The Second Version

29/08/08

Semantic Clarity

Looking for something else on the Internet I unhearted a wikipedia page with the sinister title Climate change denial - now, Aug 29 2008, the article is being considered for deletion, so the link may be dead when you read this.

As one can easily imagine, the article makes the point that anyone denying that human activities are causing a catastrophic rise of global temperature must be a corporate stooge or some other sort of evil man.

But what strikes me is the huge semantic confusion, not only in this paper but in many more - especially on the alarmist side. Semantic is important because, to make a condensed Jeff Goldstein, those who control the narrative control the facts. If we let the alarmist side set not only the term of debate, but the very meaning of words, the debate is lost no matter what (the facts are).

So let's give a few definitions for a meaningful debate.

Climate Change - By all resonable standards of English language, this is the most neutral statement. It simply means that the quantities describing Earth's climate (average temperature in particular) are not constant with time; it says nothing about the sign, magnitude and rate of the change, neither about its causes or consequences. The statement is true, but it is also so vague to be of nearly no use: climate has always been changing since an atmosphere appeared around our planet, and there is nothing unusual about the change occurring also in this age. The use of this expression to imply a decisive role of human activities in climatic changes is linguistically incorrect and intellectually dishonest.

Global Warming - This expression is much more specific: it says that average global temperature (at the surface) is rising, leading to a warmer world. Also in this case, the expression itself contains no indication about the magnitude and rate of warming, and neither about causes and effects of the phenomenon. Again, this expression does not imply a human impact on climate; however, it somewhat implies a recent and/or unusual phenomenon.

Temperature Anomaly - The deviation of temperature, for the region of interest, from the average temperature calculated in a chosen reference timeframe (baseline). Often, anomaly values are normalized - divided again by the baseline value. The choice of reference timeframe alters significatively the baseline position and thus the anomaly values.

Anthropogenic Global Warming - Global warming, but with the cause specified: generated by humans (in layterms, man-made). This is the correct expression to indicate an increase of global average temperature produced entirely or at least for a significant fraction by human activities (in particular, emission of carbon dioxide in the atmosphere).

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28/08/08

Velata Controversia

Qualche giorno fa, un guardasala (o forse due) del museo veneziano Ca' Rezzonico ha impedito ad una donna mussulmana che indossava un niqab - l'abito che lascia scoperti solo gli occhi - di entrare in una sala del museo.

Presto si è scatenanta la prevedibile bufera politicamente corretta, ed il guardasala si è trovato vicino al diventare una nuova vittima sacrificale sull'altare del multiculturalismo:
[...]Ma vorrei fosse chiaro che si è trattato di una libera e personale iniziativa del guardiasala», dice il conservatore del museo, Filippo Pedrocco. «Un fatto sgradevole, discriminatorio e stupido, non condiviso né da me personalmente né dal resto della direzione dei Musei civici. Prenderemo i provvedimenti necessari nei confronti del guardiasala. E mi scuso personalmente e a nome della direzione dei Musei veneziani con la signora per quanto accaduto».
Interessante questa affermazione: è una legge della Repubblica Italiana che vieta di girare a volto coperto, e che io sappia la legge non prevede eccezioni per motivi religiosi. Quindi il conservatore del museo non condivide il fatto che una legge della Repubblica venga fatta rispettare nei locali che egli gestisce. Quali altre leggi possono essere violate all'interno dei musei veneziani è una domanda legittima.

Poi finisce con la solita genuflessione (per non dire calata di...) preventiva. L'articolo del Gazzettino contiene altri dettagli sulla storia che non sono disponibile sui quotidiani nazionali.

