The Second Version

26/04/12

About Movies

The other night I saw a little of Aeon Flux. I should not judge a movie from a few minutes of it, but what I saw was a shootout scene, and I have a soft spot for a well-done shootout.

Problem is, that one wasn't well done. There were the usual evil stormtroopers shooting at the good kickass girl from the open. And when they come under sniper fire they don't take cover either. They just keep standing there shooting at the girl while the sniper(s) pick them off one by one. Our heroine stands there in the open too, but of course the stormtroopers have abysmal aim, so they can't put one shot on target. Instead, she has perfect aim and she can blast away all the stormtroopers firing two SMG at once.

But maybe that was the last firefight, so the screenwriters overdid it. No, they didn't.
  The girl kills two heavily armed and armored soldiers using only a shard of glass?And in the process she gets not a scratch except from the shard she was holding? Seriously?

This tactical stupidity is so much and so bad that I don't feel inclined to watch Aeon Flux anymore... that's the way I am.

Another gimmick that has quite annoyed the hell out of me is the experiment gone bad - super soldier/organism/robot going out of control and wreacking havoc here and there.

The first 50 times or so it was maybe interesting, but now it's a trope for unimaginative writers. Who don't realize that often they are just rewriting Mary Shelley's Frankenstein, in fact.

Besides, how incompetent must be the scientists and engineers who design systems and exepriments that always fail spectacularly like that?

How stupid have to be the managers not to kill the creature / destroy the machine when instability becomes evident? Or to authorize plainly demented projects?

Better enjoy a simplistic load of violence and action as delivered by The Raid and be done with it, rather than looking for pretentious yet silly plots.

25/04/12

Il Popolo Vizioso

Sono preoccupato per il futuro del popolo italiano.

Sì, del popolo, dei cittadini presi uno per uno. Perchè io vedo un viziosità - non so come altro chiamarla - che ha preso piede nella maggioranza degli italiani, e diventa sempre peggiore e più incancrenita.

Di base, c'è un sentimento d'invidia. Invidia verso chiunque abbia una vita più soddisfacente della propria.

Ma questa invidia, invece che spingere una persona a migliorarsi - a lavorare per fare soldi e cercare di migliorare la propria vita, si manifesta nel voler tirare giù gli altri al proprio livello.

Questa è la viziosità, la perversione. Infatti, è ovvio che abbattendo chi sta più in alto non si alza chi sta in basso.

Però ormai a troppi italiani questo basta: vedere gli altri nella merda come loro. Non migliora le loro condizioni, ma li fa sentire bene; gli fa pensare di non essere l'unico nella merda. E li distoglie dal pensare che forse se stanno nella merda un po' è pure colpa loro.

Questa viziosità si manifesta in quei comportamenti tipo "Dagli all'Evasore": lui ha la Porsche a forza di evadere tasse! Facciamogli pagare caro, e quando esce di galera dovrà guidare la Peugeot 207 di seconda mano, come ME!

Ed anche il sostegno quasi incondizionato per le maggiori tasse per i "ricchi" (salvo poi lamentarsi quando si fatica ad arrivare a fine mese...): LORO fanno la bella vita: tassiamoli a sangue e poi saranno ridotti come... ME! Poveri, in realtà, anche se i poveri sono sempre quelli con meno soldi di ME.

Questo sentimento si è anche mescolato con certe atrocità usate in abbondanza come armi anti-Berlusconi tipo "Non Poteva Non Sapere", che di questi tempi diventa:
Chi altro se non lui [Alberto Stasi, NdR] puo aver ammazzato la povera ragazza??? 
E chissenefrega del basilare principio giuridico secondo il quale bisogna dimostrare la colpevolezza di un imputato: lui starà in galera*, e per quanto il mio monolocale sia squallido la galera è peggio!

Eccetera, eccetera, in una infinita litania di meschinità e pochezza. Deprimente, tanto che mi sono stancato di scriverne esempi.

E' una cultura viziosa e viziata che non potrà mai migliorare il paese. Anzi, lo fa sprofondare sempre di più livellando verso il minimo. A che serve, infatti, lavorare per avere successo se ci espone alla malvagia invidia del popolo?
Arrivati al fondo dell'abisso, c'è chi finalmente comincia a risalire, altri invece si mettono a scavare.

