The Second Version

30/04/09

Auto Assassine

In Olanda, un uomo alla guida della sua auto (non un malvagio SUV, ma una piccola Suzuki Swift) si è lanciato sulla folla che assisteva ad un corteo della famiglia reale nel tentativo di investire l'autobus della Regina.

Per ora il bilancio è di cinque morti ed otto feriti gravi. Cosa si può dire a proposito di questo massacro? Proviamo a riciclare qualche commento di circostanza...
Non vorrei offendere nessuno, ma a parere di profano già fare raccolta di automobili o gingillarsi con le auto senza una ragione (di lavoro, di professione, o di ricerca storica o museale) è già un sintomo di un iniziale squilibrio. Chi subisce il "fascino delle automobili", prima o poi le usa.
Bisogna indagare sui genitori del ragazzo non solo su di lui..ricordo che quando ero piccolo mio padre non mi ha regalato neanche una macchinina giocattolo!!!
vi invito a riflettere su quanto segue: proposta del governo, abbassare l'età per il conseguimento del foglio rosa a 17 anni*. A me sembra una cosa delirante, voi che ne pensate?
Quando si comincierà a proibire di detenere automobili in garage sarà troppo tardi!
cosa si può pretendere da una società nella quale chiunque può possedere un'automobile!?
pensate solo ai tantissimi automobilisti che scorrazzano per le nostre strade, alle automobili non revisionate. basta un attimo di insensatezza per uccidere una dozzina di persone. In una società civile, solo le forze dell'ordine dovrebbero essere motorizzate!
Parlando seriamente, invece, eventi di questo tipo mi preoccupano. Se la moda dovesse diffondersi, sarebbe un bel problema perchè le automobili sono dovunque ed alla disposizione di chiunque - ed è pure abbastanza facile rubarle. Guardate quanti danni un folle (o persona molto determinata) ha fatto con una semplice utilitaria.

Solo misure da Nord Corea o peggio potrebbero arginare un'ondata di stragi con autoveicoli. E pure l'alternativa liberale - lasciare che i cittadini si armino - non può fare più di tanto vista la rapidità e sorpresa con qui questi eventi potrebbero accadere. Sempre meglio di uno stato di controllo totale però.

* Notizia peraltro vera: è parte dell'ultima ed ennesima modifica al Codice della Strada, che come al solito contiene anche abissali idiozie, come abbassare i limiti di velocità per i neopatentati. Dico, molti incidenti gravi avvengono a centoventi e passa ed il meglio che i legislatori sanno fare è abbassare il limite da 90 a 70?

Etichette: , ,

28/04/09

How Cool Is This?

Via some other blog, we have that the US Army is testing remote-control flying sniping platforms.
The U.S. Army is testing the Autonomous Rotorcraft Sniper System (ARSS) — a remote-controlled unmanned Vigilante robot helicopter equipped with a high-velocity sniper rifle1.

Its RND semi-automatic gun is mounted on a self-stabilizing turret with built-in zoom camera, and fires 7 to 10 precisely aimed .338-caliber rounds per second.
The system is controlled with a common Xbox controller, making this ARSS2 possibly the ultimate gamer's fantasy. And quite a nightmare for those at the receiving end; a volley of .338 bullets aimed at you is not much fun.


(1) Tell me when you see a low-velocity sniper rifle, it'd be interesting to research.
(2) It's only a matter of time before acronyms like CUNT or COCK enter military jargon.

Etichette: , ,

27/04/09

Mandate i Lagunari

Il brigante che è capo della banda di pirati che ha tentato l'assalto alla nave italiana Melody si vanta di quell'azione e tutto sembra dire che i pirati ci riproveranno... e noi non facciamo nulla?

Bisognerebbe mandare i Lagunari con l'ordine di riportare in Italia la testa di quel bandito e bruciare il suo villaggio.
O vogliamo aspettare che finalmente i pirati riescano a prendere in ostaggio una nave con qualche centinaio di passeggeri?

Quanto alla cronaca dell'assalto, la versione che ne dà il pirata mi sembra un tipico "Ce l'avevamo quasi fatta!" pur di non ammettere di non essere all'altezza dell'obbiettivo. Giova anche ricordare che secondo tutti i resoconti i pirati hanno aperto il fuoco per primi. Contro una nave carica di passeggeri. Però quasi ogni giorno sento dire che sarebbe pericoloso armare le navi perchè porterebbe i pirati a sparare per primi. Ah, la logica.