Però per fortuna ci sono ancora persone, come lo stesso Cacciari ed esponenti del governo, che non sono ancora state infettate da questo virus intellettuale, per cui si sono schierate a difendere il guardiasala del museo.
«Nei Musei civici veneziani tutti possono vestire come vogliono, basta che non si velino gli occhi», è stata la battuta del sindaco Massimo Cacciari. Ma poi ha chiuso secco: «Non licenziamo nessuno, è certo. Come potremmo, semplicemente perché è stato un po' stupidino?». La parola del sindaco è stata l'ultima di una giornata di proclami. Con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi che difendeva la legalità: «La legge è uguale per tutti, soprattutto quando nasce da ragioni di ordine pubblico. L'episodio può sembrare poco importante, ma è su come un Paese affronta queste situazioni che si gioca l'alternativa tra la reale integrazione degli extracomunitari e un disastro di incomunicabilità».
Alla fine però la cosa sembra sia stata risolta un po' all'italiana:
Da oggi, comunque, ogni struttura del Polo museale veneziano avrà una stanza (o «uno spazio a prova di privacy»), nella quale le islamiche con il volto coperto dovranno farsi identificare da una custode. «Ho dovuto agire in fretta e furia», ha spiegato la direttrice Adriana Augusti. Il responsabile dei Musei civici Giandomenico Romanelli aveva chiesto provvedimenti. Forse non si aspettava questi.
Mi va bene che le donne a volto coperto siano prima identificate, ma per me il nocciolo della questione è diverso. Qui siamo in Italia, non Arabia Saudita od Afghanistan. Va bene il velo o chador o hijab (o, al limite, abaya), ma per me cose tipo niqab o burka non si possono tollerare da noi. Patti chiari, amicizia lunga, come si diceva un tempo.

Comunque, da questa pagina web si può mandare un'e-mail ai Musei Civici Veneziani per far loro sapere come la pensiamo. Non lesinate i bytes...

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27/08/08

Green Outside, Red Inside

The other day I found an article that is, to put it mildly, strongly critic of those who think that there can be deeper reasons beyond the global warming alarm than honest and unbiased analysis of available data.

In fact the article labels any speculation in that sense as "conspiracy theory". I don't want to counter all the points made by the author, but discuss a little one in particular: the ridicule heaped on the "idea that environmentalists were Communist sympathizers".

I have been keeping an eye on communist and environmentalist material and publications for the last 15 years, I can say. I have read materials in Italian for the most part, but also in English.

What I have consistently noticed is a deep commonality of assumptions, language and goals between communists and (many) environmentalists. Organizations such as the Social Forum (dead link on purpose: http://www.ussf2007.org/), in fact, intertwine enivornmental and socio-economic issues so deeply that the two threads cannot be separated anymore.

The fundamental assumption that communism injected in the environmentalist movement is that the capitalist economic model is destroying the environment.

The fact that the Soviet Union ravaged the ecosystem worse than any other country can be conveniently swept under the rug, or explained as improper implementation of communism.

But wait, did I say "communism injected in the environmentalist movement"? Yes, I did.
Environmentalism is older than communism, and it began as a largely apolitical concern for the environment, seeing how completely unregulated human activities were damaging nature.

Communists then latched over environmentalist ideas because they were an effective vehicle for their anti-capitalist, anti-bourgeois agenda.

So, it's not quite true that environmentalists are communist sympathizers; rather, communists took over the environmetalist movement for their own ends.

These are, of course, generalizations: the environmentalist movement comprises many million people, and not all of them obviously think alike.

In fact, the "right-wing" or conservative environmentalist, especially in the USA, prefer to define themselves as conservationists and are more oriented towards a kind of management of nature.

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26/08/08

La Radiofobia Colpisce Ancora

Se non fosse per il caso Litvinienko, il polonio-210 sarebbe solo una curiosità per addetti ai lavori. Uno dei suoi usi principali è la costruzioni di iniziatori di fissione (sorgenti di neutroni) per le armi nucleari, ovvero oggetti di uso non proprio comune.

Metalloide di numero atomico 84, appartiene al Gruppo 16 (lo stesso di ossigeno, zolfo, selenio, tellurio); è un potente emettitore di particelle alfa e chimicamente tossico. La massima dose tollerabile di polonio è minuscola, nell'ordine dei nanogrammi.

Ma l'assassinio Litvinienko ha portato questo elemento alla ribalta delle cronache, ed ora i media fiutano il polonio.

Così ora ci troviamo la storia di come le grandi compagnie del tabacco (i supercattivi di questa epoca) avrebbero tenuto nascosto al grande pubblico che il tabacco contiene tracce di polonio.

Il Corriere parte con un passo falso definendolo "sostanza radioattiva letale". Non esiste alcuna sostanza assolutamente letale: è la dose che conta. Il fumo di sigaretta contiene comunque sostanze tossiche, ed anche ossido di carbonio che nella concentrazione giusta è letale di suo.