Quale strada prenderà l'Italia?

*Nella fantasia di chi vede il mondo in questo modo; finora Stasi (così come altri imputati celebri) è stato assolto ben due volte dal reato di omicidio.

19/04/12

Sui Versamenti di Idrocarburi

Non ho ancora iniziato a lavorare nel campo del controllo dei versamenti, ma mi sono preparato leggendo diverse cose. Quindi sono pronto a scrivere un pezzo divulgativo.

Naturalmente, la cosa migliore da fare riguardo ai versamenti di idrocarburi è evitarli. Questo si può ottenere usando le giuste apparecchiature e procedure e curando la manutenzione; si possono anche aggiungere sistemi di difesa come barriere e vasche di contenimento intorno agli impianti.

Però, nonostante le migliori precauzioni i versamenti di idrocarburi accadono. Ci sono quindi diverse opzioni a disposizione per combatterli.

Sgombriamo subito il campo da idee sballate: non c'è nessuna bacchetta magica che fa sparire il petrolio. Tutti i metodi a disposizione hanno limiti ed effetti collaterali. Quello che si cerca di minimizzare è il danno ambientale netto, e questo può richiedere di sacrificare qualcosa per salvare qualcos'altro.

Il primo metodo è la raccolta meccanica degli idrocarburi sversati. La chiazza viene prima circoscritta usando apposite barriere galleggianti, quindi si procede a posizionare scrematori che consentono di recuperare gli idrocarburi dalla superficie dell'acqua. L'olio misto ad acqua viene poi pompato verso serbatoi a bordo di un'imbarcazione apposita - oppure di un camion, se è possibile intervenire da terra. Esistono diversi tipi di barriere e scrematori per adattarsi a situazioni diverse.

Sono anche disponibili barriere e cuscini assorbenti per catturare gli idrocarburi galleggianti; l'ultimo grido nel ramo sono speciali polimeri in polvere o fini granuli che sparsi sulla chiazza incorporano gli idrocarburi in uno strato di materiale solido facile da rimuovere.

Il recupero meccanico ha due limiti principali:

- Lo stato del mare. Gli scrematori comuni sono efficaci con onde sotto i tre metri; al di sopra di questo valore le barriere non riescono a trattenere gli idrocarburi e gli scrematori non possono operare.

- Stoccaggio dei fluidi recuperati. Gli scrematori non sono in grado di separare completamente gli oli dall'acqua, per cui nei serbatoi di stoccaggio finisce anche una quantità più o meno grande di acqua che aumenta il volume di stoccaggio richiesto. Quando i serbatoi sono pieni, il vascello deve interrompere le operazioni per tornare a terra - od incontrare una nave madre - e svuotare i serbatoi. Questo andirivieni limita la quantità di idrocarburo che può essere recuperata in un dato periodo.

Il fattore tempo è importante, visto che gli idrocarburi - il greggio specialmente - esposti agli elementi si degradano perdendo le frazioni più leggere e diventano più viscosi e difficile da trattare. Nel caso peggiore, si formano le cosiddette mousse, emulsioni di olio in acqua ad altissima viscosità. E naturalmente se se non si interviene in tempo la chiazza oleosa può arrivare a riva, con gravi conseguenze.

La seconda tecnica è la combustione controllata in situ. La chiazza oleosa viene di nuovo circoscritta - questa volta, con speciali barriere resistenti al fuoco, e quindi data alle fiamme. Il sistema si può usare solo su chiazze di un certo spessore (apparentemente, 3 mm bastano) ed ha l'ovvio problema di produrre fumi inquinanti. Però consente di eliminare grosse quantità di idrocarburi in breve tempo e senza bisogno di una catena logistica per il trasporto e smaltimento degli oli recuperati.