Altro fatto curioso: Questa volta è Giampaolo Giuliani che denuncia per procurato allarme. Forse la ruota del karma non è poi un concetto così assurdo.

Etichette: , ,

23/04/09

Superberlusconata

Berlusconi, ormai lo sappiamo, ogni tanto esce con qualche battuta sopra le righe o con qualche numero da intrattenitore. Fa così da anni ormai, e non riesco proprio a capire chi ancora grida allo scandalo per queste berlusconate.

Ma oggi il Silvio nazionale è andato oltre e ci ha deliziato con una super-berlusconata: l'annuncio di voler spostare il vertice G8 da La Maddalena a L'Aquila.

Che sarebbe una mossa più simbolica che altro. Forse si può risparmiare qualcosa visto che ci sono già molti mezzi ed uomini pronti a L'Aquila, ma non sono così sicuro. Tra l'altro, se i preparativi sono già ad uno stadio avanzato, si tratta di soldi già spesi.

E temo pure che Berlusconi sbagli quando sostiene che i contestatori non avranno la faccia tosta di scatenare tafferugli nella città terremotata. L'umana decenza è un merce rara fra i sinistrati e gli squadristi rossi, per cui posso sbilanciarmi: qualcuno sta già pensando a quante pietre si possono raccogliere dai cumuli di macerie, e come infiltrarsi nelle tendopoli per scroccare un pasto gratis alle mense da campo.

Non è una buona idea, questa di Berlusconi.

Aggiornamento 19:07: Però se questa è la reazione di Caruso:
Secondo Caruso, lo spostamento della location per il G8 di luglio potrebbe provocare anche dei problemi per l'organizzazione delle contro manifestazioni: «Ci costringerebbero a rivedere tutta l'organizzazione. Stiamo lavorando da mesi sulla manifestazione della Maddalena».
Devo ammettere che Berlusconi dimostra una certa intelligenza strategica.

Etichette: , ,

21/04/09

The Return of Fascisms

Dennis the Peasant once wrote:
The bottom line is simple: Fascism never has been, and never was intended to be, a coherent political doctrine. Fascism has never been more than a resolute and unprincipled will to power. That Goldberg would not understand this - or choose to ignore this - puts his level of discourse and intellectualism about on par of that of Bill Maher's or George Carlin's. There is no such thing as "liberal fascism" - anymore than there is such a thing as "conservative fascism" - and there never has been, and Jonah Goldberg should know that.
On the other hand, until not long ago on LGF it was fashionable to say that Nazis were in reality socialists if not leftists, considering their stance on economics and environment etc. Then Charles changed his mind, and decided that right-wing extremists are Public Enemy Number One, so that position has suddenly become wrong, and moronic historical revisionism.

Both stances listed above are partly wrong, partly right. Despite what Dennis thinks, Fascism proper was a coherent political doctrine. As I pointed out already, there is a difference between Fascism as practiced by Mussolini's movement and what much of what is called fascism these days.

A good description of the characteristics of Fascism can be found in this article, I think*.

Despite what used to be common wisdom on LGF, fascists and nazis are not left-wingers either - in part by definition, because the "right-wing" label stuck, right or wrong.
Moreover, they share some foundations with the socialists - the primacy of the common good over individual freedom, and the cult of the leader's personality - but are also deeply different: ideologies of the fascist family are generally racist and nationalist, while those of the socialist family are more inclusive and transnational.

What is generally called the "extreme right-wing" in America is an extremely heterogeneous set made of Christian extremists, Nazis, anarco-capitalists and probably some other weirder group - in other words, "extreme right-wing" is little more than a label with no descriptive qualities.

The division between left and right was born at a specific point of the French revolution and it merely referred to the seating arrangement in some assembly, where the fervent revolutionaries sat on the left side and the royalists on the right. Trying to apply this scheme to other places and times results in failure.

In fact, one single axis is not sufficient to represent the entire political landscape and ends in paradox, such as fascist and socialist** militants campaigning for very similar economic policies but beating each other senseless when they come into contact on the streets (a not pretty but common sight in Italy).