La vera notizia sarebbe che il polonio si trova nel tabacco per cause naturali (o almeno così io deduco, visto che l'articolo non menziona le possibili cause) e che le compagnie del tabacco hanno fatto grandi sforzi per eliminarlo senza però ottenere molti risultati.

E se il polonio in tracce si trova nel tabacco per cause naturali, è molto probabile che si trovi anche nei cibi, pure quelli biologici. Ma quello che non tutti sanno è che siamo comunque circondati ed impregnati di elementi radioattivi: carbonio-14 e potassio-40 in tutti gli esseri viventi (quindi passare una notte con la donna od uomo dei nostri sogni ci espone ad una dose di radiazioni. Meditate, gente); Radon nell'aria soprattutto di certe zone e così via.

Vorrei anche sapere, la marijuana contiene polonio? Questa è una domanda scomoda per molti, ci scommetto.

Quanto a me, fumo magari una sigaretta al mese se sono stressato o nervoso, e continuerò a farlo comunque.

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25/08/08

Another Anime: Oban Star Racers

This monring, I was browsing TV channels when I found an anime among the morning cartoons (which are generally child-oriented politically correct crap: Kim Possible is the most enjoyable of the lot...).

However, this anime looked good and recent - it blends 3D graphics and 2D drawings and animation is great. I avidly watched the whole episode - the first in the series, luckily - and was left with a urge to know more about the series.

Some Internet investigation yelded the needed results: the series is Oban Star-Racers, a fresh (2006) franco-japanese production which has gained many positive reviews.

A striking feature of this series is character design: noses in anime are notoriously small and flat, but Oban (I know it is also a whisky, and a fine one at that) just dispenses of noses entirely. The characters are not drawn very realistically, but their behaviour is definitely human.

There are elements of this anime that remind me of some other show (or shows) that I saw as a child, but none I can pin down. Eva, the main character, has something in common with Nausicaa - but she's not a ripoff.

Eva, her estranged father, a champion of aircraft races and a couple of mechanics are called to compete in a pan-galactic race against teams from the whole galaxy, and the first episode ends with them being carried away in the mysterious Avatar's spaceship.

And I can't wait for the next episodes: a good reason to get up early.

Update: Second espisode, and I'm hooked. I go through the empty day and night only to watch another episode of Oban Star-Racers. Well, not quite but I'm almost there...

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O La Borsa O La Vita

Ma non sempre i delinquenti vogliono la borsa (e non sempre sono disposti a risparmiare una vita, pure).

Il marito ha tentato di calmarci offrendoci dei soldi, ma noi volevamo quella donna

E' quello che i due stupratori della cicloturista olandese avrebbero dichiarato alla polizia.

La due vittime hanno fatto proprio quello che da molte parti si richiede: sono state brave vittime, non hanno offerto resistenza (pare) ed hanno cercato di dare ai criminali quello che essi volevano. Ma questo non è bastato a salvarle.

Chissà, forse una o meglio due Springfield 1911 e caricatori pieni avrebbero lavorato meglio a proteggere la coppia.

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23/08/08

La Vedo Grigia

Vedo un futuro difficile per i cittadini armati italiani: dopo il raptus (ma che potrebbe anche essere stato premeditato) di Salso Maggiore, ed il probabile suicidio di La Spezia, e l'esecrabile articolo su L'Espresso, mi aspetto da un momento all'altro che il Ministero dell'Interno (dove già si annidano molti funzionari che non vedono di buon occhio i cittadini armati) si arrenda all'isteria pubblica e passi qualche altra cervellotica e pressochè inutile misura restrittiva.

Chi è seriamente determinato a commettere suicidio od omicidio non ha uno stretto bisogno di armi da fuoco, ma troverà un modo comunque. L'assenza di armi potrebbe forse fermare quelle persone che ne impugnano una in preda ad un raptus. Una persona sufficientemente determinata può anche procurarsi una pistola o fucile attraverso canali illegali - non è particolarmente difficile e costa probabilmente meno.

Resta il fatto che in diversi paesi, nonostante la risonanza mediatica di certi episodi, i cittadini che posseggono armi legalmente commettono una frazione irrisoria dei crimini.

D'altra parte, di rado capita di leggere giornalisti che si scagliano e si scandalizzano per i moltissimi delitti commessi da criminali di carriera che usano armi acquistate e detenute in modo completamente illegale. Non ci sono allarmistiche inchieste sul numero di armi illegali in circolazione e nemmeno richieste di maggiori e più stringenti controlli alle frontiere, o sui litorali dove i trafficanti amano sbarcare.