La terza tecnica prevede l'uso degli erroneamente detti solventi. Il termine appropriato sarebbe agenti disperdenti, visto che si tratta di tensioattivi (spesso, di emulsionanti approvati anche per uso alimentare...) in grado di causare la dispersione dello strato oleoso in finissime goccioline che si diffondono giù per la colonna d'acqua. Queste goccioline sono più prone ad essere degradate dalla flora batterica, ma anche un po' più tossiche dell'olio non disperso verso gli organismi marini tipo gamberi.
Però non ricoprono le spiagge e gli uccelli di catrame, e quindi evitano le foto strappalacrime dei gabbiani asfaltati.
I disperdenti in genere vengono spruzzati sulle chiazze oleose da aerei od imbarcazioni apposite; gli operatori devono prestare la dovuta attenzione a non venire in contatto con i disperdenti.

In Indonesia, la priorità - stabilita a livello di governo, mi pare - è salvare le foreste costiere di mangrovie, le quali sono molto sensibili all'inquinamento da idrocarburi. Per cui, si cerca in tutti i modi di evitare che eventuali chiazze oleose arrivino a terra, anche se questo significa un pesante impatto sulla popolazione di gamberi.

17/04/12

Movies watched: The Raid

Almost pure no-frills action, an exciting rampage of bladed weapons and pencak silat combat.

Not suited for romantic dates.

posted from Bloggeroid

06/04/12

Giornalismo Antidifensivo

C'è modo e modo di dare una notizia. Il modo scelto per questo articolo mi fa incazzare. Andiamo ad esaminarlo.
MONTE URANO (Fermo) - Prima il sangue e la morte. Poi gli applausi e le urla della gente in strada. Il sangue e la morte appartengono a Rosa Donzelli, 36 anni, napoletana, capelli lunghi, lineamenti marcati, entrata ieri mattina in un'oreficeria con due complici e freddata da 3 colpi al petto sparati dal titolare del negozio, Francesco Cifola, 51 anni, mentre stava fuggendo con un borsone pieno di gioielli.
Cosa c'entrano i capelli lunghi e lineamenti marcati? Nulla. Così come sangue e morte: solo melodramma. Finire sparati è un rischio del mestiere per i criminali, e ci scommetto che questa biondona ha una discreta carriera criminale alle spalle.
[...]barella sulla quale era steso l'orafo sparatore, ferito alla testa e con un braccio fratturato[...]
Ah ecco, i rapinatori mica l'avevano vinto a forza di baci e carezze.
grida e incoraggiamenti dalla folla radunata davanti al negozio, frasi irripetibili all'indirizzo dei rapinatori («Bestie da eliminare... », tra le meno forti), con i carabinieri quasi disorientati di fronte a quell'ondata di rabbia, figlia di una paura sottile.
Si, di fronte alla vittima ferita di una rapina appena avvenuta non può essere altro che una "paura sottile". Null'altro.
Ora dovrà spiegare molte cose alla Procura e rischia un'incriminazione per eccesso di legittima difesa.
Dovrà spiegare molte cose... si pone l'onere di dimostrare l'innocenza sul gioielliere, in questo modo.
I suoi complici impugnavano pistole a salve, simili a scacciacani, mentre l'arma con la quale ha sparato Cifola (una pistola a tamburo) era regolarmente denunciata. 
Facile vedere che erano repliche a mente fredda. Provateci mentre avete una pistola puntata addosso. Almeno il giornalista non si lancia in ridicole considerazioni sul calibro del revolver, questa volta.
La donna è crollata a terra davanti alla vetrina, mentre i suoi complici fuggivano sull'auto guidata dalla seconda rapinatrice della banda. Poi sono arrivati i carabinieri. Poi la gente. E gli applausi davanti al cadavere di Rosa, la bionda della banda.
Povera donna eh, non sentite la compassione che gocciola dall'accorata frase?

I commenti all'articolo poi... ve li posso risparmiare; basta che attivate il Generatore di Vaccate Buoniste ed Oplofobiche 2.0 e ve li potete scrivere da soli.

Aggiornamento: Però questo commento va pubblicato...
A chi difende tanto l'orefice e se la prende con i ladri...
05.04|12:11 crcr79
Io sarei davvero tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto curioso di vedere la dichiarazione dei redditi dell'orefice e degli orefici in generale. La gente non è più disposta al "buonismo"? Ebbene nemmeno io!
Evasore? Si può rapinare, non fatevi problemi!

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