Jerry Pournelle thinks that two axes are sufficient:

Some years ago I set out to replace the old model with one that made more sense. I studied a number of political philosophies and tried to see what underlying concepts separated them from their political enemies. Eventually I came up with two variables. I didn't then and don't now suggest these two are all there is to political theory. I'm certain there are other important ones. But my two have this property: they map every major political philosophy and movement onto one unique place.

The two I chose are "Attitude toward the State," and "Attitude toward planned social progress".

The first is easy to understand: what think you of government? Is it an object of idolatry, a positive good, necessary evil, or unmitigated evil? Obviously that forms a spectrum, with various anarchists at the left end and reactionary monarchists at the right. The American political parties tend to fall toward the middle.

Note also that both Communists and Fascists are out at the right-hand end of the line; while American Conservatism and US Welfare Liberalism are in about the same place, somewhere to the right of center, definitely "statists." (One should not let modern anti-bureaucratic rhetoric fool you into thinking the US Conservative has really become anti-statist; he may want to dismantle a good part of the Department of Health, Education, and Welfare, but he would strengthen the police and army.) The ideological libertarian is of course left of center, some all the way over to the left with the anarchists.

That variable works; but it doesn't pull all the political theories each into a unique place. They overlap. Which means we need another variable.

"Attitude toward planned social progress" can be translated "rationalism"; it is the belief that society has "problems," and these can be "solved"; we can take arms against a sea of troubles.

Once again we can order the major political philosophies. Fascism is irrationalist; it says so in its theoretical treatises. It appeals to "the greatness of the nation" or to the volk, and also to the fuhrer-prinzip, i.e., hero worship.

Call that end (irrationalism) the "bottom" of the spectrum and place the continuum at right angles to the previous "statism" variable. Call the "top" the attitude that all social problems have findable solutions. Obviously Communism belongs there. Not far below it you find a number of American Welfare Liberals: the sort of people who say that crime is caused by poverty, and thus when we end poverty we'll end crime. Now note that the top end of the scale, extreme rationalism, may not mark a very rational position: "knowing" that all human problems can be "solved" by rational actions is an act of faith akin to the anarchist's belief that if we can just chop away the government, man truly free will no longer have problems. Obviously I think both top and bottom positions are whacky; but then one mark of Conservatism has always been distrust of highly rationalist schemes. Burke advocated that we draw "from the general bank of the ages, because he suspected that any particular person or generation has a rather small stock of reason; thus where the radical argues "we don't understand the purpose of this social custom; let's dismantle it," the conservative says "since we don't understand it, we'd better leave it alone."

Venerable Steven instead thinks a multi-dimensional space is required, and he lists at least five political axes:
Michael (Totten, ed.) continues to make various deductions from what he thinks of as his basic insight, and the mistakes cascade. He says, In other pieces I’ve noted an annoying equivalence between the far-left and far-right. And he lists several. But when you look at it from the point of view of multiple political dimensions, what you discover is that the people he refers to as "far-left" and "far-right" actually land on the same point on a lot of these scales, as I described above for Falwell and Chomsky.


* That website has some quite moonbattish/black-helicopters sections, but the article cited makes sense in light of the available evidence.

** The distinction between Socialism and Communism, pretty much as the one between Fascism and Nazism, is more one of degree than of kind.

Etichette: , ,

20/04/09

Decisioni in Tempo di Crisi

Del senno di poi, son piene le fosse.
Detto popolare

No, questo articolo non parla della crisi economica, e nemmeno esclusivamente del terremoto in Abruzzo. Parla invece della differenza fra il prendere decisioni in momenti di crisi, ed il senno di poi.

L'analisi post-facto è un esercizio relativamente facile. Quando si possono comodamente studiare i fatti, le azioni intraprese ed i loro risultati, scoprire gli errori commessi ed individuare le carenze organizzative e gestionali diventa un'attività che chiunque abbia capacità intellettuali nella media può praticare con successo.

Il vero problema che assilla da secoli comandanti militari, politici, dirigenti d'azienda (o di fattorie), soccorritori e su scala più piccola anche le persone comuni, è quello di prendere le decisioni corrette durante una crisi.

In questi frangenti non si può fare altro che affidarsi ad informazioni incomplete, spesso in conflitto se non contraddittorie, e di dubbia affidabilità. La situazione sul terreno muta in continuazione, e spesso i canali di comunicazione non sono sufficienti a portare tutti gli ordini e direttive ed a permettere un veloce ciclo di retroazione (ovvero, sapere cosa sta succedendo per sapere se le decisioni prese sono giuste o no). Nemmeno il piano migliore sopravvive intatto all'incontro con la realtà, questa è un'altra massima da tenere a mente.