Quando in un agguato di mafia o rapina ad un portavalori i banditi usano armi automatiche i giornalisti magari ricamano un po' sul temuto Kalashnikov, ma alla fine lo accettano come un fatto normale: i criminali usano armi da fuoco, e riescono sempre a procurarsele. Nessuno stracciamento di vesti.

Per me poi alla radice c'è una questione di libertà: possedere armi da fuoco è parte della Libertà in senso più generale. C'è un rischio intrinseco nell'essere armati, così come in molte altre attività. Io ritengo che nel lungo periodo sia meglio preservare la libertà che ogni singola vita individualmente, perchè una volta che la libertà è perduta milioni di persone ne soffriranno.

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22/08/08

An Adventure in Computer Archeology

Alternate title: BSODed on a warm summer day.

Windows 98 is a system not exactly known for its rock-solid stability; when you run it on a machine built with parts scavenged from different computers, and even recovered from the scrap pile in the university storage room, trouble is due to increase in a non-linear fashion.

Still, the episodes of BSOD I suffered today are even more bizarre than usual. I connected my laptop (a year 2000-vintage machine running Win2k Pro that I brought back to life using some unorthodox procedures that I'll maybe narrate in another episode) to the other box using a standard LAN crossed cable, and I noticed a surprising behaviour: if I either tried to access the laptop's shared drivers from the desktop, or the desktop's drivers from the laptop, the desktop machine crashed.

Failure modes varied from time to time: sometimes the system simply hung and become unresponsive; other times I got the mighty BSOD (errors in NetBEUI or VxD) and in a couple of cases even a sudden system reboot. The mess was so bad that Windows even hung up during startup - a rare occurrence excluding the case of hard disk damage. But somehow in the end I managed to make the machine work again, except for network functionality.

However, that ethernet connection arrangement worked satisfactorily in the past, so I suppose something changed for the worse when I moved the ethernet adapter from a PCI slot to another while trying to install a 56k modem (another case of Plug & Pray gone wrong). I should uninstall and then reinstall the device driver, and that might work.

But the real solution is to let the oldest machine die in a blaze of glory and get a box at least slightly more up to date.

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18/08/08

It Could Have Gone Worse

This afternoon my agent in Jakarta - who has weird tastes for entertainment to say the least - suggested me something to read: the manga Gyo by Ito Junji.

It starts as a weird horror story, but it progresses into a bizarre and disturbing apocalyptic nightmare. It's something that I'd recommend only to jaded horror fans.

However, one aspect of this manga impressed me favourably, and I'm now going to discuss it even if it's a bit of a spoiler - not a serious one.

The whole mess is not America's fault. In fact, it was Imperial Japan that started it all during WWII, albeit inadvertently.

Which is even more startling, because from what I gather the wrongdoings of those years don't get much of an open discussion in Japan - other works like the hugely disappointing Blood+ or Gasaraki (which I've not seen, but I trust Steven) instead are based around some silly conspiracy theory where America is naturally the bad guys.

Minna, that has gotten very old very fast.

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La Saga della Mazza da Hockey

Il blog Bishop Hill ha di recente pubblicato un articolo nel quale si racconta la saga del lavoro di Amman e Wahl, due autori che si sono prefissi l'obbiettivo di confermare la bontà del famigerato grafico delle temperature globali "Mazza da Hockey" di Mann contro le critiche portate principalmente da Steve McIntyre.

L'articolo è lungo ed in inglese, per cui qui provvederò solo un sintetico riassunto. Chi può, dovrebbe leggere l'originale.

La genesi dei due articoli di Amman e Wahl è lunga e complicata, e comincia con un inusuale annuncio alla stampa dell'invio (non della pubblicazione, e nemmeno dell'accettazione) di due bozze di articolo a due diversi giornali specializzati.

Un articolo è stato in primo luogo rifiutato, mentre l'altro, seppure accettato, è rimasto non pubblicato. Nel frattempo, gli autori si sono dimostrati estremamente reticenti, fino al punto di non rivelare i dettagli dei metodi statistici usati nel loro lavoro, e nemmeno i valori di certe importanti quantità che darebbero una buona idea della bontà della correlazione*.

