foreign Affairs minister D'Alema for being so open to negotiation with Iran, and said he's sure our (it was so hard to write that our, believe me) country will be a reliable partner for talks on the nuclear proliferation issue. Good grief...

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Stili Diversi

I tifosi inglesi che l'altra sera a Roma le hanno prese dai celerini ora si lamentano del trattamento ricevuto. A parte che i tifosi inglesi non si sono comportati proprio da gentiluomini, c'è una differenza sostanziale nell'azione di polizia fra i due paesi.

Mentre in Inghilterra ormai gli agenti sono tanto politicamente corretti ed emasculati che non possono nemmeno dare un scappellotto ad un chav che sta menando una vecchietta (solo le persone che protestavano contro l'abolizione della caccia alla volpe sono stati manganellate) , i poliziotti italiani menano senza fare complimenti. E per fortuna, dico io, perchè in Inghilterra nessuno teme e ben pochi rispettano la polizia.

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04/04/07

There Used To Be A Post Here

But it was so bloody gay I took it down, mate.

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03/04/07

Alternative Timeline

RiskRick Moran has discovered a woman with a natural an highly developed talent for fantapolitical stories. Go read the whole thing at his place because it's a lengthy affair; I can only state that if that lady is willing to hone her writing skills and devote enough effort to a full-length novel, it'd leave Michael Chricton's Timeline in the dust.

On the other hand, if that rambling screed is supposed to be actual analysis or even a plausible what-if dissertation... I'm seriously concerned about her mental health.


Instead, there is another story that is sadly true, but very poorly known among laypeople: how the USSR injected suicidal memes into the West - especially America.
But it was the Soviet Union, in its day, that was the master of this game (ed: ideological and memetic warfare). They made dezinformatsiya (disinformation) a central weapon of their war against “the main adversary”, the U.S. They conducted memetic subversion against the U.S. on many levels at a scale that is only now becoming clear as historians burrow through their archives and ex-KGB officers sell their memoirs.

The Soviets had an entire “active measures” department devoted to churning out anti-American dezinformatsiya. A classic example is the rumor that AIDS was the result of research aimed at building a ‘race bomb’ that would selectively kill black people.

On a different level, in the 1930s members of CPUSA (the Communist Party of the USA) got instructions from Moscow to promote non-representational art so that the US’s public spaces would become arid and ugly.

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