Le risorse, almeno in un certo intervallo di tempo, sono limitate ed insufficienti a coprire tutte le richieste (che nemmeno si conoscono a causa dei problemi descritti sopra) ed è necessario razionarle. Se si tenta di soddisfare comunque tutte le richieste con risorse insufficienti, si rischia di non riuscire a soddisfarne alcuna. A volte invece si hanno colli di bottiglia che frenano il flusso delle risorse, non importa quante siano disponibili.

Tutte le decisioni hanno conseguenze; alcune delle quali volute ed attese, ma altre inaspettate. Talvolta, le conseguenze inaspettate sono le più importanti.

Nessuna decisione può accontentare tutti, e per un motivo o per l'altro qualcuno rimarrà deluso (vedi il punto sul razionamento delle risorse).

Tutte le decisioni hanno un costo - non solo in mero senso monetario, che comunque non si può ignorare; ma anche come consumo di risorse, mobilitazione di mezzi ed uomini, interruzione delle normali attività - e probabilmente i delusi chiederanno a gran voce che si giustifichi il conto.

E le critiche più feroci a chi ha dovuto prendere decisioni difficili in un momento di crisi quasi sempre vengono dall'esterno, da chi non ha dovuto fare alcuno sforzo nè prendere decisioni - perchè se l'avessero fatto saprebbero quanto sia difficoltoso.

Analizzare le decisioni prese rimane comunque doveroso, ma non deve essere inteso come una caccia al colpevole, bensì come un mezzo per scoprire le cause dei malfunzionamenti del sistema e rimuoverle.

Però i luoghi adatti per questa analisi non sono certo quelli del giornalismo drogato di denuncia, ma quelli di persone e/o organismi designati allo scopo1.

Per finire, una nota più espressamente politica. Checchè ne dica Giuliani, il terremoto del 6 Aprile si è auto-annunciato con fragore. Quindi la bontà o meno del suo metodo è un falso problema. La polemica gira intorno al fatto che fino all'ultimo le autorità hanno rassicurato la popolazione - poi è diventato ovvio che si erano sbagliate. Ma a me non risulta che lo stato abbia usato la sua forza per costringere le persone a stare in casa, o che le forze dell'ordine abbiano ricacciato nelle loro abitazioni quelle persone che avevano deciso di restarne fuori quella notte per paura - giustificata - di altre scosse. Quindi lo stato ha fornito poche informazioni, ma non ha violato il diritto dei cittadini di agire in risposta alle scosse di terremoto 2. Che è già qualcosa... oppure siamo tanto dipendenti dallo stato ormai che possiamo preoccuparci solo se e quando le autorità ci dicono di farlo?


(1) Nei film e qualche libro sono giovani, coraggiosi ed attraenti giornalisti/e di denuncia che scoprono le cause dei disastri. Nella realtà si tratta più che altro di ingegneri di mezza età con occhiali e pancetta - quando non venerabili professori emeriti.

(2) La differenza principale è che un ordine di evacuazione o di allerta farà chiudere le scuole ed i luoghi di lavoro e scattare tutta una serie di misure. Naturalmente l'evacuazione spontanea delle case non può farlo.

Etichette: , ,

17/04/09

An Indirect Answer

Yeah, more ragging on the green lizards. But bear with me, because that community is exhibiting an interesting evolutive behaviour.

A member asks:
[...]I have a serious question: in the face of these deep divisions between the various factions of conservatives, demi-conservatives, neo-Nazis in conservative clothing, etc., how will it ever be possible to create a coalition to stand up against appeasers and unilateral disarmament advocates on the Left?

Who is kosher to be in that coalition, who is too dangerous to legitimize by including in that coalition, and who do you have to hold your nose and tolerate in order to have enough support for the coalition to be effective in defending the global war against Islamofascism?
The answer is pretty easy, really: Charles Johnson himself and those, only those, who get his Seal of Approval.

I think that Charles is trying to propose himself as leader or at least important figure of a renewed and reformed Republican party - one reformed to adhere closely with his own views - if not a third party.