Finalmente, uno degli articoli in ballo venne accettato dalla rivista Climatic Change in una versione che rivela i coefficienti di correlazione: prossimi allo zero, come McIntyre aveva già notato. Lo IPCC aveva fissato il termine per l'accettazione degli articoli destinati a contribuire al suo Quarto Rapporto, verso la fine del 2005, per cui il lavoro di Amman e Wahl viene incluso.

Ma la cosa curiosa è che la versione definitiva dell'articolo, quella che contiene la discussione statistica, è datata Febbraio 2006 - per cui lo IPCC può permettersi di ignorare la conferma delle affermazioni di McIntyre.

Tuttavia, l'altro articolo dei due autori - nel quale vengono stabilite i metodi di comparazione che permetterebbero di stabilire la bontà del lavoro di Mann - viene di nuovo rigettato da Geophysical Research Letters. I due autori però non si scoraggiano ed inviano sostanzialmente lo stesso articolo a Climatic Change, che lo pubblica nella seconda metà del 2006.

Il cerchio dei riferimenti incrociati fra i due articoli quindi si chiude, e lo IPCC decide di chiudere un occhi sul fatto che almeno uno dei due articoli di Amman e Wahl è stato pubblicato molto dopo il termine fissato. E' difficile non pensare che lo IPCC abbia preso questa decisione per includere nel quarto rapporto qualcosa, qualunque cosa, che potesse ammantare di validità la Mazza da Hockey - fondamentale per l'ipotesi riscaldamento globale antropogenico.

Ma veniamo finalmente al contenuto degli articoli - ovvero, come Amman e Wahl avrebbero dimostrato la veridicità delle conclusioni di Mann. I dettagli sono complicati, visto che si rifanno ai metodi usati per stabilire la correlazione fra le misure indirette di temperatura (come gli anelli di accrescimento) e le misure strumentali.

Amman ha rivelato i dettagli del suo metodo all'improvviso nel luglio del 2008, e quello che ne emerge è sconcertante. I risultati intermedi di questo metodo sono pressochè identici a quelli di McIntyre (ovvero, che la Mazza da Hockey ha ben poca correlazione con il reale andamento delle temperature), per cui i due difensori di Mann per iniziare hanno inventato un nuovo parametro statistico, mai visto prima nè in climatologia nè in alcuna altra disciplina.

Ma non contenti di questo, hanno pure scelto un valore di soglia per questo parametro che rende la ricostruzione di Mann la migliore fi un vasto numero. Questo metodo non è solo intellettualmente poco onesto, ma ha anche il perverso effetto collaterale di assegnare un basso punteggio a simulazioni che hanno correlazioni anche migliori di quella di Mann nei periodi di calibrazione e verifica.

Eppure, nonostante tutta quest disonestà, gli stratagemmi statistici, le cattive pratiche, la Mazza da Hockey viene ancora vista da molti come la giusta guida per le decisioni sulla politica ambientale.

* Dovrei spiegare a quali serie di dati i coefficienti di correlazione si riferiscono, ma questo non vuole essere un articolo tecnico. La questione è spiegata meglio da Bishop Hill, quindi da McIntyre in parecchi post di Climate Audit; una trattazione dei problemi della calibrazione e verifica dei proxy di temperatura si trova anche qui (naturalmente in inglese).

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16/08/08

Mid-August Status Report

The Second Version is currently too busy with lazying about at the poolside, partying at night and experimenting with the fermentation of various fruits to be bothered with writing in-depth and well-reasoned posts.

The Second Version's liver issued a "no comment" statement.

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08/08/08

The Second Version Goes On Holiday

Which is not far away: in the mountains, where I can refresh my redneck skills. And escape the atrocious humidity of the lowlands.

It won't be a complete hiatus if the plan to install an used but working 56k modem (probably found in a Neolithic tomb) on my old machine works, but posting will be even more sparse, and hopefully more about fun than anything.

In any case, this is just creepy:
"Our goal is to see a crowd of 75,000 people at Obama's nomination speech holding their hands above their heads, fingers laced together in support of a new direction for this country, a renewed hope, and acceptance of responsibility for our future,"
Looming shadows of mass-movements aside, that salute looks like... well, a tunnel to a very dark and damp place...
Steven says: "I think that non-believers should respond with a single finger, indicating "He is the one!" (Guess which finger?)"

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No Intervention

Fierce fighting has broken out between the ex-soviet republic of Georgia and the secessionist reagion of South Ossetia.

What should we - the West do?
I say, unless there are very important strategic interests at stake, just nothing. Let them slug it out and then deal with the winner.

That's better than the post-modern wars that never end because the "international community" keeps saving the loser's ass.

Of course, in the specific case the Bear isn't going to ignore the racket on its doorstep. Another factor to ponder before deciding for intervention.

Update 09/08: Not surpisingly, Russia has joined the fray. Georgia is pro-western and an USA ally; is it worth to support the republic as a proxy against the reborn Russian expansionism?

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06/08/08

Storia Recente Delle Armi Da Fuoco

Volevo parlare un po' di politica italiana, ma l'argomento è tanto irritante che scrivere di armi da fuoco mi rilassa...

Le armi portatili (e pure l'artiglieria, ma quella è altra cosa) hanno raggiunto la loro maturità con la seconda guerra mondiale, e molte delle armi moderne devono la loro origine al genio di una singola persona: John Moses Browning, probabilmente il più geniale e versatile progettista di armi al mondo (altri nomi importanti sono Mikhail Kalashnikov, Bartolomeo Beretta, Uziel Gal e Gaston Glock).

I fucili semiautomatici sia lisci che rigati risalgono alla fine del 1800, insieme a quelli a leva e pompa - mentre doppiette e sovrapposti sono più antichi. La pistola semiautomatica per antonomasia è la 1911 .45 ACP, progettata nel 1909 (se ricordo bene) da J.M. Browning in persona e che viene tuttora prodotta pressochè identica da diverse fabbriche nel mondo.

I revolver ad azione singola risalgono alla metà dell '800, ed il primo vero fucile d'assalto (Sturmgewehr, un termine apparentemente coniato da Hitler stesso) fu costruito in Germania nel 1943. Il venerabile fucile ad otturatore Carcano è anche conosciuto come "91" perchè introdotto nel 1891.

Dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, ci sono state solo variazioni sul tema ma nessuna innovazione determinante. L'introduzione dei polimeri nella fabbricazione di armi da parte della Heckler & Koch prima e della Glock poi ha reso le armi più leggere, ma non ha influito sulle basi del funzionamento.

Canne rototraslanti, otturatori a testina rotante, pistoni autopulenti (costruiti in modo che siano la stessa pressione e velocità dei gas di sparo a rimuovere la feccia) e tante altre invenzioni non hanno modificato in modo sostanziale l'uso ed il funzionamento delle armi da fuoco portatili.

Sono state anche proposte innovazioni delle quali non si capisce il motivo, come l'accensione elettrica: l'aumento di accuratezza che esso può dare interessa solo i tiratori da competizione, mentre la cadenza di fuoco è già più che sufficiente con i sistemi meccanici. D'altra parte, le armi ad accensione elettrico richiedono batterie o pile cariche per sparare (se non qualche congegno atto a generare elettricità), il che mi sembra una complicazione inutile se non dannosa.

L'unica idea potenzialmente rivoluzionaria è quella delle munizioni senza bossolo, brevemente testata dalla H&K con il fucile G11 alla fine degli anni '80. Questo tipo di arma ha dato risultati abbastanza buoni, anche se rimangono questioni irrisolte sulle prestazioni delle munizioni in condizioni di combattimento effettivo (e l'assenza di bossoli renderebbe le indagini di polizia più difficili); la meccanica invece si è dimostrata semplice ed affidabile, sia pure con qualche problema di durata. Le munizioni senza bossolo e relative armi potrebbero ritornare sulla scena in futuro.

Ci sono poi innovazioni perfettamente fattibili anche ora, come canne in polimero con un sottile strato interno di acciaio o ceramica, che però non vengono introdotto forse in parte per motivi di leggi e regolamenti, ma più che altro perchè i tiratori sono notoriamente conservatori e diffidenti delle novità nelle armi.

Diversi anni fa, durante la discussione di una proposta di legga intesa a rendere meno vessatorie le norme sulle armi da fuoco, un politico di sinistra ha dichiarato che l'evoluzione tecnologica ha ridotto le differenze fra armi civili e da guerra. Ma se questa persona conoscesse qualcosa delle storia delle armi da fuoco, saprebbe che non è per nulla così, anzi.