But it takes much more than a blog to do that. First, CJ lacks leadership: at first, he allowed the crazies to run unchecked; then he realized that a community of genocidal maniacs and code-talking religious nutcases cannot propel you to glory and fame. So the purges began and now on LGF dissent is only allowed within extremely strict limits and erasure of history (as deleted comments) is common. Allowances are made only for Jews and a few selected individuals.

Second, in order to become in important figure of a political movement one has to go out there, engage people directly in speeches and rallies and all those forms of old-fashioned political activity. Running a blog, even if popular (and places like DailyKos are more popular) is not enough. Besides the odd TV and radio apparition, CJ has done nothing in that sense.

Third, CJ has a big ego but a thin skin; his typical reaction to critics is to point out what bad persons they are, excommunicate them and find solace in a LGF thread full of "Charles you ROCK!" comments.

Etichette: , ,

16/04/09

Fascisms

A discussion that pops up from time to time on the internet is whether Bush/Obama/the USA/any other country or government is fascist. This kind of thing sometimes is just idiotic, other times it leads to pretty well-reasoned arguments.

Anyway, my take is that the only real and true fascism was the regime and ideology that ruled Italy or parts thereof from 1922 to 1945 under the leadership of Benito Mussolini aka Duce.

With the defeat of the Salò Republic and the execution of Mussolini, fascism proper ended (and then more than just a few people switched sides at blinding speed, but that's another story). A few diehard fascists remain in Italy, but they are confined to the fringes and have no power.

So anything else cannot be fascism proper; it can only have more or less in common with Mussolini's movement. I do not want, and neither can in fact, make a list of the peculiar carachteristics of fascism proper, tho.

However, with time the meaning of fascism has morphed and now it seems to mean any sort of dictatorial or authoritarian regime, especially one that is not appreciated by the left.

To reiterate a concept I have expressed several times already, there can not be a meaningful discussion if those taking part in it do not agree on the meaning of the words being used. And in this case even the famous book Liberal Fascism is perpetuating the error. Yes, I think I know the reasoning and intentions behind the title, and I admit it's succesful as a polemics generator.

Now, I read in today's news that the agreement being forced by Obama between Chrysler and Fiat will see trade unions acquiring a significant fraction of the stock. Fasci e corporazioni?

Etichette: , ,

14/04/09

Lo Stato Uccide la Carità

Solo un aneddoto, vabbè, però mi chiedo quante altre persone la pensino allo stesso modo:
[...]Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese.
E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno?
Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente? Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.
Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità.
E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.
Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa?[...]
Non servono molti commenti, vero?

Aggiornamento 15/04: Dopo che ha ucciso la carità, lo stato cosa può fare? Come al solito, ricorre alla forza per estorcere denaro ai cittadini. Qualcuno potrebbe obbiettare che è giusto e necessario aiutare i terremotati, ma la mia critica ha un bersaglio diverso: non c'è virtù (né vizio) nel fare ciò a cui si è obbligati. Donare soldi o beni o tempo per chi si trova in difficoltà è cosa buona, ma essere forzati a sborsare altro denaro (per una tassa definita temporanea ma destinata a diventare permanente, ascoltate me) non lo è. Ancora più ipocrita l'idea di consentire la "scelta" per la destinazione di 5 od 8 per mille delle tasse: perfetto esempio di carità obbligata.

Etichette: , ,

10/04/09

Difficulties Of Translation Redux

My post Difficulties Of Translation has turned out to be one of the most succesful, at least when hits from Google an other search engines are concerned.

It has received visits from many different countries where English is not the native language - Egypt, Vietnam, Romania and more - but I'm afraid that the visitors where somewhat disappointed, because I did not offer advice on specific issues.

I can't, I am not a linguist or professional translator or interpreter. I can only repeat what I said, that in order to comprehend a foreign language out of either a very specific (technical) field or the most basic needs such as asking the price of something at the market, one needs to understand something about the culture that originated and is using that language.

That is also necessary to understand other subtle way to transmit the intended message, because tone, loudness and even the order of words can change the the overall meaning of a question, for example, from sincerely concerned to inquisitive to openly hostile. And coming across as nosey or hostile is not the best way to make friends.

Update: Something related to what I wrote, even if limited to the Indian language(s).