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05/08/08

Anti-Processed-Food Jihad

This is another thing that is slowly getting on my nerves. If you read a bit around the internet, you will find blogs and websites accusing processed foods of being the root of all evil - obesity, a list of diseases, unhealty lifestyles and so on. I think that soon they will be accused of causing global warming too.

In my opinion, there is convincing evidence that a diet rich of processed food is worse than one rich of fresh food, but many authors cross the border between being cautious and being paranoid. The paranoia here is the one of evil monsters hiding in our dinner plates.

Anti-corporate rants often follow: food corporations are accused of deliberately selling harmful food because they do not care about health, or even because they want customers to become addicted to their food in order to sell even more of it.
Customer manipulation is part of marketing techniques - which includes pandering to base instincts with taste-rich food. But provoking a deliberate addiction stretches credulity; besides, can anyone point to one single clinically recognized case of addiction to monosodium glutamate for example?

In any case, the main and initial reason to process food rather than have it fresh is conservation. Fresh foods and ingredients often have a short shelf life and will spoil soon - becoming not only unpleasant to eat, but actually toxic.
True, we have freezing which is an excellent method of conservation, but it is not appropriate for all foods and it requires a rather reliable energy supply.

Instead, processed and properly packaged foods will last for many months at room temperature without any special precaution. Packaged food can also be handled and stored in less than ideal cleanliness conditions with no risk of contamination. These may seem trivial successes for us affluent westerners with enough money in our pockets to have a fridge and pay the electricity bill, and drive to a supermarket and buy fresh food to store in the aforementioned fridge, and enough clean water to wash our stuff before use.
But until sixty years ago - and in a pretty large fraction of the world still - fridges were rare, electricity not so diffuse, and the water supply intermittent and of scarce quality. In Jakarta, the rather modern and liberal capital city of Indonesia, tap water still has to be boiled to make it safe for consumption, and in that hot and humid climate food spoils at a prodigious speed.

But even in developed countries, packaged food represents a practical "emergency" solution for when one lacks the time or inclination to prepare fresh meals - or for more real emergencies like natural disasters. Because it can happen here too.
Just to make another example, you could buy a whole smoked salmon fillet and slice the required amount off every time. In the process, stinking up your whole flat or house and being stuck with the blasted thing, unable to finish it off before it goes off.

Some packaged foods only undergo a minimal amount of processing: I know the case of tomato quite well, and sieved/chopped/whole tomatoes are pure berry, mechanically treated, slightly cooked and sterilized. A little of citric acid can be added to lower pH (because bacteria do not grow well in acidic media), and tomato paste is sometimes salted, but there are no secret ingredients.

However, other foods contain a number of chemicals with a function unknown to laypeople. Some of those are there to optimize characteristics such as viscosity: a sauce should not drip out of a sandwich so it has to be thickened. Also, food processing machines handle better food having rheologic properties within a certain range.

Commercial foods must not undergo segregation (separation of liquids and solids or of a oily and aqueous phase), and that requires emulsifiers. They should also have a pleasant colour, and that requires appropriate additives - this is one of the most controversial points, because colour of food is largely an aesthetic preference with no great correlation to actual quality.

Moreover, while sterilization alone will ensure long shelf life in most cases, packaged foods must have a shelf life also after opening, and preservatives/antioxidants provide just that.

We could also discuss thei mportant issue of free water content, but I think you get the idea by now.

So there are rational explanations for many of the chemicals that can be found in processed food. Another bottom line is that very few customers are willing to pay high prices for common packaged foods, so corporation necessarily have to cut costs, and that entails the use of second-rate meat, nondescript cheese, intensively-grown vegetables and so on.

What is harder to justify is the liberal additions of salt (assuming that excess salt can be actually harmful, something that is at least debatable) and monosodium glutamate to some processed foods. Here, the answer is that the bland ingredients need a kick in order to actually taste of something.

To recap... as usual, it's the dose that makes the poison. And while corporations are hardly saints, they neither are the devil incarnate. Eating baked beans, wurstel and snack bars everyday is not something I can recommend - but having a dinner from a can occasionally won't hurt anyone.

As doing a lot of things that the health (and safety) nazis will scream bloody murder about.

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04/08/08

Short Notice

My weekend has been very hard - in particular, between sunday and the early hours of Monday I have put in something like 18 hours of work for a village festival. I have also sweated liters of water.

Tonight is for rest; tomorrow we'll see.

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