Etichette: , ,

08/04/09

Americani 1 - Pirati 0

Queste sono le notizie che mi aprono il cuore:
L'EQUIPAGGIO REAGISCE - Un ufficiale americano ha però fatto sapere nel pomeriggio alle agenzie di stampa internazionali che l'equipaggio del cargo è riuscito a riprendere il controllo della nave e a catturare uno dei pirati. Gli altri predoni risulterebbero invece essere «in acqua».
Bisogna proprio riconoscerlo, quando si tratta di resistere ai criminali, e pure prenderli a calci in culo, gli americani sono i migliori. C'è una lezione da imparare qui.

Aggiornamento: Le cose pare che non siano andate poi benissimo visto che i pirati sono stati sì messi in fuga, ma a quanto pare hanno preso in ostaggio il capitano della nave.
Poi, gli americani sembrano non essere gli unici capaci di respingere gli attacchi dei pirati: sempre secondo il Corriere, prima un equipaggio nord-coreano ha ucciso diversi dei pirati che avevano attaccato la loro nave; poi un equipaggio cinese ha accolto i pirati con bottiglie Molotov, idranti ed altre armi improvvisate tenendoli a bada finche l'intervento delle truppe della marina malese non li ha messi in fuga (qui la storia in inglese).

Questo è bene, ma sarebbe l'ora di rivedere i trattati internazionali così che le navi mercantili possano portare armi serie (come un paio di cannoncini da 25 mm, ma anche fucili d'assalto) per difendersi dai pirati.

Etichette: ,

06/04/09

La Terrà Tremò

E' un brutto giorno per l'Italia oggi, e molti altri giorni difficile e dolorosi aspettano chi nel terremoto ha perso affetti e proprietà*.

Mettiamo le bandiere a mezz'asta e suoniamo il silenzio, ma poi ci sarà da lavorare parecchio.

Aggiornamento 08/04: Il mio piccolo tributo a quelli che sono sempre lì, a lavorare duro, fra le macerie, fra le fiamme, fra i rottami, senza clamore. I Pompieri (preferisco il vecchio nome affettuoso e popolare al burocratizzato Vigili del Fuoco).

* Corretto dopo la prima pubblicazione.

Etichette:

03/04/09

Unlikely Extraordinary Ability

Another of the many stupid assumptions of the conspirational mindset is that the military/CIA are almost omnipotent: they have the latest technology, almost unlimited freedom of action anywhere anytime and evil yet cunning planners showing extraordinary creativity and the capacity to foresee any possible contingence.

Well, baloney.

In war, it is not the best and brightest side that becomes the winner, but rather the one that makes less and less catastrophic mistakes. Winners write history and we tend to forget the flaws of the succesful, but the reality is that many battles were won (or lost) out of sheer luck; or because an incompetent commander met an even dumber one; for pride or vanity or even madness; unimaginative officials wasted liberally men and materiel and won only because they had nearly nearly-limitless supplies of both, and on and on.

But if that's not enough, ponder this: the expression SNAFU - Situation Normal, All Fucked Up - was born in military circles. Granted that soldiers have a thing for dark humor, but that does not sound exactly like the description of a hyper-efficient machine.

For every soldier fighting on the battlefield there are many more involved in logistics and maintenance and bureaucracy. And bureaucracies can be many things, but they are not flexible, creative, dynamic or decisive.

Etichette: , ,

02/04/09

Non Tutto è Perduto

Segni di vita intelligente vengono da alcuni politici italiani.

Diversi senatori del PdL hanno presentato una mozione che, in parole povere, chiede all'Italia di non buttarsi a capofitto nell'adesione al protocollo di Kyoto ed anzi di insistere in sede europea per un riesamina della questione dei cambiamenti climatici e delle politiche da adottare.

Il ministro Zaia poi ha dichiarato che non si può considerare ubriaco alla guida qualcuno che ha bevuto giusto due bicchieri, e che ridurre il tasso alcolico consentito non basta a risolvere i problemi della sicurezza stradale.

Aggiornamento 03/04: La mozione (1-00107 Testo 3) non è stata solamente presentata, ma il senato l'ha pure approvata nella seduto n° 186 del 1 Aprile 2009.

Etichette: ,

01/04/09

Another Status Report

I'm playing around with Ubuntu 8.10 in case someone is wondering.

In fact the open-source beast is behaving pretty well as far as hardware support is concerned; now I'm exploring its potential as an advanced tool for hard disk checks.

And these things take time, lots of it.

Etichette: ,